QUANDO SI FIRMA UN ACCORDO CON UN DITTATORE, IL RICATTO È DIETRO L’ANGOLO – BRUTTISSIME NOTIZIE PER GIORGIA MELONI DALLA TUNISIA: IL PRESIDENTE, KAIS SAIED, HA RIFIUTATO UFFICIALMENTE I 127 MILIONI DI EURO OFFERTI DALL’EUROPA. I FONDI ERANO PRECEDENTI AL MEMORANDUM FIRMATO A LUGLIO, PER CUI LA PREMIER ITALIANA SI ERA SPESA MOLTISSIMO: MA SAIED VUOLE FORZARE LA MANO PER SBLOCCARE IL PRESTITO DA 1,9 MILIARDI DEL FMI, CHE SVINCOLEREBBE ALTRI 900 MILIONI DELL'UE – LA NOTA DI SAIED: “NON ACCETTIAMO L’ELEMOSINA. TUTTA LA RICCHEZZA DEL MONDO NON VALE UN GRAMMO DELLA NOSTRA SOVRANITÀ”
-Estratto dell’articolo di Leonardo Martinelli per “la Repubblica”
In un Paese dove si aspetta un’ora per comprare un pezzo di pane (sovvenzionato) e dove nei supermercati […] mancano beni di prima necessità, il presidente Kais Saied continua a far polemica con l’Unione europea. E snobba i fondi che la Commissione europea ha stanziato per il suo Paese, nel pieno di una grave crisi economica e sull’orlo della bancarotta per le finanze pubbliche.
«La Tunisia, che accetta la cooperazione, non accetta la carità né l’elemosina - ha detto ieri, in tarda serata Saied - Il nostro Paese e la nostra gente non vogliono pietà, ma esigono rispetto ». È scritto nero su bianco in un comunicato della presidenza tunisina.
[…] Saied ha affermato che «la Tunisia respinge quanto annunciato nei giorni scorsi dall’Ue, non per l’importo in questione, perché tutta la ricchezza del mondo non vale un grammo della nostra sovranità, ma perché la proposta contraddice il memorandum d’intesa firmato a Tunisi nello spirito che ha prevalso alla conferenza di Roma dello scorso luglio».
In sostanza Saied rifiuta i 127 milioni di euro che Bruxelles ha deciso di varare nei giorni scorsi, paragonati a una sorta di «elemosina», in confronto alle cifre del Memorandum di intesa Tunisia-Ue firmato a metà luglio […].
Questa intesa (che deve essere approvata dal Consiglio europeo) prevede 150 milioni di euro da iniettare direttamente nel budget pubblico tunisino e 105 per rafforzare la lotta di Tunisi alla migrazione clandestina verso l’Europa. Ma soprattutto 900 milioni di assistenza macrofinanziaria.
Ma questa fetta più grossa è vincolata al prestito del Fondo monetario internazionale (di 1,9 miliardi di dollari), che devono fare da garanzia a quei 900 milioni di fondi europei. Sul fronte del Fmi però tutto è bloccato ed è lo stesso Saied a rifiutare un accordo. […]