PURE LA SAMSUNG HA PAGATO LA RASPUTIN COREANA - CONTINUANO LE MANIFESTAZIONI DI PIAZZA CONTRO LA PRESIDENTE PARK GEUN-HEY - TRA LE CONTESTAZIONI, HA FATTO COMPRARE 360 PILLOLE DI VIAGRA: “SERVIVANO ALLA DELEGAZIONE IN ETIOPIA CONTRO L’ALTITUDINE”


 

Angelo Aquaro per la Repubblica

 

Choi Soon sil Corea

Ma dove si fermerà mai lo scandalo che sta travolgendo Seul? La Corea del Sud sta affondando sotto un'onda di fango che inghiotte non solo la presidenza della Repubblica, istituzione che nell'ultimo mezzo secolo non è che abbia poi tanto brillato vista l'incriminazione di sei leader, ma soprattutto le gemme della sua economia del miracolo: Samsung in testa.

 

La stagione terribile del colosso dell'elettronica, cominciata con l'infarto del presidente-padrone Lee Khun-hee due anni fa e proseguita col tracollo economico dopo lo scandalo delle batterie esplose dei telefonini, è culminata adesso nella seconda perquisizione nel giro di un mese.

 

L'inchiesta che sta travolgendo politica e aziende è quella che ha spinto milioni di coreani a scendere in piazza per chiedere le dimissioni della presidente Park Geun-hey, che la procura ormai considera 'complice' di Choi Soon-sil, la sciamana amica di famiglia che la plagiava e che è accusata di essere la vera burattinaia del palazzo.

Park Geun hey presidente Corea

 

IL COINVOLGIMENTO SAMSUNG

 

L'azienda era già finita nel mirino con l'accusa di aver versato milioni di dollari alle fondazioni della sciamana. Adesso il sospetto è che abbia prezzolato sempre a suon di milioni la stessa signora per costringere la sempre a lei più obbediente Park a sostenere una fusione aziendale che al colosso stava particolarmente a cuore: il matrimonio da 8 miliardi di dollari tra Samsung C&T Corp e Cheil Industries.

 

samsung Jay Y e padre

Le nozze non erano andate giù agli azionisti minori perché sarebbero state concepite solo nell'interesse della famiglia Lee che guida il colosso. Malgrado i dubbi avanzati anche da vari esperti era poi arrivato l'ok risolutivo: quello del National Pension Service, il fondo pensionistico che è il terzo più grande del mondo ed è anche il più pesante azionista coinvolto nell'operazione. E indovinate chi avrebbe spinto il fondo a dire sì? La premiata coppia presidente & sciamana. Lo schema è stato scoperto adesso grazie alla confessione di uno dei due diretti collaboratori di Park arrestati sabato scorso.

 

IL CAPITOLO VIAGRA

 

pillole viagra

Come se non bastasse, alla tragedia si è aggiunta adesso anche la farsa. La presidenza ha dovuto infatti dare ragione dell'inusuale acquisto di ben 360 pillole di Viagra. Lo scandalo politico-religioso sta per svelare anche un siparietto sessuale? Le pillole, ha dovuto chiarire l'ufficio della signora Park, sono state regolarmente prescritte dai medici e dovevano servire a trattare i problemi con l'altitudine che poteva incontrare lo staff coreano in missione in Etiopia. Scusa per la verità piuttosto risibile e che non scioglie del tutto il mistero: ma come contestarla quando ben altri sono i segreti che stanno inghiottendo Seul?

 

CAOS SULLA PRESIDENZA

 

Le accuse contro Samsung sono solo l'ultima prova del verminaio che i tappeti della Blue House, la residenza presidenziale che pure ha conosciuto il sangue degli attentati, ormai non riescono più a nascondere.

 

Choi Soon-sil corea

Il mandato di Park scade il prossimo febbraio e la signora presidente non vuole saperne di andarsene. Si è giù scusata pubblicamente due volte in tv: però rifiuta di farsi interrogare sicura anche del fatto che la Costituzione vieta la sua incriminazione fino a quando resta a palazzo.

 

Tutto il paese è sotto shock: Park è la figlia di Park Chung-hee, il dittatore che governò per 18 anni trasformando la Corea da paria del mondo a potenza economica, lasciando però campo libero ai cosiddetti chaebol, le mega imprese di famiglia che portano nomi oggi famosi in tutto il mondo come appunto Samsung, Hyundai, Lg.

 

park chung hee corea

Park morì assassinato e l'elezione della figlia nella Corea finalmente diventata democratica aveva riacceso l'entusiasmo di nostalgici e anche qualche progressista, felice per l'ascesa al potere finalmente di una donna. Ma l'inchiesta senza fine si è mangiata anche la nostalgia degli ultimi sostenitori: la popolarità della presidente si è fermata per ora al punto più basso immaginabile, al miserrimo 5 per cento. Dove si fermerà mai invece lo scandalo che sta travolgendo Seul?