NEL PD E’ INIZIATO L’ACCERCHIAMENTO A ELLY SCHLEIN: STEFANO BONACCINI, UNO DEI LEADER DELLA MINORANZA INTERNA, RIUNISCE LA SUA CORRENTE E PREPARA DUE CONVENTION IN VISTA DELLE EUROPEE – IL PRESIDENTE DEM INVITA A TENERE LA BARRA DRITTA SIA SUL SOSTEGNO MILITARE A KIEV CHE SULLA GUERRA IN MEDIO ORIENTE, QUESTIONE SU CUI LA SEGRETARIA SBANDA PERICOLOSAMENTE – LE CRITICHE ALLA LINEA DELLA SCHLEIN PER LE TIMIDEZZE NEI CONFRONTI DI CONTE…
-Lorenzo De Cicco per www.repubblica.it - Estratti
“Tenere la barra dritta” sulla politica estera del Pd. Strutturarsi in tutte le Regioni. E radunare le varie anime della minoranza dem, con due nuove convention da tenere entro le Europee: una a Milano e l’altra probabilmente a Napoli.
L’altro ieri Stefano Bonaccini ha riunito a Roma la sua corrente, Energia Popolare. Presenti - senza troppa pubblicità - decine di parlamentari, coordinati al Senato dall’ex capogruppo Simona Malpezzi e alla Camera da Piero De Luca, deputato e figlio del governatore della Campania Vincenzo, uno dei più bellicosi rivali interni di Elly Schlein.
Dalla riunione riservata, secondo quanto riferiscono a Repubblica diverse fonti, è emersa la volontà di tenere “la barra dritta” sulla politica estera. Sia sul sostegno militare a Kiev, che Schlein non ha messo in discussione, sia sulla guerra in Medio Oriente, questione su cui la segretaria per ora è riuscita a temperare spinte interne abbastanza variegate, mediando tra chi chiedeva un impegno più marcato a favore di Gaza e l’ala storicamente più vicina alle posizioni di Israele.
Dal vertice è emersa anche la volontà di dare seguito alla strutturazione della corrente in tutto lo Stivale. Saranno nominati nelle prossime settimane i coordinatori in ogni regione.
E sono allo studio un paio di eventi per radunare le truppe, in vista delle Europee: uno a Milano, l’altro ancora da definire, probabilmente al Sud, a Napoli. È il tentativo di Bonaccini di serrare le file, evitare che pezzi della sua mozione congressuale, che giusto un anno fa vinse tra gli iscritti ma perse ai gazebo, procedano in ordine sparso. Aspettando di capire quali saranno i nuovi equilibri del partito dopo il voto di giugno per Bruxelles.
Durante la riunione alcuni parlamentari hanno criticato la linea della segreteria Schlein, soprattutto per le timidezze nei confronti di Giuseppe Conte, sempre più bizzoso col principale alleato
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