PUTIN MEJO DELL'UFFICIO COLLOCAMENTO (MA SOLO PER GLI AMICI) – “MAD-VLAD” HA SISTEMATO IL NIPOTE DEL LEADER CECENO KADYROV, YAKUB ZAKRIEV, A CAPO DELL’AZIENDA ALIMENTARE “DANONE RUSSIA” E HA PIAZZATO UN SUO VECCHIO AMICO (TAIMURAZ BOLLOEV) A CAPO DELLA FILIALE RUSSA DELLA MULTINAZIONALE DELLA BIRRA “CARLSBERG” – JACOPO IACOBONI: “DOPO L'ESPROPRIO PROLETARIO, PUTIN RISPOLVERA QUELLO OLIGARCHICO. L'IDEA È PRENDERE LE AZIENDE OCCIDENTALI CHE, PER UN'INGORDIGIA CIECA, O SEMPLICE LENTEZZA, SONO RIMASTE IN RUSSIA...”
-Estratto dell’articolo di Jacopo Iacoboni per “la Stampa”
Mettere il nipote di Kadyrov a capo di una grande azienda alimentare. Fatto. Mettere un tuo vecchio amico di judo a capo di una grande azienda di birra. Fatto. Regalare gli asset di colossi occidentali espropriati agli oligarchi rimasti fedeli, cioè a se stesso. Fatto.
Dopo l'esproprio proletario, Putin rispolvera l'esproprio oligarchico. Un suo grandissimo classico fin dai tempi dell'appropriazione indebita di Yukos (sottratta a Mikhail Khodorkovsky, messo in prigione, e venduta pezzo a pezzo in aste farlocche). Stavolta la nuova idea è espropriare principalmente (ma non solo) le aziende occidentali che – per un'ingordigia quanto mai cieca, o semplice lentezza – sono rimaste in Russia. In questo caso Danone e Carlsberg. […]
Che il nipote di Ramzan Kadyrov, Yakub Zakriev, venga nominato da Putin direttore generale di Danone Russia, appena espropriata, è una delle storie più ridicole di una dittatura sanguinaria eppure ridicola. Parallelamente, il co-fondatore del club di judo di Putin è stato nominato alla guida di un'azienda produttrice di birra sequestrata ai danesi. Taimuraz Bolloev ha guidato Baltika dal 1991 al 2004, ha soprattutto fatto judo con Putin (e con Arkady Rotenberg, uno dei suoi più grandi amici), e in una delle interviste ha detto lui stesso, serenamente, che il presidente era il «padrino» dell'azienda produttrice di birra.
E così il 16 luglio la danese Carlsberg è stata passata a Bolloev. Carlsberg aveva anche trovato un acquirente in Russia, ma ci ha messo troppo tempo. Aveva annunciato lo stop agli investimenti e la cessazione della produzione. Ma Putin è arrivato prima. «È una nuova redistribuzione della ricchezza per la cerchia di Putin», ha dichiarato al Financial Times un oligarca russo che conosce il presidente da decenni. Un'operazione alla quale, almeno nel caso di aziende alimentari, starebbe presiedendo Dmitry Patrushev, il figlio di Nikolay, il grande capo di tutti i servizi segreti russi.
Dall'inizio della guerra, in Russia sono emersi più di 100 nuovi grandi proprietari. Mentre il 10% delle aziende straniere ha lasciato completamente la Russia, gli asset delle aziende occidentali acquistati a poco (in pratica rubati) hanno fatto guadagnare ai nuovi proprietari russi 223 miliardi di rubli (circa 2,3 miliardi di euro) di profitto netto l'anno scorso.
[…] Secondo i calcoli di Novaya Gazeta, chi ne ha beneficiato di più è Vladimir Potanin, ormai l'uomo d'affari più ricco della Russia. Potanin ha largamente superato Abramovich e Mordashov, e ha ricevuto quasi la metà del suo patrimonio totale (1.600 miliardi di rubli, ossia 15 miliardi e 703 milioni di euro). […] Al secondo posto, molto staccato, c'è Ivan Tyryshkin, che ha acquistato la banca Home Credit, che era di proprietà del gruppo ceco PPF. La somma degli attivi netti delle sue ex società ammonta a 262 miliardi di rubli (2 miliardi e 570 mila euro). […]