1. AL QUIRINALE, HANNO UN DUBBIO SU GIUSEPPE CONTE: MA È IL CAPO DEL GOVERNO O UN INFLUENCER A CACCIA DI PASSARELLE E LIKE? - TRE GIORNI FA HA LASCIATO DI CORSA IL CONSIGLIO EUROPEO ALLE PRESE CON LE DIATRIBE SUL RECOVERY FUND DELEGANDO GLI INTERESSI DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE AD ANGELA MERKEL. COSA ERA SUCCESSO: UN TERREMOTO, UNA STRAGE AD OPERA DI TERRORISTI, UNA CALAMITÀ NATURALE? NO, IL PREMIER (PER MANCANZA DI PROVE) DOVEVA FAR PASSARELLA AL FUNERALE DI JOLE SANTELLI
2. DOPO LE ESEQUIE, CONTE SI È SCAPICOLLATO A GENOVA PER L’INAUGURAZIONE DEL FESTIVAL DEL PERIODICO ‘’LIMES’’, COSICCHÉ IL CONSIGLIO DEI MINISTRI SUI PROVVEDIMENTI DA PRENDERE SULLA PANDEMIA DI RITORNO È INIZIATO A PALAZZO CHIGI VERSO MEZZANOTTE…
DAGOREPORT
Sul Colle più alto dei palazzi romani, a partire dal presidente della Repubblica Mattarella, ancora non riescono a capacitarsi di ciò che è successo. Ma è il capo del governo o un “tronista” a caccia di passarelle e like? Sono letteralmente allibiti, senza parole e, per la verità, la cronaca degli ultimi giorni è impietosa. Ricapitoliamo.
Tre giorni fa Giuseppe Conte ha lasciato di corsa il consiglio europeo alle prese con le diatribe sul Recovery Fund delegando gli interessi di questo disgraziato paese ad Angela Merkel. Cosa era successo: un terremoto, una strage ad opera di terroristi, una calamità naturale? No, il premier (per mancanza di prove) doveva far passarella al funerale di Jole Santelli.
Dopo aver partecipato ai funerali della povera presidente della Calabria, da Reggio Calabria Conte si è scapicollato a Genova per l’inaugurazione del festival del periodico Limes a Palazzo Ducale con l’intervista del direttore Lucio Caracciolo. In piazza Matteotti ha incontrato il sindaco Marco Bucci e il presidente Giovanni Toti, oltre alla direttrice di Palazzo Ducale Serena Bertolucci.
Cosicché il consiglio dei ministri sui provvedimenti da prendere sulla pandemia di ritorno è iniziato a Palazzo Chigi verso mezzanotte. Dove l’aspettava un Roberto Speranza a dir poco incavolato: anche il ministro della Salute accusa il commissario all’emergenza Domenico Arcuri di essersi occupato nei mesi scorsi più dei banchi a rotelle della Azzolina rispetto a ciò che andava predisposto per contenere la seconda ondata.
In compenso, durante le ultime passerelle, Conte ha tenuto a bagnomaria lo scodinzolante Ta-Rocco Casalino che ha scelto, dopo le ultime disgraziate uscite, un low profile finalmente istituzionale.
Sia chiaro, delegare alla Merkel il guazzabuglio sui 209 miliardi che dovrebbero salvarci dalla crisi economica, si può anche fare. Ma non si fa per andare a far passarelle per le esequie di un politico o si ritarda un nevralgico consiglio dei ministri per partecipare a un convegno di un giornale.
Del resto, sull’abbandono del consiglio europeo, per caso avete reprimende sui giornaloni? Da Repubblica al Corriere della Sera, passando per il Messaggero e La Stampa, nessun editorialista osa attaccarlo al muro delle responsabilità e Conte continua tranquillamente a stirarsi la pochette e a incatramarsi i capelli.
Intanto sulla sua scrivania, i dossier si accumulano: della Rete Unica non se ne parla più, Alitalia è ancora in attesa del via libera della Vestager, nessuno sa che fine farà l’Ilva, i Benetton da agosto quanti ridicoli ultimatum hanno ricevuto da Conte?
Ora, al Quirinale, hanno un dubbio: Giuseppe Conte è diventato pazzo così pieno di sé che può permettersi di digiunare tre mesi o c’è qualcuno completamente fuori di testa che si spaccia per Giuseppe Conte?