IL PIANO DI ERDOGAN: DIVENTARE IL CAMPIONE DELLA CAUSA MUSULMANA NEL MONDO - IL DITTATORE DI ANKARA VOLA IN GERMANIA E NE APPROFITTERA’ PER RILANCIARE I SUOI ATTACCHI A ISRAELE “CRIMINALE”, DA PORTARE IN TRIBUNALE - “LA STAMPA”: “ERDOGAN HA ANCHE CHIESTO UN SEGGIO PERMANENTE ALL'ONU PER UN PAESE MUSULMANO. L'IMAM CAPO IN TURCHIA, ALI ERBAS, HA LANCIATO UNA FATWA A TUTTI I MUSULMANI PERCHÉ NON COMPRINO PRODOTTI ISRAELIANI O DI AZIENDE CHE APPOGGIANO LO STATO EBRAICO…”

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Estratto dell’artgicolo di Giordano Stabile per “la Stampa”

 

RECEP TAYYIP ERDOGAN ALLA MANIFESTAZIONE PRO PALESTINA

Recep Tayyip Erdogan arriva domani a Berlino con in mente il motto del grande pensatore turco-persiano Jalal al-Din Rumi: «Viaggia non per trovare te stesso, ma per ricordare chi sei sempre stato». E cioè il campione della causa islamica nel mondo, declinata oggi in causa palestinese. La distanza sulla guerra in Medio Oriente con il cancelliere Olaf Scholz è abissale. Il presidente turco lo ha ribadito ancora ieri, non è Hamas a essere «terrorista», è Israele il «criminale» da portare nei «tribunali internazionali».

 

Scholz gli ha risposto in maniera in diretta, spiegando in conferenza stampa che lo Stato ebraico «è una democrazia». Ma oggi la comunità musulmana, in gran parte di origine anatolica, è in tensione […] Erdogan è in Germania soprattutto per rinnovare il patto sui migranti di otto anni fa, ma è scontato che cercherà una tribuna per ribadire la sua linea anche nel cuore dell'Europa. […]

RECEP TAYYIP ERDOGAN ALLA MANIFESTAZIONE PRO PALESTINA A ISTANBUL

 

Con l'esodo forzato dei palestinesi che si profila sempre più netto, si offre come una camera di compensazione nei flussi migratori. Mentre sul fronte umanitario ha una prateria davanti a sé. In tandem con il presidente iraniano Ebrahim Raisi, rovescia le posizioni occidentali sulla protezione dei civili, le sanzioni, la coercizione diplomatica, di solito applicate agli Stati paria del mondo, quasi sempre musulmani. Con sottile piacere i due leader islamici, il sunnita e lo sciita, parlano di crimini di guerra da perseguire, sanzioni economiche, embargo sul petrolio, boicottaggio di aziende e prodotti.

 

BENJAMIN NETANYAU CON RECEP TAYYIP ERDOGAN

L'imam capo in Turchia, Ali Erbas, ha lanciato una fatwa a tutti i musulmani perché non comprino prodotti israeliani o di aziende che appoggiano lo Stato ebraico. Il ministero del Commercio ha sottolineato come gli scambi turco-israeliani siano crollati del 50 per cento in ottobre e il fatturato di McDonald's, Nestlé, Coca Cola e Starbucks sia in netto calo […] Erdogan ha anche chiesto un seggio permanente all'Onu per un Paese musulmano. […]