POLVERE DI 5STELLE - È ALLARME TRA I BIG GRILLINI, TERRORIZZATI DALL’EVENTUALE SCARSA AFFLUENZA ALLA MANIFESTAZIONE DI DOMANI AL CIRCO MASSIMO – PER LA PRIMA VOLTA INSIEME SUL PALCO I DUE GIUSEPPE: GRILLO E CONTE - DUE GIORNI PER ELOGIARE LA DIVERSITÀ CON I LEGHISTI, VIETATO PARLARE DI CONDONO…
-1 – I 5STELLE AL CIRCO MASSIMO LA FESTA È CON SPAZI RIDOTTI
Stefania Piras per “il Messaggero”
Quattro anni fa il Circo Massimo fu affittato tutto, in lungo e in largo e il blog di Grillo esultò: «500 mila persone, secondo la questura 150 mila». In tutti e due i casi sono meno di quelle che ci si aspettano sabato e domenica a Roma per Italia 5 stelle. E infatti l' area dedicata alla festa Italia 5 stelle stavolta è ben più limitata: solo un quarto di tutto l' antico stadio romano.
È allarme affluenza nei vertici M5S. Le previsioni più rosee parlano di 50 mila presenze questo weekend. C' è chi è molto è più prudente e spera in almeno 10 mila. Quattro anni fa c' erano 177 gazebo disposti a formare il profilo dell' Italia.
Domani compariranno solo 5 padiglioni e tre piccoli palchi, le «agorà». Era l' epoca dell' uno vale uno e quindi ognuno, seduto nel suo posto all' opposizione contribuiva a formare la linea politica del M5S. Ora è tutta un' altra storia: il Movimento è approdato al governo, ci sarà un unico palco centrale rotondo a cui è permesso salire solo ai ministri M5S e tanti maxi schermi che moltiplichino l' effetto rock star.
Hanno assicurato la loro presenza Beppe Grillo, che canterà sul palco con Edoardo Bennato, e Davide Casaleggio. Ed è previsto anche un intervento del premier Giuseppe Conte ma è giallo sul come e quando visto che ieri è stata l' ennesima giornata di passione condita persino da voci di sue dimissioni.
Tutti gli altri esponenti istituzionali dovranno accontentarsi delle agorà (palchi minori e lontani da quello centrale), anche Virginia Raggi che parlerà domenica pomeriggio. Nei padiglioni si racconterà la storia del Movimento dalle origini fino a palazzo Chigi ma soprattutto sarà svelato il futuro: Rousseau 2050 che descrive bene evoluzione, nome e simboli del M5S che sarà.
Nonostante le poche presenze attese e gli spazi ridotti, quest' anno le spese sono lievitate. Per l' occupazione del suolo pubblico gli organizzatori hanno dovuto spendere 36-37mila euro: praticamente il quadruplo rispetto a quattro anni fa. Ci sono anche imponenti misure di sicurezza.
METAL DETECTOR
Come un anno fa a Rimini gli ingressi saranno monitorati uno a uno e bisognerà passare attraverso un metal detector e l' intera area del Circo Massimo sarà recintata.
Il lato ovest, quello del Belvedere Romolo e Remo sarà dedicato esclusivamente ai parcheggi delle auto elettriche con cui il M5S ha stipulato le convenzioni per la festa.
Il delegato alla sicurezza della sindaca Virginia Raggi, Marco Cardilli ieri ha confermato che per l' occasione «è prevista una maggiore concentrazione di forze ordine». «La polizia farà tutta la parte di security in senso stretto con più uomini, controlli, blocchi della circolazione laddove sarà necessario. In campo anche la polizia locale, come sempre», ha aggiunto.
GLI AUTOBUS
C' è parecchia preoccupazione sull' affluenza perché gli autobus allestiti per il trasporto dalle altre regioni hanno dovuto accorpare più province per essere riempiti. E anche le micro donazioni dei militanti non sono state generosissime. Ecco perché è stato indispensabile il contributo di 2 mila euro chiesto a ciascun parlamentare. E poi ci sono le ultime recenti vicende legate al condono fiscale. Quanto basta per disamorare i militanti storici che hanno già ingoiato la marcia indietro su Tap e Tav.
2 – La base non capirebbe», Grillo e la festa M5S Linea dura per non rovinare il Circo Massimo
Simone Canettieri per “il Messaggero”
Il clou sarà domenica, quando sul palco si alterneranno - ma non sono esclusi siparietti insieme - i due Giuseppe del M5S. Ovvero Beppe Grillo e «Pino» Conte. Per la prima volta insieme: l' ex comico e l' ex professore, «il capopopolo» e «l' avvocato del popolo», i jeans e la pochette, il guru e il premier.
Uniti per chiudere quella che si prospetta come la due giorni dell' orgoglio grillino, che sarà poi la rivalsa anti-leghista. Meglio: l' elogio della diversità quasi antropologica tra «noi e loro», (come raccontano i parlamentari alle prese con la scaletta degli interventi, come sempre ballerina). Dove per «loro» si intendono le truppe di Salvini. Ecco, dunque Italia a Cinque Stelle al via domani. Con il Circo Massimo pronto a trasformarsi nell' arena del partito che qui deve essere più di lotta che di governo, molto casual e con grisaglia vietata.
Per nulla compromesso con il sistema e anzi pronto a svelare, anche se ora ne fa parte, i trucchi e le manine del potere. E quindi il condono? «Giammai».
Il simil-scudo fiscale? «Ce ne infischiamo». In parlamento le truppe pentastellate hanno le idee chiare: «Con quale faccia ci saremmo presentati ai nostri?», dice il deputato Massimo Baroni. Dunque, il pericolo sembra essere stato sventato o meglio rinviato. Per la gioia dei meet-up che arriveranno da tutta Italia con i pullman, gli attivisti duri e puri, le ali più radicali e in alcuni casi anche folcloristiche (dai no-vax ai fruttariani) che qui avranno cittadinanza, in attesa di quella vera del reddito.
Raccontano che il primo ad aver messo in forse la presenza sia stato proprio Grillo, per nulla propenso a salire sul palco per difendere la «pace fiscale». O me o il condono? Parrebbe di sì. In ballo ci sono le radici del M5S.
Non è un caso infatti l' uscita molto netta di Roberto Fico (che parlerà domani al Circo Massimo) proprio su questa faccenda. Il presidente della Camera spiega che «il condono non è nel contratto e comunque il movimento non capirebbe. E farebbe bene a non capire. È giusto chiedere un chiarimento politico, che senza dubbio è urgente». La musica è questa: prima la purezza, costi quel costi.
LO SFOGO
Pochi giorni fa, durante un vertice ristretto dei ministri M5S, Riccardo Fraccaro a proposito dell' avanzata leghista e della realtà ha detto: «Dobbiamo tornare a dire dei no identitari».
Erano i giorni del via ai lavori del Tap in Puglia, diventata tallone d' Achille dei grillini: dall' Ilva al gasdotto, appunto.
Ecco perché la festa sarà un punto di contatto: quest' anno per esempio i ministri e i big si sottoporranno alle domande dei militanti sull' azione di governo che stanno portando avanti. «Molto spazio sarà dedicato all' Europa - ha spiegato il deputato e organizzatore Sergio Battelli all' Huffingtonpost. - È il primo momento che dedicheremo a quel che succederà nei prossimi mesi e la campagna che ci porterà a maggio».
Dove le strade con la Lega si divideranno, anche se sullo sfondo ci sarà un nemico comune: il vecchio sistema degli «eurocrati» da abbattere.
IL PROGRAMMA
E dunque si inizierà domani con i big M5S pronti a precipitarsi alla festa appena sarà terminato un consiglio dei ministri non da poco, ammesso che ne sia confermata la convocazione.
Luigi Di Maio, il capo politico, parlerà entrambi i giorni. Ieri ha trovato anche il tempo di far un salto tra i padiglioni in montaggio. Ecco il suo messaggio: «Non vedo l' ora di stare insieme a voi, di raccontarvi cosa stiamo passando, cosa stiamo vivendo, come vedete non ci facciamo mancare nulla...».
Italia a Cinque Stelle sarà aperta dalla padrona di casa: la sindaca di Roma Virginia Raggi, che dovrebbe anche parlare il giorno dopo. Per il M5S sarà la prima festa al governo, per lei, in caso di condanna il 10 novembre, potrebbe essere l' ultima da prima cittadina. In Campidoglio sono pronti già con gli scongiuri. Ma questo è un altro film.