POSTA! LETTERA A DAGOSPIA: "NELL'AULA DEL PROCESSO RUBY LA PM TIZIANA SICILIANO HA RIPETUTO A PROPOSITO DI BERLUSCONI IN TRE RIGHE DUE VOLTE LA PAROLA “VECCHIAIA” E PARLATO DI UN “UOMO VECCHIO, MOLTO VECCHIO…”. L’ETÀ ANZIANA INIZIEREBBE CON I 65 ANNI, GIÀ SUPERATI DALLA PM…
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Riceviamo e pubblichiamo
Non capisco come, nell’intervista a Piero Sansonetti, Luca Fazzo possa scrivere che “nell'aula del processo Ruby il pubblico ministero ha avuto parole umane” verso Berlusconi. Il pm Tiziana Siciliano, come riportato, ha ripetuto in tre righe due volte la parola “vecchiaia” e parlato di un “uomo vecchio, molto vecchio…”. Il concetto di ageismo fu per la prima volta introdotto nel 1969 da Robert Butler, direttore del National Institute of Aging che lo ha collegato ad altre forme di discriminazione come il razzismo e il sessismo.
L’uso del termine “vecchio” reca con sé una accezione negativa, tanto che alcuni istituti (e si veda anche la Legge 9 gennaio 2004 n.6) vanno sconsigliandone l’uso per non discriminare le persone meno giovani. Esprimendosi in questo modo, credo che il pm abbia avuto parole poco rispettose verso gli anziani. Inoltre, l’ageismo (età anziana) inizierebbe con i 65 anni, già superati dalla pm Tiziana Siciliano che, usando le sue parole, dovrebbe occuparsi della vecchiaia, essendo vecchia sebbene non ancora molto vecchia.