PRONTI, VIA: LA LEGA HA PRESENTATO IN SENATO LA MOZIONE DI SFIDUCIA AL PREMIER GIUSEPPE CONTE – LA NOTA DEL CARROCCIO: “TROPPI NO FANNO MALE ALL’ITALIA CHE INVECE HA BISOGNO DI TORNARE A CRESCERE E DI ANDARE A VOTARE IN FRETTA” – SCENARI: L’UNICA ALTERNATIVA AL VOTO È LA COALIZIONE “URSULA.” PD + M5S + FORZA ITALIA. FURBONI: METTONO LA FACCIA SULLA MANOVRA E POI REGALANO IL PAESE A SALVINI, CHE PUNTA A CORRERE DA SOLO…
-
L’unica mossa possibile è forse un esecutivo di transizione (molto breve) che imposti la manovra per inviare il documento il 15 ottobre a Bruxelles (che però verosimilmente non potrebbe essere presentato alle camere entro il 20).
— Lorenzo Castellani (@LorenzoCast89) August 9, 2019
Da tempo sostengo che la "coalizione Ursula" sia l'unica alternativa al voto. Molti fattori vanno a suo favore, altrettanti a suo sfavore. Per Mattarella la strada sarà stretta.#CrisidiGoverno https://t.co/Dcloe1mwP9
— Lorenzo Pregliasco (@lorepregliasco) August 8, 2019
Crisi governo, Lega presenta in Senato mozione sfiducia a Conte
(LaPresse) - La Lega presenta in Senato una mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte. "Troppi no (da ultimo il clamoroso e incredibile no alla Tav) fanno male all’Italia che invece ha bisogno di tornare a crescere e quindi di andare a votare in fretta. Chi perde tempo danneggia il Paese e pensa solo alla poltrona", spiega il Carroccio in una nota.
"La Lega punterà a correre da sola" dice il fondatore di YouTrend
Maria Letizia D’Agata per www.agi.it
Come giocheranno la partita delle eventuali elezioni M5s, Lega e Pd? Con Lorenzo Pregliasco, fondatore di YouTrend, AGI prova a studiare le mosse delle tre forze politiche principali partendo dal presupposto che, sondaggi alla mano,
La Lega parte in pole position
"La Lega giocherà su due piani di cui uno, già avviato da Salvini ieri sera a Sabaudia, è quello di presentarsi come l'unica forza in campo che può davvero governare. L'unica che ora offre agli italiani la possibilità di dare un voto chiaro seguendo una linea politica definita. Non va poi sottovalutato l'altro piano e cioè che Salvini ha una leadership indiscussa: nessuno dentro il partito la contesta.
Una leadership così non ce l'hanno Di Maio, Zingaretti e Berlusconi. Punterà tutto sulla sua credibilità personale, sul suo carisma e quindi potrebbe anche tentare una corsa in solitaria. I dati ci dicono che è il leader con il più alto indice di gradimento in Italia. Se le intenzioni di voto che abbiamo oggi con il Rosatellum si mantengono, il centrodestra potrebbe avere una maggioranza molto molto ampia. Non sappiamo se sarà costituita da Lega, Fratelli d'Italia e Forza italia, ammesso che quest'ultima ci sarà ancora. Ripeto, non escludo che Salvini possa valutare una corsa in solitaria puntando a una maggioranza tutto da solo".
Il futuro del Pd
Quanto al Pd, secondo Pregliasco, l'occasione è "buona per Zingaretti per fare le liste con i suoi, visto che quelle attuali sono dei renziani. Ma il partito è molto lontano dal contendere la guida del Paese alla Lega. Può essere però l'opposizione cavalcando i 5 Stelle. È difficile che il Partito democratico possa conquistare collegi al Sud, che invece dai 5 Stelle passerebbero tutti al centrodestra".
Ma il Pd può prendere i voti dei 5 Stelle delusi? "Si, certo - conclude Pregliasco - ma difficilmente lo vedo competitivo. Oggi la situazione è all'80% maggioranza centrodestra, 20% Parlamento senza maggioranza".
Gli scenari per il Movimento 5 Stelle
Secondo Pregliasco, "il M5s deve posizionarsi subito in modo diverso e lo si vede bene già dalle prime dichiarazioni di Di Maio. Cercherà di far arrivare il messaggio con cui dipingerà Salvini e la Lega come quelli che hanno impedito il cambiamento che iniziava a prodursi. Teniamo presente che i 5 stelle difficilmente possono definirsi entusiasti di andare a votare. Ma ora, devono cambiare e cercare di approfittare di questo momento per ricostruirsi una seconda giovinezza. Si presenteranno come il Movimento che ha fatto errori, è vero, ma ha cercato di cambiare le cose".
I sondaggi di oggi "li danno al 17% - dice ancora Pregliasco - vuol dire che sono alla metà del consenso raggiunto alle elezioni politiche. Probabilmente perderanno molto, ma ora possono puntare a fare un po' di più i duri e puri". È innegabile, secondo Pregliasco, "che si siano trovati in difficoltà al governo. Di positivo, c'è il fatto che ora potrebbero fare autoanalisi".
Ma dove hanno sbagliato? "Non sono stati in grado di differenziarsi dal dibattito dettato dall'agenda politica di Salvini. Non sono riusciti a imporre i propri temi. Hanno dato l'impressione di inseguire quell'agenda del leader della Lega e hanno pagato le conseguenze anche a livello europeo. Ricordiamoci poi che il Movimento è una forza di rottura, va contro l'establishment. Ma quando va al governo, una forza cosi, si scontra e confronta inevitabilmente con le difficoltà del governare".