POVERO MATTEONZO, NON POTRA’ FARE L'EURODEPUTATO SEMPLICE DI RIAD – LA “RIFORMA ETICA” APPROVATA OGGI A BRUXELLES, EFFETTO DEL QATARGATE, È UN BEL CETRIOLONE PER RENZI – SE MAI VERRÀ ELETTO ALL'EUROPARLAMENTO, RISCHIA IL “CONFLITTO D'INTERESSI” PER LE SUE CONSULENZE STRAPAGATE DA UNA FONDAZIONE SOVRANA SAUDITA. E COMUNQUE OGNI BONIFICO PASSERÀ SOTTO IL CONTROLLO DELL’UE – SEGNATEVI LA FRASE PRONUNCIATA OGGI DA MATTEONZO: “SE MI CANDIDO PER L'EUROPA RINUNCIO AI TANTI INCARICHI A LIVELLO INTERNAZIONALE”

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1 – QATARGATE: IL PARLAMENTO UE ADOTTA LE NUOVE NORME ETICHE

matteo renzi mohammed bin salman 1

(ANSA) - Via libera del Parlamento europeo alle nuove norme etiche contenute nel piano in 14 punti presentato dalla presidente Roberta Metsola dopo lo scoppio del presunto scandalo di corruzione Qatargate. Le modifiche al regolamento interno dell'Eurocamera sono state approvate in plenaria con 505 voti a favore, 93 contrari e 52 astensioni.

 

Il nuovo set di norme prevede, tra le altre cose, che tutti gli incontri dei deputati, o dei loro assistenti, con rappresentanti di lobby o di Paesi terzi siano pubblicati online, e una stretta su "conflitti d'interesse", "redditi secondari" e "regali". Le regole entreranno in vigore dal 1° novembre.

 

MATTEO RENZI IL CENTRO

2 – EUROPEE: RENZI, SE MI CANDIDO LASCIO INCARICHI INTERNAZIONALI

IO SEGUO LE LEGGI

(ANSA) - "Se mi candido per l'Europa anche rinunciando a tanti incarichi a livello internazionale é perché l'Ue è in una situazione molto complicata. Ha bisogno di una scossa". "Io seguo le leggi". "Se per dare una sveglia devo lasciare incarichi, certo che li lascio". Lo dice il leader di Iv Matteo Renzi a L'Aria che tira su La7. (ANSA).

 

3 – STRASBURGO: ECCO IL REGOLAMENTO CHE INGUAIA RENZI

Estratto dell'articolo di Salvatore Cannavò per “il Fatto quotidiano”

 

RENZI BIN SALMAN MEME

Nel tentativo di riprendersi dallo scandalo Qatar, il Parlamento europeo vota [...] una modifica al regolamento con l’obiettivo “di rafforzare l’integrità e l’indipendenza”.[…] La cosa interessante è che il progetto potrebbe impattare sul senatore Matteo Renzi, che ha appena annunciato l’intenzione di farsi eleggere alle Europee del 2024 e la cui elezione “sarebbe di fatto incompatibile”, come spiega l’eurodeputata M5S Laura Ferrara, “visto che, con le sue consulenze strapagate da una fondazione sovrana saudita, è in palese conflitto d’interessi”.

 

Il testo, infatti, presenta una riformulazione del “conflitto di interessi” rendendolo più chiaro, imponendo al deputato di compiere ogni ragionevole sforzo per risolverlo e comunque di comunicarne l’esistenza ogni volta che interviene in seduta plenaria.

 

La riforma prende le mosse dalla vicenda che ha portato all’arresto dell’ex deputato europeo Antonio Panzieri, e della vicepresidente del Parlamento, la greca Eva Kali, entrambi del gruppo socialista.

 

matteo renzi mohammed bin salman

Le modifiche che vengono portate al voto intervengono sostanzialmente sulla regolamentazione degli intergruppi, formati proprio per tenere relazioni, non sempre corrette, con gli interessi costituiti, siano essi lobby o meno. Ora si prescrive che i “rappresentanti di interessi possono partecipare unicamente alle attività di intergruppi organizzati nei locali del Parlamento” e dunque non in ambiti promiscui o, peggio, equivoci.

 

In particolare viene riscritto un intero articolo, il 35 bis che prescrive per gli “intergruppi di deputati appartenenti a diversi gruppi politici” che si riuniscono su temi particolari di non condurre attività “che possono prestarsi a confusione con l’attività ufficiale del Parlamento o dei suoi organi”.

 

ARABIA VIVA

Con la memoria rivolta al Qatar, o al Marocco, si precisa poi che “i gruppi non ufficiali legati a Paesi terzi per i quali esiste una delegazione interparlamentare permanente non beneficiano di alcuna delle facilità del Parlamento per la loro attività”.

Nelle modifiche agli Annessi si interviene invece sui conflitti di interessi. Il “conflitto di interessi” ora “esiste quando un deputato può essere indebitamente influenzato da motivi familiari, affettivi, di interesse economico o da qualsiasi altro interesse privato diretto o indiretto”.

 

Inoltre, il deputato che si renda conto di essere esposto a un conflitto di interessi “si sforza di risolverlo immediatamente” altrimenti lo deve dichiarare apertamente. Nel caso assuma incarichi interni deve dichiarare il conflitto e risolverlo e può assumere l’incarico solo se l’organo interessato decida che non è un impedimento.

 

bruxelles parlamento europeo

Prima di esprimersi o di votare nelle sedute plenarie, il deputato deve dichiarare pubblicamente “qualsiasi conflitto di interessi” (e qui ci si potrebbe divertire). Il testo avrebbe potuto essere anche più duro ma a giudicare dai rumors del giorno prima sembra troppo per i gruppi parlamentari che si sono opposti e che, vista la necessità della maggioranza assoluta, potrebbero ancora strappare delle modifiche in cambio del via libera.

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PARLAMENTO EUROPEO VOTAZIONE
MATTEO RENZI CON JARED KUSHNER ALLA KERMESSE DELLA FONDAZIONE FII INSTITUTE