PIKETTY PICCHIA (E POI TI SPUTTANA) - L'ECONOMISTA STAR FINISCE NELLA CACCA: RIEMERGE UNA STORIA SEPOLTA, LUI CHE NEL 2009 MENA LA SUA EX FIDANZATA AURELIE FILIPPETTI (EX MINISTRO DELLA CULTURA). MESSO ALLE STRETTE IN PUBBLICO, DÀ LA COLPA A LEI: ''ERA VIOLENTA CON LE MIE TRE FIGLIE, L'HO SBATTUTA FUORI DI CASA ED È CADUTA. NON LE HA IMPEDITO DI ANDARE AL LAVORO''. MA ORA AURELIE LO TRASCINA IN TRIBUNALE
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Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”
Invitato a parlare davanti agli studenti dell' università di Tolosa, l' economista superstar Thomas Piketty spiega il concetto di «socialismo partecipativo» e le altre idee contenute nel suo nuovo Capitale e ideologia , séguito del bestseller Il capitale nel XXI secolo (sei milioni di copie vendute nel mondo).
L' incontro sembra svolgersi secondo il copione di altre centinaia di conferenze di Piketty, ma al momento delle domande dal pubblico si alza una ragazza. Prende il microfono e stavolta chiede all' economista: «Lei che nel 2009 ha riconosciuto di avere picchiato la sua ex compagna, che ci fa qui, proprio nei giorni dei cortei contro le violenze sulle donne?». E agli organizzatori: «Non trovate che la sua presenza sia indecente?».
Con determinazione e voce calma, la studentessa rompe un silenzio che durava da 10 anni e che aveva finora permesso a Piketty un' ascesa senza fastidi. I fatti del 2009 sono almeno parzialmente noti ma nessuno finora glieli aveva rinfacciati direttamente. E anche nei numerosi ritratti dedicati in questi anni all' autore del nuovo «Capitale» dopo quello di Marx, raramente si trovava un accenno a quell' episodio. Che cosa successe nel 2009?
Nel febbraio di quell' anno l' allora deputata socialista Aurélie Filippetti denunciò per percosse Thomas Piketty, all' epoca consigliere economico del Ps e suo compagno. L' uomo venne trattenuto in commissariato e interrogato per alcune ore dai poliziotti della BRDP (Brigata repressione delinquenza contro la persona). La procura aprì un' inchiesta che si chiuse dopo alcuni mesi, a settembre.
Piketty riconobbe i fatti e presentò le sue scuse a Filippetti in una dichiarazione scritta e registrata dagli avvocati; la vittima allora ritirò la denuncia, «per il bene delle nostre famiglie e per evitare risonanza mediatica». Il procuratore comminò comunque un avvertimento ufficiale a Piketty e lo richiamò al rispetto della legge.
Le strade di Filippetti e Piketty si sono separate e di quella storia non si è quasi mai più parlato, assecondando i desideri di riservatezza di entrambe le parti. Lei nel 2012 è diventata ministra della Cultura sotto la presidenza Hollande, e l' anno scorso ha scritto il suo terzo libro, «Les Idéaux». Lui nel 2013 è arrivato alla fama con il suo bestseller sull' economia, e in queste settimane è impegnato nella promozione della nuova, corposa indagine sulle ingiustizie del capitalismo contemporaneo.
Ma la conferenza di Tolosa si svolge, giovedì 21 novembre, proprio alla vigilia delle manifestazioni in difesa delle donne. Con la domanda sulla violenza del 2009, la studentessa indica l' elefante nella stanza. Thomas Piketty risponde nervosamente e nel tentativo di difendersi fornisce - per la prima volta - altre informazioni su quel che sarebbe accaduto la sera dello scontro: «L' ho buttata fuori di casa perché lei era estremamente violenta con le mie tre figlie, che all' epoca erano piccole».
«Altri si sarebbero arrabbiati ancora di più». «L' ho spinta fuori di casa e lei è caduta tra lo stipite e la porta, questo non le ha impedito di andare a lavorare, ma mi dispiace». Piketty se la prende con la studentessa - «Indecente è la sua domanda, se vuole condurre un' indagine entri in magistratura, la sfido a trovare verità nascoste» - e insiste sul fatto che «l' inchiesta è stata archiviata, sono stato prosciolto da ogni accusa». A questo punto il quadro è cambiato. Il silenzio non è più possibile per Filippetti, che secondo la ricostruzione dell' ex compagno da vittima diventerebbe colpevole in base al noto meccanismo: è stata picchiata? Se l' è cercata.
L' ex ministra contesta radicalmente questa versione e ieri ha annunciato di avere querelato Piketty per diffamazione. Secondo lei i colpi dell' uomo non si limitarono a quella sera ma erano ripetuti; è falso che lei fosse violenta con le tre figlie di lui; con la dichiarazione scritta resa nel 2009, e rimasta agli atti, Piketty stesso riconobbe in privato colpe che oggi nega in pubblico.
Dieci anni e un movimento MeToo dopo, sarà difficile stavolta evitare il tribunale.