PERCHÉ MILANESE HA CONTINUATO A PAGARE L’AFFITTO DI VIA CAMPO MARZIO, SE IL CONTRATTO ERA INTESTATO A TREMONTI?


1. DAGOREPORT
Riepilogando: il 7 luglio 2011 si spezza il rapporto tra Giulio Tremonti e Marco Milanese, in seguito alla richiesta di arresto del braccio destro del ministro. Perché Milanese ha continuato a pagare l'affitto, se il contratto era intestato Tremonti? Un gesto di generosità? E perché si è svegliato dopo 3 anni dai fatti?

TREMONTI E MILANESE

2. GELO TRA I DUE L'EX MINISTRO NON PAGHERÀ
Fiorenza Sarzanini per il "Corriere della Sera"

TREMONTI E MILANESE

Sembra difficile che l'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti versi i 175 mila euro richiesti dal suo ex consigliere politico Marco Milanese. Reazioni ufficiali non ce ne sono, ma il gelo calato nel rapporto tra i due è noto e appare impossibile che una controversia di questo genere possa risolversi in maniera amichevole. La frattura risale proprio all'estate 2011, quando esplode il caso dell'appartamento in affitto al centro di Roma.

GIULIO TREMONTI E MARCO MILANESE

E appare evidente il 22 settembre successivo, quando la Camera respinge con una maggioranza di appena 6 voti la richiesta di arresto per Milanese inviata dai giudici di Napoli, ma Tremonti non partecipa al voto. La sua assenza scatena la polemica all'interno del governo allora guidato da Silvio Berlusconi che ne chiede le dimissioni, giudicando non credibile la giustificazione di essere stato costretto a prendere il volo per Washington dove era prevista la riunione del Fondo monetario internazionale.

LA CASA DI VIA DI CAMPO MARZIO A ROMA DOVE ALLOGGIAVA TREMONTI

In realtà Tremonti ha sempre negato - nonostante le testimonianze contrarie dei vicini e del portiere - che l'appartamento fosse a suo uso esclusivo e questa tesi potrebbe essere ribadita di fronte a un giudice, in caso la vertenza finisca in tribunale. Sostenuta dalla circostanza che l'affitto è stato pagato da Milanese ancora per un anno dopo la sua decisione di andare via.

LA CASA DI VIA DI CAMPO MARZIO A ROMA DOVE ALLOGGIAVA TREMONTI

L'ex consigliere politico ha sempre sostenuto che non poteva sottrarsi al versamento delle somme di canone mensili perché il contratto non era scaduto, mentre dall'entourage dell'ex ministro hanno ogni volta ribattuto che sarebbe stato sufficiente rivolgersi al Pio Sodalizio dei Piceni e chiedere la disdetta dell'accordo, oppure pretendere subito la restituzione delle somme. Posizioni evidentemente distanti che sarà davvero arduo riuscire ad avvicinare con una lettera.