PUTIN CE LE SUONA E L’EUROPA NICCHIA - NONOSTANTE SIANO SEMPRE PIÙ CHIARE LE IMPRONTE DEL CREMLINO NEGLI ATTI DI SABOTAGGIO DI INFRASTRUTTURE STRATEGICHE NEL VECCHIO CONTINENTE, L'UE NON REAGISCE PER PAURA DI UN'ESCALATION - LE PROVE DEI PRESUNTI ATTACCHI SPESSO NON SONO CONCLUSIVE: IL CASO DEL TAGLIO DEL GASDOTTO "BALTIC CONNECTOR" CAUSATO DA UNA NAVE DI PROPRIETA' CINESE GESTITA DA UN EQUIPAGGIO RUSSO...

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Articolo del “Wall Street Jorunal” – dalla rassegna stampa estera di “Epr comunicazione”

L'Europa vede i segnali di un sabotaggio russo ma esita a incolpare il Cremlino. La presunta aggressione ibrida è una sfida per le democrazie europee che hanno un'asticella alta per le prove di colpevolezza – scrive il WSJ

Gli investigatori europei vedono sempre più spesso le impronte digitali russe nei recenti atti di sospetto sabotaggio di infrastrutture strategiche, ma faticano a reagire.

Reagire alle minacce clandestine è difficile perché le prove dei presunti attacchi - tra cui la rottura di un gasdotto sottomarino, l'interruzione di una connessione internet vitale e l'interruzione di una rete ferroviaria - spesso non sono conclusive.

I potenziali colpevoli nei casi più gravi includono navi commerciali o pescherecci che sono stati impegnati in trasporti marittimi apparentemente legittimi o nella pesca a strascico in prossimità di installazioni sensibili sul fondale marino che sono state distrutte nello stesso periodo. Raramente hanno collegamenti diretti con le autorità russe, dicono gli investigatori.

I governi europei hanno accusato alcuni russi e agenti russi in incidenti minori e stanno diventando più espliciti nell'accusare Mosca di condurre una guerra ibrida, ma non accusano la Russia di attacchi specifici. Negli incidenti sospetti più sfacciati, la mancanza di prove chiare ha spinto i funzionari a lasciare i casi aperti o a dichiarare le indagini inconcludenti.

Lo scorso autunno, gli inquirenti finlandesi hanno collegato una nave di proprietà cinese, gestita da un equipaggio russo, al taglio del gasdotto Balticconnector diretto verso l'Europa continentale. Mentre l'indagine avanzava e la nave faceva il giro della Scandinavia per tornare verso la Russia, i finlandesi hanno contattato le controparti norvegesi in merito ai loro sospetti.

Le autorità norvegesi hanno pensato di costringere la nave a entrare in uno dei loro porti per un'ispezione, ma alla fine hanno deciso di non avere prove evidenti. Una nave della guardia costiera norvegese ha sorvegliato la Newnew Polar Bear mentre passava davanti a infrastrutture marine sensibili.

"Solo una o due settimane dopo avremmo avuto prove sufficienti per fermare e perquisire la nave, ma a quel punto era già troppo tardi", ha dichiarato un funzionario norvegese.

Individuare potenziali attacchi è sempre più difficile perché la Russia, da quando ha lanciato la sua invasione su larga scala dell'Ucraina due anni fa, si è rivolta maggiormente a civili e navi commerciali per sorvegliare ed eventualmente attaccare infrastrutture critiche come collegamenti sottomarini, impianti energetici offshore, reti di trasporto e installazioni militari, dicono persone che hanno familiarità con i casi.

Alcuni governi si astengono dall'accusare Mosca per paura di un'escalation di tensioni fuori controllo. I presunti attacchi spesso non rientrano nella soglia di quelli che sarebbero considerati atti di aggressione bellica perché coinvolgono navi civili, con operatori che parlano volentieri con gli investigatori e si dichiarano innocenti.

Gli investigatori e i pubblici ministeri devono soddisfare gli elevati requisiti dei sistemi giudiziari europei in materia di prove penali, mentre le autorità devono far rispettare le leggi sulla sicurezza nazionale contro i potenziali colpevoli che beneficiano delle libertà delle democrazie occidentali.

Per prevenire gli attacchi, i governi europei hanno messo in stato di massima allerta i sistemi di protezione delle infrastrutture critiche, aggiungendo personale di sicurezza e posizionando un maggior numero di telecamere e sensori nelle strutture ferroviarie e marittime.

Il mese scorso i procuratori tedeschi hanno arrestato due cittadini russo-tedeschi sospettati di spiare per Mosca con l'obiettivo di interrompere l'assistenza militare occidentale all'Ucraina attraverso il sabotaggio. La popolazione tedesca, che conta circa 83 milioni di abitanti, comprende una comunità russa di quasi quattro milioni di persone, e i responsabili delle spie di Mosca li stanno prendendo di mira per reclutarli, hanno dichiarato i funzionari della sicurezza.

I normali civili vengono reclutati attraverso i social media, come Telegram, e attraverso le funzioni di chat dei giochi online più diffusi, hanno detto gli investigatori. Le reclute a volte non sono consapevoli di operare per conto della Russia.

A febbraio i funzionari polacchi hanno arrestato un uomo che lavorava per l'intelligence russa e che, secondo loro, progettava di commettere atti di sabotaggio, tra cui l'incendio di strutture nella città occidentale di Breslavia, un importante snodo per le forniture all'Ucraina. Alla fine dello scorso anno, un tribunale polacco ha condannato sei uomini al carcere con l'accusa di spionaggio.

Alcuni funzionari ritengono che uno degli obiettivi di Mosca sia quello di diffondere paura e sfiducia attraverso le interruzioni. Questi funzionari ritengono che, piuttosto che rispondere accusando la Russia e potenzialmente diffondere la paura, sia più prudente tacere sui sospetti, anche se questo approccio ha attirato critiche.

"Se l'attuale strategia consiste nell'evitare l'attribuzione nei casi in cui prove significative indicano la Russia", ha dichiarato Benjamin L. Schmitt, senior fellow dell'Università della Pennsylvania specializzato in sicurezza energetica europea, "questo non farà altro che degradare la deterrenza e invitare ulteriori attacchi contro le infrastrutture critiche".

Altri governi stanno rendendo pubblici gli avvertimenti.

Martedì, l'agenzia di sicurezza norvegese ha in programma di pubblicare un importante rapporto che dovrebbe analizzare la minaccia di sabotaggio russo nel Paese, che confina con la Russia e ospita risorse militari critiche dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico. La Norvegia addestra anche i soldati ucraini e fornisce munizioni e hardware a Kiev.

L'agenzia britannica di cyberspionaggio GCHQ è "sempre più preoccupata per i crescenti legami tra i servizi segreti russi e i gruppi per procura per condurre attacchi informatici, nonché per le sospette operazioni di sorveglianza fisica e sabotaggio", ha dichiarato la scorsa settimana la sua direttrice Anne Keast-Butler.

La NATO ha rilasciato questo mese una dichiarazione eccezionalmente schietta, accusando la Russia di condurre "una campagna sempre più intensa di... sabotaggio, atti di violenza, interferenze informatiche ed elettroniche, campagne di disinformazione e altre operazioni ibride".

Le autorità ritengono che Mosca stia usando apparecchiature civili per spiare e sabotare. Negli ultimi anni la Russia ha impiegato la sua vasta flotta di pescherecci commerciali e navi da ricerca marina per la raccolta di informazioni nell'Artico, un'area cruciale per la sua deterrenza strategica nucleare e sottomarina che ha sede lì, ha dichiarato un funzionario del servizio di sicurezza norvegese PST. Alcune delle navi sono moderne, lunghe più di 300 piedi, dotate di sonar e di altre tecnologie che consentono loro di scansionare il fondale marino, ha dichiarato il funzionario.

Dall'inizio dell'invasione su larga scala dell'Ucraina, tali navi hanno mappato le infrastrutture critiche sottomarine in tutta Europa e identificato potenziali obiettivi in caso di un vero e proprio scontro con la NATO, hanno detto diversi funzionari. I funzionari statunitensi vedono minacce simili per i cavi sottomarini nell'Oceano Pacifico.

La rottura del connettore del Baltico mostra la difficoltà degli investigatori nel collegare i danni ai colpevoli. Il 7 ottobre la nave container Newnew Polar Bear, registrata in Cina, ha lasciato il porto russo di Kaliningrad nel Mar Baltico e ha navigato verso nord. Con un equipaggio russo, ha attraversato l'area del gasdotto nello stesso momento in cui si è rotto il collegamento.

La nave, che era trainata dalla Sevmorput, un mercantile a propulsione nucleare di proprietà del governo russo, ha poi attraccato a San Pietroburgo, prima di ripercorrere il suo percorso e navigare intorno alla Norvegia fino al porto russo settentrionale di Arkhangelsk. Secondo i dati satellitari esaminati dal Wall Street Journal, la nave ha percorso almeno gran parte delle 3.600 miglia quasi contemporaneamente alla Sevmorput.

Gli investigatori finlandesi ritengono che l'oleodotto sia stato tagliato dall'ancora della Newnew Polar Bear. Una portavoce dell'autorità investigativa finlandese ha dichiarato che i proprietari cinesi della nave stavano collaborando con gli investigatori e che l'indagine cercava di determinare se la rottura fosse un incidente, il risultato di una negligenza o un atto deliberato di sabotaggio.

Il proprietario della nave, Hainan Xin Xin Yang Shipping, non ha risposto a una richiesta di commento.

Subito dopo l'interruzione del gasdotto, i funzionari finlandesi hanno identificato la nave come potenziale colpevole, ma non hanno potuto perquisirla perché si trovava in acque internazionali.

Un funzionario finlandese che ha familiarità con l'indagine ha dichiarato che è improbabile che gli investigatori attribuiscano la responsabilità alla fine dell'indagine.

In Germania, funzionari e investigatori affermano di sospettare che la Russia possa essere dietro un attacco alle ferrovie che ha temporaneamente bloccato tutto il traffico ferroviario nel nord del Paese nell'ottobre 2022.

Secondo gli investigatori, gli aggressori hanno paralizzato sia la rete di comunicazione principale della ferrovia che quella di backup, interrompendo quasi contemporaneamente due cavi di dati situati a circa 200 miglia di distanza l'uno dall'altro. Chiunque abbia effettuato il sabotaggio aveva una conoscenza dettagliata della rete, hanno detto gli investigatori.

"C'è odore di Russia. Sembra che sia la Russia", ha detto un investigatore senior. Questa persona ha affermato che l'attacco non ha suscitato grandi preoccupazioni nell'opinione pubblica perché ha interrotto il traffico solo per circa quattro ore, un disturbo relativamente ineccepibile per i passeggeri che utilizzano il sistema ferroviario tedesco, afflitto da ritardi.

Nel gennaio 2022, mentre la Russia stava posizionando le sue forze per attaccare l'Ucraina, un peschereccio russo è stato individuato mentre attraversava le acque ghiacciate sopra un importante cavo in fibra ottica, proprio nel momento in cui è stato tagliato. Il cavo trasportava dati da SvalSat, una delle più grandi stazioni satellitari commerciali del mondo, situata nell'arcipelago norvegese delle Svalbard, nell'estremo nord.

Il cavo trasporta dati essenziali per il traffico internet in Europa. In passato la Russia ha affermato che l'Occidente utilizza la struttura per spiare il traffico marittimo. Un cavo di riserva ha garantito il funzionamento continuo, anche se con una capacità inferiore.

Il peschereccio russo ha attraversato più di 100 volte il punto esatto in cui il cavo è stato tagliato, secondo i dati di monitoraggio del traffico satellitare, ha dichiarato Ronny André Jørgensen, un procuratore della città settentrionale di Tromsø che ha indagato sull'incidente.

Le riprese di un drone subacqueo hanno rivelato che il fondale dove è stato tagliato il cavo è stato solcato da un oggetto duro, le cui tracce ricordano l'impatto dell'attrezzatura trasportata dal peschereccio russo Melkart 5. Il capitano della nave è stato interrogato. Il capitano della nave è stato interrogato, ma non sono state trovate prove a suo carico e la compagnia ha negato la responsabilità.

Il proprietario del peschereccio, Murman SeaFood, non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.

"L'asticella delle prove in un'indagine penale è molto alta e non siamo riusciti a raggiungerla", ha detto Jørgensen.

Jørgensen ha detto che sono stati avvistati pescherecci russi nell'area in cui un altro cavo è stato tagliato al largo della costa della Norvegia nordoccidentale meno di due mesi prima dell'incidente delle Svalbard. Il cavo, appartenente a un osservatorio oceanico locale, era utilizzato per monitorare la vita marina, ma in teoria potrebbe essere usato per tracciare i movimenti di navi e sottomarini.