UNA POLTRONA PER TANTI - AL M5S ANDRANNO 5 VICEMINISTRI E 20 SOTTOSEGRETARI, ALLA LEGA 3 VICE E 15 SOTTOSEGRETARI - PER IL VIMINALE SONO IN CORSA NICOLA MOLTENI E STEFANO CANDIANI - ALLA FARNESINA DOVREBBE ANDARE EMANUELA DEL RE CON MANLIO DI STEFANO DESTINATO ALLA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE ESTERI - TONONI (EX MPS) IN POLE PER LA CDP - ECCO TUTTI I NOMI
-Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”
Lo schema è stato tracciato. Mancano i dettagli, ma per limarli e per varare anche sottosegretari e viceministri della squadra di governo bisognerà attendere qualche giorno. Cinque Stelle e Lega hanno definito la suddivisione dei ruoli - che al momento dovrebbero essere 5 viceministri e 20 sottosegretari per il M5S, 3 vice e 15 sottosegretari per il partito di Matteo Salvini - e ora la discussione si sposta all' interno delle due forze di maggioranza.
Nella Lega il nodo principale è chi affiancherà il leader al Viminale: in lizza ci sono sia Nicola Molteni sia Stefano Candiani. Alla Farnesina, invece, sul fronte Cinque Stelle dovrebbe spuntarla Emanuela Del Re, che nelle ultime ore avrebbe sopravanzato Manlio Di Stefano, destinato a sua volta a diventare presidente della commissione Esteri di Montecitorio.
Discorso aperto, invece, per il dicastero dell' Economia con Stefano Buffagni - che ha curato in queste settimane il dossier sulle partecipate - in corsa, oltre a Laura Castelli, per il ruolo di viceministro (per la Lega rimangono in corsa Alberto Bagnai e Armando Siri). Ma i rumors danno la deputata M5S piemontese anche come papabile neocapogruppo a Montecitorio.
Tra le new entry figurano il deputato abruzzese Gianluca Vacca (Istruzione) e il senatore Andrea Cioffi (Infrastrutture).
Tra i pentastellati ci sono diverse situazioni aperte e riguardano anche altri ex componenti della squadra di governo M5S presentata da Luigi Di Maio, da Mauro Coltorti (anche lui in lizza per le Infrastrutture) a Lorenzo Fioramonti (in pole per lo Sviluppo economico). «Chi era nostro candidato ministro è logico che abbia voce in capitolo», dicono nel Movimento. La situazione è in divenire anche tra gli alleati di governo. Per la Lega, invece, al Mise dovrebbe spuntarla Edoardo Rixi, alla Difesa Raffaele Volpi, ai Trasporti Guido Bonomelli. Ancora aperta la questione di alcune deleghe contese sia dai Cinque Stelle sia dalla Lega.
I pentastellati sembrano in vantaggio per quello che riguarda i servizi segreti (favorito è Vito Crimi, nella scorsa legislatura al Copasir), mentre i leghisti virano verso le Telecomunicazioni.
Il domino è complesso. E riguarda molte caselle, dalle presidenze delle Commissioni parlamentari ai capigruppo da ridefinire. «Non c' è nessuna fretta, si tratta solo di poter fare con attenzione le scelte giuste», ripetono deputati e senatori.
E le nomine non riguardano solo ruolo di governo o parlamentari. Parallelamente si svolge la partita delle partecipate dallo Stato, con la scelta dei vertici di Cassa depositi e prestiti imminente (la deadline è fissata per il prossimo 16 giugno). Secondo quanto riporta l'Adnkronos, la partita per la presidenza (scelta che spetta alle fondazioni) vedrebbe prevalere al momento il bocconiano Massimo Tononi (ex sottosegretario con Prodi, un passato al vertice di Mps) sull'uscente Claudio Costamagna. Per il ruolo di ad si parla di Flavio Valeri, Dario Scannapieco, Fabrizio Palermo e Massimo Sarmi. Sarà il primo banco di prova (e di concertazione) per Lega e M5S che nel giro di poche settimane dovranno affrontare le nomine del nuovo consiglio d' amministrazione Rai.
«Lasciateci lavorare, avrete tempo per giudicare», tagliano corto i Cinque Stelle. L' orizzonte, almeno per una domenica, è ancora legato alla campagna elettorale con Di Maio e Salvini impegnati in Sicilia (con catania e Ragusa nel mirino) in vista del primo turno delle Amministrative in programma la prossima settimana, ultimo refolo di una campagna elettorale continua.