LA PIÙ GRANDE DEMOCRAZIA AL MONDO APPESA AI PROCURATORI – ANCHE BIDEN HA I SUOI GUAI CON LA GIUSTIZIA, COME LO SFIDANTE TRUMP: IL TEAM ELETTORALE DEL PRESIDENTE TEME CHE L’INDAGINE DEL PROCURATORE SPECIALE, ROBERT HUR, SULLA SUA GESTIONE ALLEGRA DEI DOCUMENTI CLASSIFICATI, POSSA DANNEGGIARE LA CAMPAGNA PER LA RIELEZIONE ALLA CASA BIANCA. L’ENTOURAGE NON SI ASPETTA ACCUSE PENALI, MA PENSA CHE POSSANO USCIRE DETTAGLI IMBARAZZANTI, E FOTO, SU COME BIDEN CONSERVAVA QUELLE CARTE…
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(ANSA) - Il team elettorale di Joe Biden teme che l'indagine del procuratore speciale Robert Hur sulla sua gestione di documenti classificati possa danneggiare la campagna per la rielezione alla Casa Bianca. Lo scrive Axios.
L'entourage del presidente non si aspetta accuse penali, ma pensa che il rapporto di Hur includerà dettagli imbarazzanti, probabilmente anche foto, su come Biden conservava quelle carte. I documenti, risalenti all'epoca della sua vicepresidenza sotto Obama, furono scoperti alla fine del 2022 nel garage della sua casa in Delaware e in un ufficio privato che usava al Penn Biden Center, un think tank di Washington, quando era professore onorario della University of Pennsylvania (2017-2019).
Lo staff di Biden ritiene che Donald Trump, il più probabile rivale repubblicano per la Casa Bianca, cercherà di utilizzare il rapporto di Hur per creare un'equivalenza con le accuse penali legate alle carte da lui conservate a Mar-a-Lago.
Qualsiasi foto di quei documenti (alcuni vicino alla Corvette parcheggiata in garage) potrebbe causare una tempesta politica simile a quella accaduta dopo la pubblicazione delle immagini di come e dove il tycoon custodiva le carte top secret (alcune anche in un bagno).
I consiglieri del presidente sono convinti che l'indagine del procuratore speciale sia conclusa e che il suo rapporto finale potrebbe arrivare in qualsiasi momento, anche questa settimana. Hur fu nominato procuratore da Trump nel 2017 ma e' stato scelto come special counsel dal ministro della giustizia Merrick Garland.