PD, CHE FARE CON CONTE? - FASSINO E FRANCESCHINI PENSANO CHE AL DI LÀ DI UN PARTITO CONTIANO CHE PORTEREBBE UNA MANCIATA DI DEPUTATI E SENATORI INTERESSA PORTARE A SINISTRA GLI ELETTORI DI M5S. DI PARERE UN PO’ CONTRARIO MARTINA E ZINGARETTI – LA SVOLTA CONTIANA DI ‘’REPUBBLICA’’: COME AL SOLITO RITIENE, COMPLICE CASALINO, DI POTER INDICARE ESSA STESSA IL FUTURO PREMIER - CHI SONO I GIORNALISTI INTERLOCUTORI DEL CAMALECONTE...

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DAGOREPORT

ROCCO CASALINO GIUSEPPE CONTE

 

All’interno del PD  tutte le anime/correnti sono concordi nell’aspettare i risultati elettorali del 26 gennaio prima di pronunciarsi sul da farsi, sia dal punto di vista organizzativo e sia dal punto di vista politico/strategico.

 

I vecchi del partito, vedi Fassino e Franceschini, pensano che al di là di un partito contiano che porterebbe una manciata di deputati e senatori verso sinistra interessa portare a sinistra gli elettori di M5S. Di parere un po’ contrario sono i vari Martina e lo stesso Zingaretti che vedendo i sondaggi di popolarità di Conte pensano che l’attuale Premier possa in caso di elezioni portare al Centro Sinistra, inteso come coalizione, un 8/10 % di consensi.

giuseppe conte nicola zingaretti 1

 

‘’Repubblica’’ come al solito si inserisce in questo dibattito e ritiene, complice la comunicazione di Palazzo Chigi, di poter indicare essa stessa il futuro Premier del CS.

 

Del resto, gli interlocutori più assidui del CamaleConte troviamo, oltre a Massimo Franco del Corriere della Sera e Marco Travaglio del Fatto, il direttore di Repubblica Carlo Verdelli, 

michele ainis carlo verdelli foto di bacco
travaglio conte
andrea riccardi massimo franco

giuseppe conte dario franceschini