IL PIATTO PIANGE E GIORGETTI È IN TRINCEA (MANCANO ANCORA 10 MILIARDI PER ARRIVARE AI 24-25 MILIARDI DI COPERTURE NECESSARIE PER LA FINANZIARIA) – IL MINISTRO RICEVE UNA DELEGAZIONE DI FORZA ITALIA E INCONTRA I PARLAMENTARI LEGHISTI: A TUTTI RIPETE CHE NON C'È ALCUN TESORETTO DA SFRUTTARE PER LA MANOVRA: “LE NUOVE REGOLE DEL PATTO DI STABILITÀ RENDONO COMPLICATO FARE IL BILANCIO” – I PARTITI DI MAGGIORANZA CHIEDONO UN TAGLIO DELL'IPEF DAL 35 AL 33% PER I REDDITI MEDIO-ALTI, MA LA MISURA COSTEREBBE…

-


Estratto dell’articolo di Luca Monticelli per "la Stampa"

 

giancarlo giorgetti in conferenza stampa 4

Altro che tesoretti a cui attingere, al momento le risorse per definire la manovra non ci sono. Tra i soldi che servono per ottemperare agli obblighi europei per ridurre il deficit, per garantire le spese indifferibili e considerando le entrate che si possono utilizzare a copertura, al Mef calcolano un saldo positivo che oggi ammonta a 13,7 miliardi di euro.

 

Questo vuol dire che mancano ancora 10 miliardi per arrivare a 24 miliardi, che è più o meno il valore della legge di bilancio che il governo porterà in Consiglio dei ministri entro il 30 ottobre. […]

 

MANOVRA FINANZIARIA - LA STAMPA

In serata Giorgetti ha parlato a margine dell'assemblea dei gruppi parlamentari della Lega: «Le nuove regole del Patto di stabilità rendono complicato fare il bilancio, anche per gli emendamenti perché bisogna rispettare le nuove clausole sulla spesa». L'invito ai parlamentari del Carroccio è di tenere «i nervi saldi perché la serietà alla lunga premia e permette di abbattere gli interessi e trovare le risorse per il calo delle tasse».

 

La stella polare del governo è la conferma del taglio del cuneo fiscale: il calo di 7 punti dei contributi previdenziali in busta paga fino a 25 mila euro e di 6 punti per i redditi tra i 25 e i 35 mila euro lordi l'anno. Un provvedimento che interessa 14 milioni di lavoratori e vale circa 10 miliardi. E poi bisogna aggiungere il rinnovo delle tre aliquote Irpef, ovvero una spesa di altri 4 miliardi.

 

giorgia meloni e giancarlo giorgetti 4

L'iter è questo: prima l'esecutivo presenterà il Piano strutturale di bilancio entro il 20 settembre con la traiettoria della spesa e l'impegno sulle riforme per rispettare il nuovo patto di stabilità, e poi, a metà ottobre, sarà la volta del Documento programmatico di bilancio con l'aggiornamento delle previsioni macroeconomiche e il quadro della finanziaria.

 

Intanto, per gettare le basi della manovra e dare seguito al vertice dei leader del centrodestra del 30 agosto scorso, ieri il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha incontrato al Tesoro una delegazione di Forza Italia composta dai capigruppo di Camera e Senato Paolo Barelli e Maurizio Gasparri, dai responsabili dei Dipartimenti e dell'Economia Alessandro Cattaneo e Maurizio Casasco.

 

GIANCARLO GIORGETTI ALLA PARTITA DEL CUORE

Al di là del taglio del cuneo, le misure prioritarie per Forza Italia sono essenzialmente tre: l'aumento delle pensioni minime, il bonus mamme da estendere alle lavoratrici autonome e il calo delle imposte per i redditi medi.

 

L'intervento sulla previdenza – «un vecchio progetto di Berlusconi», spiegano gli azzurri – è sicuramente quello più oneroso e difficile da realizzare. Nel 2024 il trattamento minimo di pensione è salito a 598,61 euro grazie al recupero dell'inflazione fissato al 5,4%. Ma con la rivalutazione aggiuntiva del 2,7% stabilita nella manovra dell'anno scorso l'importo è cresciuto a 614,77 euro al mese. Forza Italia vorrebbe portare l'assegno minimo a 640 euro, dando così un sostegno un po' più robusto a una platea di persone che si attesta quasi a 5 milioni, il 21% dei pensionati.

 

GIORGIA MELONI E LE TASSE - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

È però l'idea di dare un segnale a favore dei redditi medio-alti la proposta che accomuna tutti i partiti del centrodestra e a cui Giorgetti dovrà dare una risposta. Forza Italia e Fratelli d'Italia puntano sulla riduzione dal 35 al 33% dell'aliquota intermedia dell'Irpef e sulla possibilità di allargarla fino a 60 mila euro, soglia da cui far scattare lo scaglione del 43%. Si tratta di una misura che potrebbe coinvolgere 8 milioni di contribuenti, con una copertura che oscilla tra i 2,5 e i 4 miliardi di euro.

 

CASSE VUOTE AL MEF - VIGNETTA BY GIANNELLI

[…]  La Lega sembra aver abbandonato la bandierina di Quota 41 ed è tornata a parlare di flat tax al 15% per gli autonomi che hanno un reddito tra gli 85 e i 100 mila euro. […]

giorgia meloni e il pizzo di stato - vignetta by emiliano carli
giorgia meloni e giancarlo giorgetti 2