SU, PAZIENTARE ANCORA POCHI GIORNI: MARTEDÌ PROSSIMO, CON LA NOMINA DEL NUOVO DIRETTORE ARTISTICO DELLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA, FINIRANNO LE GROTTESCHE POMPE PER SALVARE LA POLTRONA DI MONDA. ‘’REPUBBLICA’’ HA MOSSO TUTTE LE SUE FIRME, DAL DIRETTORE AI REDATTORI DEGLI SPETTACOLI E DELLA EDIZIONE DI ROMA, PER SOSTENERE CON PAGINATE, PEZZI E INTERVISTE L’ARROGANZA DI POTERE DEL “COLLEGA” MONDA. E GIÙ ENDORSEMENT DI SCORSESE, BELLOCCHIO, GAY TALESE, MERYL STREEP (MANCA ALL’APPELLO SOLO GEGIA)
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Luigi Mascheroni per “il Giornale”
Nella guerra delle poltrone in corso a Roma dentro il mondo della cultura, guerra tutta interna alla Sinistra - la Destra quando sente la parola Cultura mette mano al tubetto dei sonniferi: dorme sempre - la più feroce è quella che si sta combattendo per la direzione artistica della Festa del cinema.
Semplificando per i non cinefili e per gli allergici alle parole «egemonia culturale», diciamo che l'11 marzo il nuovo sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha cambiato il presidente della Fondazione che gestisce il festival, scegliendo Gianluca Farinelli (si chiama spoils system, ed è l'essenza della democrazia: chi prende i voti governa e decide le cariche) il quale a breve indicherà il nuovo direttore artistico.
Risparmiando spazio sulle varie correnti della Sinistra che si contendono la poltrona e i vari presunti complotti, va solo segnalato che il direttore uscente è il potentissimo Antonio Monda, alle spalle già due mandati e una proroga (per un totale di sette anni di poltrona), docente al dipartimento «Film and Television» della New York University, dentro al giro delle star di Hollywood, che spesso ha portato al Festival, e collaboratore di Repubblica.
Ora: la trama del film è semplice. Monda non vuole passare la carica ad altri (il possibile successore è la vicedirettrice di Rai Cinema, Paola Malanga) e, per amore del potere più che del cinema, sta facendo di tutto per scongiurare la cosa.
Alcuni lo chiamano «fare lobbying», altri «esercitare pressioni». Comunque, è vero che Repubblica ha mosso tutte le sue firme, dal direttore ai redattori degli Spettacoli e della edizione di Roma, per sostenere con paginate, pezzi e interviste il «collega» Monda.
Alla rubrica Posta e risposta di Francesco Merlo sono persino arrivate lettere (finte?) di sostegno a Monda (della nota critica cinematografica in erba Giulia Acciarito).
La stampa amica si è allineata: il fratello del Monda-mondano, Andrea Monda, dirige L'Osservatore Romano. I media hanno creato un «movimento di sostegno» a Monda che parte da Los Angeles e arriva all'Auditorium Parco della Musica di Roma, passando da Scorsese, Gay Talese e Paolo Sorrentino.
E poco tempo fa è addirittura comparsa la foto di Antonio Monda sul cruciverbone della Settimana enigmistica.
Chi è il meraviglioso direttore della Festa del cinema di Roma? Nove verticale. In tv, e al cinema, si dice «messaggio subliminale». Siamo oltre l'endorsement. Siamo alla pochade. Genere di commedia che peraltro crediamo Antonio Monda non disprezzi. Titoli possibili: Una poltrona per due. L'ombra del potere. Tutti gli uomini del direttore. E anche le donne.