POMPINI DEMOCRATICI – IL MARCHESE FULVIO ABBATE: “IL MOMENTO È PREPUZIO: ANCHE LE DONNE DI SINISTRA ABBIANO IL DIRITTO DI ESSERE LIBERE E SPUDORATE POMPINARE PER SEMPLICE AMBIZIONE SOCIALE. BASTA ALLA DIVERSITÀ BERLINGUERIANA!”


Fulvio Abbate per www.canecattivo.com

Anche le donne di sinistra abbiano il diritto di scegliere d'essere libere e spudorate pompinare per semplice ambizione sociale. E' il momento che dicano basta alla "diversità" berlingueriana, un inutile ricatto moralistico.

RAINEWS MANDA IN ONDA DI POMERIGGIO IL POMPINO DI NYMPHOMANIAC
Fulvio Abbate e Mario Sechi

Il momento storico è loro propizio, paradossalmente la crisi generale della sinistra sta aprendo insperati canyon di laicità nella sinistra stessa, crateri profondi, pronti a farsi vallate, che un tempo sarebbero apparsi inimmaginabili, ritenuti perfino un problema per la tenuta culturale dell'intero movimento operaio internazionale, e non soltanto.

Finalmente il momento è - permettetemi la battuta penosa, degna di un Fiorello al mattino - prepuzio. E' la rivincita postuma di Albert Camus su Jean-Paul Sartre. O piuttosto di Georges Bataille e Pierre Klossowski.

FULVIO ABBATE DA BAMBINO CON LA MADRE
albert camus

Le scorse settimane, sappiamo, hanno visto il pubblico trionfo del pompino. Sventurati quei media che hanno cercato di tacerne l'esistenza verbale davanti al loro pubblico. Nel senso che il pompino si è affermato come argomento principe nell'attualità politica, i dettagli del caso non sono rilevanti: fra qualche tempo di Beppe Grillo e dell'attività parlamentare del M5S zero resterà, al contrario il pompino continuerà a brillare come pepita fluorescente d'amore e puro piacere, come lazo liberatorio. Il pompino (si può però dire anche "bocchino" o "pompa") consiste nel prendere in bocca un pene e succhiarlo, una pratica unisex. Scrivo succhiare per brevità, sorvolo insomma sull'uso "sapiente" della lingua in queste circostanze, ma il concetto già c'è tutto.

RAINEWS MANDA IN ONDA DI POMERIGGIO IL POMPINO DI NYMPHOMANIAC
VITTORIO SGARBI E LA STATUA DELLA FELLATIO

Da scrittore, da artista, da semplice persona che ha innanzitutto a cuore l'immaginazione, piuttosto che la morale comune o magari imposta dai funzionari di controllo, mi ritrovo obbligato a non avere paura delle parole, tantomeno a provare vergogna nel pronunciare l'esistenza del pompino come pratica o perfino come semplice lemma. Il pompino, infatti, esiste come sogno di piacere. Anche per le donne.

Un'immensa bugia che lo reputino "degradante", una cosa da "puttane" impiegate al casino. Al contrario, in molte ritengono che fare pompini sia una forma di dominio sul maschio stesso. Nessuna preclusione neppure rispetto al cosiddetto "ingoio". Non si tratta adesso di costituire un partito o semplice movimento d'opinione che ne rappresenti la necessità liberatoria - sorta di Forza pompa- semmai di puntualizzare un elemento di parità.

Nel discorso corrente, per abitudine, si ritiene che le migliori pompinare siano donne che appartengono alla destra, cioè a un sentire borghese, autoritario, perfido, per adesione a un codice maschilista o anche per profitto, ossia pompinare senza vero sentire, pompinare ambiziose che mettono in moto la propria scalata sociale e professionale attraverso la bocca trasformata in autoclave.

Hard

Non è neppure il caso di ricordare le accuse mosse ad alcune signore che hanno avuto e forse ancora mantengono incarichi di responsabilità perfino istituzionale in seno al partito di Silvio Berlusconi, uno che ha sempre ritenuto che "la patonza deve girare" (cit.), uno che sicuramente non farebbe mai votare ai suoi parlamentari l'estensione della legge "Scelba", che vieta la ricostituzione del disciolto Partito nazionale fascista, alle nostalgiche pompinare.

Pompino by Jeff Koons e Cicciolina

Ciò che adesso però va precisato è che perfino a sinistra si può essere pompinare per diletto sociale, per scelta ragionata, per ottenere visibilità, poco importa se nelle istituzioni o piuttosto nei giornali o in televisione, sul grande schermo o nei CDA. Anche la donna di sinistra è bene, lo abbiamo detto in aperura, che sia libera di autodeterminarsi come grandissima, superba pompinara per scopi di mobilità sociale o altre ragioni non necessariamente ritenute edificanti dai virtuosi.

pompino vignetta

Mettendo così definitivamente in discussione il ricatto moralistico della "diversità" berlingueriana. Assodato che qui non si tratta di consegnare patenti di attendibilità etica che molto assomigliano ai rapporti segnati dalle squadre "buoncostume" sui mattinali dei propri commissariati, mi sembra opportuno procedere sulla strada della liberazione dalle sovrastrutture catto-comuniste.

All'indomani del varo del governo di centrosinistra, nel 1963, l'"Avanti!" titolò: "Da oggi ognuno è più libero". Oltre cinquant'anni dopo, risolleviamo la stessa bandiera per farla avanzare sulla strada di un vero sentire libertario. La scelta individuale di fare pompini sia insindacabile ora e sempre.