LA POLITICA VIENE PRIMA DELLE BIG TECH - XI JINPING FA CAPIRE CHE LA CINA NON PERMETTERA' ALLE GRANDI AZIENDE TECNOLOGICHE DI FARLA DA PADRONE: "NELL'ECONOMIA DIGITALE SI REGISTRANO SEGNALI E TENDENZE MALSANE E IRREGOLARI, CHE NON SOLO INFLUISCONO SUL SANO SVILUPPO DELL'ECONOMIA DIGITALE, MA VIOLANO ANCHE LE LEGGI E I REGOLAMENTI, RAPPRESENTANDO UNA MINACCIA ALLA SICUREZZA ECONOMIA E FINANZIARIA NAZIONALE"
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(ANSA) - La Cina ha una grande economia digitale, ma deve correggere le "tendenze malsane e irregolari" in un settore che è sempre più strategico per la crescita del Paese. E' il monito del presidente Xi Jinping contenuto in un contributo personale su Qiushi ("cercare la verità"), la rivista più importante del Partito comunista. L'articolo a sua firma è tratto da un discorso pronunciato da Xi, che è prima di tutto segretario generale del Pcc, a ottobre 2021, in cui si osserva che rispetto all'economia digitale sviluppata da altri Paesi, quella "della Cina è grande, ma non forte; veloce, ma non è eccellente".
Durante la fase di crescita del settore, ha rimarcato Xi, "si registrano anche alcuni segnali e tendenze malsane e irregolari, che non solo influiscono sul sano sviluppo dell'economia digitale, ma violano anche le leggi e i regolamenti, rappresentando una minaccia alla sicurezza economia e finanziaria nazionale".
Si tratta di fenomeni che "devono essere corrette con determinazione". Il testo pubblicato segue di pochi giorni il via libera al piano cinese per l'economia digitale, che punta a una maggiore governance, ad accelerare lo sviluppo delle tecnologie e ad aumentare l'incidenza del settore nella composizione del Pil al 10% nel 2025, correggendo la carenza di innovazione in alcune aree valutate importanti.