POLITICA ALL’ULTIMA SPIAGGIA – LE INFRADITO “PATRIOTTICHE” DELLA MELONI, IL DISINFETTANTE DI GIANI E I RACCHETTONI DELLA CECCARDI: I CANDIDATI BATTONO PALMO SU PALMO LE SPIAGGE A CACCIA DI VOTI – GLI UNICI CHE NON SI “SPORCANO” LE CIABATTE SONO ZAIA E DE LUCA CHE, VISTI I SONDAGGI, HANNO CAPITO CHE BASTA GOVERNARE BENE PER CONVINCERE GLI ELETTORI…
-
Claudio Bozza per il “Corriere della Sera”
C'è chi distribuisce in spiaggia infradito, racchettoni e gadget elettorali di ogni tipo per accaparrarsi qualche voto in più.
Chi, invece, scientificamente ha deciso di stare lontano da lettini e ombrelloni, convinto che disturbare in vacanza dopo il lockdown sarebbe controproducente.
E chi, infine, con sondaggi alla mano che prevedono consensi bulgari, ha deciso che non farà niente o quasi. Quella che è appena partita è la prima campagna elettorale-balenare della storia della Repubblica: mai si era votato in settembre, al massimo il 2 ottobre, ma per il referendum del 2001.
Soprattutto, però, è una campagna che si svolge mentre il Covid continua a seminare vittime e contagi. Serve quindi massima cautela nel disegnare le strategie in vista del voto del 20 e 21 settembre prossimi, quando oltre a votare in sei Regioni si sceglieranno i sindaci di oltre mille Comuni, oltre al referendum che potrebbe ufficializzare il taglio dei parlamentari.
Partendo dal Nord, c'è il caso del Veneto: Luca Zaia, governatore uscente di una delle aree più martoriate dalla pandemia, praticamente non farà campagna, continuando a lavorare sul piano d'emergenza per fronteggiare una potenziale seconda ondata autunnale: sulla sua scrivania, nei giorni scorsi, è arrivato un sondaggio che lo dà addirittura sopra l'80 % contro il candidato del centrosinistra. Spostandosi in Liguria c'è invece la strategia di iper-pop di Giovanni Toti, appoggiato da tutto il centrodestra.
L'uscente (e favorito) batterà palmo a palmo ogni spiaggia all'insegna del suo colore elettorale: l'arancione. Sono previsti tour in pedalò arancione, ghiaccioli, braccialetti, ventagli, salviette igienizzanti e occhiali (arancioni, ça va sans dire ) con la scritta Toti presidente. Strategia più sobria, invece, per il suo avversario, il giornalista Ferruccio Sansa (Pd-M5S).
Si annuncia tosta la sfida in Toscana, con Matteo Salvini che a cavallo di Ferragosto ha trasferito il suo quartier generale marittimo-elettorale da Milano Marittima alla Versilia per sostenere la sua fedelissima Susanna Ceccardi, il cui staff distribuirà in spiaggia anche i racchettoni.
Il candidato del Pd Eugenio Giani, per smuovere la sua immagine ha invece organizzato una campagna più vivace rispetto ai suoi standard e in spiaggia sono già arrivati: palloni, cuscini gonfiabili, borracce, gel disinfettante e mascherine. In Campania il governatore-sceriffo Vincenzo De Luca ha scelto invece di mantenere il profilo, duro, che durante la gestione della pandemia ha aumentato il suo consenso.
De Luca rifuggirà dalle spiagge e punterà molto su video e contenuti social, ma nessun grande evento. L'avversario è il forzista Stefano Caldoro, che, invece, già ieri ha fatto più tappe lungo la costiera del Cilento, accompagnato dagli alleati di Fratelli d'Italia.
E proprio il partito di Giorgia Meloni ha lanciato una delle iniziative più curiose, regalando infradito «da patriota» che lasciano sulla sabbia l'impronta con la scritta «Fratelli d'Italia». Un gadget- dicono - «per chi aiuta a pulire le spiagge». L'idea è mutuata da quella che i giovani dell'Ump lanciarono qualche anno fa in Francia a sostegno di Nicolas Sarkozy.
C'è infine la grande sfida in Puglia tra Michele Emiliano (centrosinistra) e Raffaele Fitto (centrodestra). L'uscente punta su una campagna low cost e virtuale, sfruttando molto una piattaforma per la condivisione e la scrittura partecipata del programma: niente spiaggia o quasi, fanno sapere dallo staff di Emiliano. Mentre il meloniano Raffaele Fitto batterà il territorio palmo a palmo, costa compresa, per tentare di tornare al timone della Regione che, giovanissimo, ha già governato dal 2000 al 2005.