POSTA! - CI SCRIVE L'EUROPARLAMENTARE DEL M5S DINO GIARRUSSO: "CARISSIMO DAGO, IO CANDIDATO ALLA REGIONE SICILIA PER PAURA DELLA SCADENZA DEI DUE MANDATI? INNANZITUTTO IO SONO AL PRIMO MANDATO, NON COME I VARI LOMBARDI, BUFFAGNI, CANCELLERI, FRACCARO, POI A DIFFERENZA DEI COLLEGHI PARLAMENTARI NAZIONALI CHE NON HANNO POTUTO MISURARSI CON LE PREFERENZE A CAUSA DI UNA LEGGE ELETTORALE DISGRAZIATA CHE MI AUGURO AVREMO LA FORZA DI MODIFICARE, IO HO PRESO QUASI 120 MILA PREFERENZE ALLE EUROPEE..."
-Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, per le verginelle della Sinistra la ricostruzione dell'imene è una pratica estetica che si ripete ciclicamente. Per esempio, hanno preso soldi dall'URSS per 50 anni ma ora si meravigliano dei soldi che la Russia ha elargito ad alcuni partiti europei.
[Il Gatto Giacomino]
Lettera 2
Caro Dago, Turchia, condannato all'ergastolo il filantropo anti-Erdogan Kavala. Il presidente turco sta facendo il Putin. Vediamo se dopo la condanna del Navalny egiziano Europa e Stati Uniti protesteranno come per quello russo o si voteranno dall'altra parte come sarebbe utile in questo periodo che Erdogan sta facendo da mediatore tra russi e ucraini.
EPA
Lettera 3
Caro Dago,
ogni volta che sento starnazzare l'antisemita vauro, ricordo a me stesso quella volta in cui riuscì a far passare per un raffinato intellettuale er brasiliano, al secolo Massimiliano Minnocci.
Sfortunato è il popolo che ha bisogno di vauro.
Un saluto,
Nick Pagnotta
Lettera 4
Carissimo Dago, ho letto il pezzo del buon Capurso che hai ripreso oggi, nel quale vengo indicato - almeno nella tua copertina - come uno dei possibili 5stelle “preoccupati” dalla diminuzione dei parlamentari e dalla regola dei due mandati, e per questo tentato dal candidarmi alla Presidenza della Regione Siciliana.
Voglio rassicurare te, i tuoi lettori e quelli della Stampa: essendo parlamentare europeo, per me non ha alcuna rilevanza il taglio dei parlamentari nazionali (che ritengo una giustissima riforma targata Movimento!) e come che sia le scelte che farò non saranno mai - mai! - condizionate dalla possibilità o meno di essere rieletto.
Peraltro io, a differenza di molti colleghi e amici citati nel pezzo (Lombardi, Buffagni, Cancelleri, Fraccaro, etc) sono al PRIMO mandato, dunque la regola dei due mandati - che condivido al 1000% e che mi auguro non venga mai toccata - non mi impedirebbe una nuova candidatura in Europa.
Se ho annunciato che parteciperei volentieri a primarie interne al M5S per la scelta del candidato Presidente della mia regione, è perché a differenza dei colleghi parlamentari nazionali che non hanno potuto misurarsi con le preferenze a causa di una legge elettorale disgraziata che mi auguro avremo la forza di modificare, io ho preso quasi 120 mila preferenze alle europee.
Voti veri, cittadini siciliani e sardi che hanno scritto il mio nome su una scheda. Benché l’articolo mi ricordi come “campione di like in rete”, nella realtà io sono l’esponente del Movimento Cinquestelle che ha preso anche più voti VERI (le preferenze!) da quando il Movimento esiste, peraltro nel collegio nettamente meno popoloso, quello delle isole.
Di questa valanga di voti, una larga parte (quasi 110mila!) li ho presi proprio in Sicilia. Questo consenso evidentemente non piace a tutti i miei colleghi - del resto non si può piacere a tutti - ma finché ci sarà la democrazia (vera) e dunque il suffragio universale, il miglior candidato alla Presidenza di una Regione io credo sia quello capace di prendere più voti, non quello che sa sedersi ai tavoli giusti - a Roma, a Palermo, su Marte - senza avere rispetto della nostra base.
Dopo un weekend sui territori, dopo le ennesime giornate spese distanti dalla mia famigli ma insieme ai cittadini di Enna, Catania e Palermo, sono ancora più convinto che fare le primarie interne al Movimento e poi far partecipare il vincitore alle primarie di coalizione, sia il metodo migliore e più DEMOCRATICO per liberare la Sicilia dal disastro firmato Nello Musumeci, incredibilmente capace di far peggio dei suoi predecessori.
Dunque se quello primarie interne si faranno (perché non farle? Siamo quelli della democrazia diretta, come ha ribadito Conte!) e mi sarà possibile partecipare, potrei mettermi a disposizione dei miei concittadini, ma senza alcun legame col numero dei parlamentari e dei mandati: il mio mandato a Bruxelles scade nel lontano 2024, e dopo quello potrei farne serenamente un altro, le ragioni cui si allude nell’articolo non mi riguardano minimamente.
E se anche mi riguardassero, farei gli stessi identici ragionamenti e dunque le stesse azioni che faccio oggi: io faccio politica per il bene dei cittadini, non per calcolo personali o peggio per soldi, sennò sarei rimasto a Le iene senza rischiare nulla.
Non voglio fare il politico di professione e non credo siano degni del Movimento tutti quelli che cercano una poltrona eterna, una carriera politica infinita: per quelli lì vanno benissimo gli altri partiti, vecchi e nuovi.
Un caro saluto e grazie,
Dino Giarrusso
Lettera 5
Caro Dago, gli Stati Uniti: "La Cina smetta di interferire negli affari del Tibet". Solo quando Biden avrà smesso di interferire negli affari di Europa, Asia, Africa e Oceania!
SdA
Lettera 6
Possono togliere tutte le Z ma uno stronso resta sempre uno stronso.
Signoramia
Lettera 7
Dagovski (in senso polacco),
Lo sa Draghi di chiedere più gas ad Algeria, Angola a Congo, tre Paesi che non hanno condannato l’invasione russa dell’Ucraina?
Aigor (in senso Frankenstein Junior)
Lettera 8
Caro Dago, Ucraina, Guterres a Lavrov: "Cessate il fuoco il prima possibile". Auspica l'utilizzo delle armi chimiche?
Sasha
Lettera 9
Caro Dagos, se è vero che Putin vieta di manifestare per la pace perché chi manifesta va contro la logica e le leggi di un Paese in guerra, da noi vige il divieto di esprimere sostegno a un Paese con cui l'Occidente è in guerra non dichiarata e non dal 24 febbraio c.a.
Se la guerra è un orrore, neppure la pace si può dire abbia un appeal irresistibile, visto che non la vuole chi la trova poco desiderabile finché Putin non sia abbattuto dai suoi. E il divieto di lesa maestà della pace di cui imputare Dostoevskij, Tchaikovskij e una lettera dell'alfabeto dimostra che siamo in guerra pure noi. La logica, dunque, è la stessa dei "nostri" nemici.
Allora, qualunque cosa si pensi di democratura in stile putiniano e regime a Pensiero Unico made in U.S.A., ha ragione Putin. E se ha ragione lui, censurami. Se ha ragione Biden a soffiare benzina sul fuoco, pubblica questo post come non hai fatto con quelli che ti ho spedito negli ultimi tempi, Grazie in ogni caso.
Raider
P.S. In questa drole de guerre arcobalenica che ci vede fornire armi a gente che può sostenere così di combattere per noi e al nostro posto, adesso forniamo armi più pesanti, sempre più sofisiticate, per estendere il fronte e intensificare il livello di combattimento, in una escalation i cui automatismi conducono a un finale senza ritorno, alla sfilata del 25 Aprile siano fatte sventolare le bandiere della N.A.T.O., nota forza di pace. Tanto è vero che nel 1945 la nota N.A.T.O. nemmeno esisteva e neppure l'Ucraina, cui si rende omaggio così, con una falsificazione propiziata da molte altre.
Lettera 10
Caro Dago, Covid, a Pechino nuovi test di massa per 20 milioni di abitanti. Si fosse fatto così anche da noi quanti morti si sarebbero potuti evitare? Governo negligente.
A. Reale
Lettera 11
A Dagospia.
Il nostro appartamento a Odessa è stato semidistrutto dal missile russo che ci ha colpito sabato mattina. Solo la struttura muraria del nostro alloggio ha resistito, ma il resto è andato distrutto perché il nostro appartamento è solo 3 piani sopra il punto d'impatto.
Da tempo siamo all'estero, per cui possiamo subire solo danni materiali, ma gli uomini di famiglia sono tutti ancora a Odessa, in altre case non ancora colpite e temiamo per la loro vita.
Tutto questo per ricordare che se non si avviano negoziati seri che prendano atto della situazione di guerra, Putin non si ferma e come ho sempre detto, Odessa è la preda più ambita.
I Russi in guerra sono determinati, vendicativi e crudeli. E lasciatemelo dire gli Ucraini non sono tanto meglio. Chiedete alle vittime attuali, ma chiedete alla storia cosa successe ai tedeschi in armi, in particolare ai prigionieri di guerra e alle donne tedesche al termine della Seconda Guerra Mondiale, la cui fine in Italia l'abbiamo celebrata ieri. Informatevi sulle violenze che hanno subito i Tedeschi, compresi donne e bambini quando le armate di Stalin, che erano formate da Russi e da Ucraini senza distinzione, nella galoppata vittoriosa verso Berlino li/le hanno raggiunti/raggiunte: si sono vendicati sui tedeschi come peggio non si poteva fare.
Per conoscenza, il maresciallo comandante dell'Armata Rossa al momento della presa di Berlino era Georgij Zhukov, un Ucraino. Mia moglie mi ricorda sempre che nell'immaginario collettivo dei Russi e degli Ucraini i comandanti ucraini sono considerati i migliori.
Non è difficile immaginare cosa potrà succedere a Odessa dopo Mariupol. Per avere un'idea delle due città si può dire che Mariupol è paragonabile a Bari, ma che Odessa è come Napoli, con la quale ha anche importanti legami storici.
Francisco o primeiro.
Lettera 12
Caro Dago, la Nato: "L'Italia pronta a dispiegare caccia F-35A in Islanda per 2 mesi". Questi cacchio di italiani meglio tenerli lontano dall'Ucraina, altrimenti combinano qualche guaio!
Bibi
Lettera 13
Caro Dago, Mattarella: "Pensando all'invasione della Russia in Ucraina, mi sono venute in mente queste parole: "Questa mattina mi sono svegliato e ho trovato l'invasor". Ma guarda un po'. La stessa cosa che devono aver pensato i tedeschi quando, nel maggio del 1945, si sono visti arrivare a Berlino i ragazzi di Stalin... O gli iracheni, nel marzo del 2003, quando si sono visti arrivare gli americani... Dipende dal punto di vista del "pensatore".
Baldassarre Chilmeni
Lettera 14
Caro Dago,
Ho fatto una riflessione su chi fomenta la guerra in Ucraina, su chi ci guadagna e su chi ne subisce le conseguenze e sono giunto alla conclusione che se Putin non avesse invaso l’Ucraina non ci sarebbe stata la guerra in quel paese, nessuno avrebbe potuto fomentarla, nessuno ci avrebbe guadagnato (nemmeno gli amici di a Putin che controllano l’industria bellica russa) e nessuno ne avrebbe subito le conseguenze in quanto non ci sarebbero state conseguenze di nessun tipo.
In particolare non ci sarebbero state violenze di alcun tipo ne decine di migliaia di morti molti dei quali civili e non si sarebbero viste città e paesi completamente distrutti come probabilmente non è successo in Ucraina nemmeno durante la seconda guerra mondiale.
È certamente giusto essere molto attenti agli effetti di quello che sta accadendo in Ucraina purché però non si dimentichino le cause che hanno provocato tali effetti.
Pietro Volpi
Lettera 15
Caro Dago, per Emmanuel Macron altri 5 anni all' Eliseo. Sarà dura... riuscire a tenere assieme Brigitte prima che cada a pezzi!
Pikappa
Lettera 16
Caro Dago, la portaerei americana USS Truman, in rada nel porto di Trieste. Fossi stato in Elon Musk piuttosto che Twitter avrei comprato questa: costa un decimo, 4,5 miliardi, e si possono fare molte più cose che con i social!
E. Moro
Lettera 17
Caro Dago, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri: "Prevedo un'estate senza l'utilizzo delle mascherine". Certo, con la terza guerra mondiale avremo altro a cui pensare che a proteggerci dal virus...
Fabrizio Mayer
Lettera 18
Caro Dago, Lapo Elkann affitta un boeing e porta 150 profughi ucraini in Portogallo. Lo dicevamo noi che la Nuova 500 non è tanto spaziosa!
Fritz
Lettera 19
Caro Dago, Grillo: "Nel 1948 José Figueres, presidente del Costa Rica smantellò l'esercito. I fondi per la difesa furono assegnati all'istruzione e alla sanità". E allora se Beppe ha tanta fiducia nella bontà del prossimo, perché non smantella le porte blindate e gli allarmi delle sue ville?
Vesna
Lettera 20
Caro Dago,
leggo che il simpatico Prodi si sta impegnando per favorire l'ascesa del dragone cinese nella Motor Valley italiana.
Mi sembra che da pensionato voglia finire il lavoro iniziato da primo ministro e proseguito come presidente della Comunità Europea: la distruzione della manifattura italiana ed il nostro asservimento alla Cina.
Tra Irap, ipervalutazione della Lira ed abbattimento delle quote di import, solo le guerre gotiche hanno portato più distruzione.
Ossequi
A. Francesco