QUANTO GODE TRAVAGLIO AD ACCENDERE LA RIVALITÀ TRA SALVINI E ZAIA: “IL GOVERNATORE, ESSENDO UNA VERA GATTA MORTA, ABILISSIMA E SORNIONA, STA LÌ AD ATTENDERE CHE SALVINI CONTINUI A PERDERE CONSENSI FINO A QUANDO, NON SO SE LUI O QUALCUN ALTRO, NON DECIDERÀ CHE È IL CASO DI FARE UN CONGRESSO E CHIEDERE CONTO A UN LEADER CHE I SONDAGGI DUE ANNI FA DAVANO SOPRA IL 40 PER CENTO…”
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Gongola, Marco Travaglio, sorrisetto stampato in faccia dopo le regionali che blindano il "suo" Giuseppe Conte. Gongola e non si nasconde, ospite in collegamento a Otto e Mezzo di Lilli Gruber, in onda su La7. E, ovviamente, apre il fuoco contro Matteo Salvini, tirando in ballo anche Luca Zaia, fresco di plebiscitaria riconferma in Veneto. Lo stesso Zaia che ha smentito un migliaio di volte l'ambizione di fare politica a livello nazionale. Ma al direttore del Fatto Quotidiano, ovviamente, le smentite non bastano. Così tira il Doge per la giacchetta, ovviamente per "sfruttarlo" e proporlo come antagonista dell'ex ministro dell'Interno.
La Gruber infatti chiede: "Salvini ora deve temere più Zaia, Giorgia Meloni o continuerà ad essere il leader incontrastato del centrodestra?". E Travaglio parte in quarta: "Zaia rifarà il governatore con questo plebiscito, ed essendo una vera gatta morta, abilissima e sorniona, sta lì ad attendere che Salvini continui a perdere consensi fino a quando, non so se Zaia o qualcun altro, non deciderà che è il caso di fare un congresso e chiedere conto a un leader che i sondaggi due anni fa davano sopra il 40 per cento", afferma velenoso.
"Nell'immediato - riprende - è chiaro che chi gli dà più fastidio è la Meloni, perché recupera quanto lui perde. Ma è chiaro che prima o poi qualcuno nella Lega si alzerà a dire: quanto dobbiamo ancora dissanguarci a vantaggio di FdI? La partita non è immediata, si consumerà nei prossimi mesi con il fattore giudiziario: tutti quei giri di soldi non sono mica delle belle storie, eh", conclude Travaglio con l'immancabile riferimento ai magistrati.