"L'AGENDA MATTARELLA HA COME ORIZZONTE I CANONICI SETTE ANNI E CIO' SMENTISCE QUALSIASI IPOTESI DI MANDATO PIU' BREVE" - MARZIO BREDA DECODIFICA IL DISCORSO DEL PRESIDENTE: "UN APPELLO DI MATRICE PROGRESSISTA CHE CONTEMPLA LA SUA SENSIBILITÀ E CULTURA DI CATTOLICO SOCIALE. NEL RUOLO DI CAPO DEL CSM HA FATTO UNA ALLUSIONE ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA ANNUNCIATA DAL GOVERNO, CHE CHIEDE SIA COMPLETATA "SUBITO". HA RIBADITO IL NOSTRO ANCORAGGIO ALL'EUROPA: SERVE UN NOSTRO RUOLO ATTIVO, SU TALE FRONTE. E L'INEVITABILE SOTTINTESO È CHE NESSUNO MEGLIO DI DRAGHI PUÒ GARANTIRLO"

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Marzio Breda per il "Corriere della Sera"

 

discorso di sergio mattarella per il giuramento bis

Non dà lezioni e non assesta frustate, ma non cauziona o compiace nessuno, Sergio Mattarella. Neanche le Camere che lo hanno rieletto il 29 gennaio, e che adesso lo applaudono con sollievo per ben 55 volte. Battimani che non sembrano distrarlo minimamente. Serio e senza sorrisi, lo sguardo che a tratti si perde forse all'idea di come la sua vita sta per cambiare contro i propri progetti, si lancia in un discorso che è un'agenda per il Paese.

 

Un memorandum destinato a proiettarsi oltre l'emergenza di questo momento e anche oltre Draghi, sull'Italia che verrà. Un testo dall'impianto sofisticato e da leggere in filigrana, nel quale mette pure il Parlamento con le spalle al muro, comunque elogiandolo - assieme alle autonomie - per il ruolo di perno del sistema e cuore di ogni legittimazione politica.

 

sergio mattarella con mario draghi e ugo zampetti sulla lancia flaminia 32

Spetta infatti in primo luogo a Montecitorio e a Palazzo Madama sostenere l'opera del governo Draghi, «nato con ampio sostegno parlamentare nel pieno dell'emergenza e proiettato a superarla», ponendo le basi di una nuova fase «di crescita». Il che si traduce in un richiamo al valore della «stabilità operosa». E dunque, per estensione, alla responsabilità e alla lealtà verso l'esecutivo (inventato da lui), ma soprattutto verso gli italiani.

discorso di sergio mattarella per il giuramento bis

 

Che restano purtroppo «in difficoltà» su tanti fronti. È una riflessione che va considerata su un orizzonte lungo almeno per i canonici sette anni, quella del presidente, ciò che smentisce qualsiasi ipotesi di un mandato più breve. Perché certe esigenze, compresa quella di un «indispensabile» adeguamento di pezzi decisivi dello Stato, non possono essere affrontate e risolte in poco tempo. Tuttavia, il presidente lascia intendere chiaramente che il cantiere va inaugurato al più presto.

 

laura mattarella alla camera per il giuramento del secondo mandato del padre

Ed esorta ad aprirlo, forte dell'energia istituzionale offertagli dalla larghissima maggioranza che lo ha confermato sul Colle. La giustizia Il capitolo sul quale Mattarella non si preoccupa di mostrarsi ansiogeno per qualcuno (in questo caso le toghe) è quello della giustizia, «terreno di scontro che ha sovente fatto perdere di vista gli interessi della collettività», e nel quale lui stesso è stato a più riprese chiamato in causa.

giuramento bis di sergio mattarella

 

Lo affronta, dopo aver glissato un po' su altri temi delicati («non spetta a me indicare percorsi riformatori da seguire»), mettendosi - come altre volte in suoi interventi del passato - nei panni dei cittadini. E rivendicando nel contempo il ruolo di capo del Consiglio superiore della magistratura, con una allusione alla riforma annunciata dal governo, che chiede sia completata «subito».

 

sergio mattarella con mario draghi e ugo zampetti sulla lancia flaminia

Ricorda che, fermi restando i principi di «autonomia e indipendenza della magistratura», l'ordinamento giudiziario deve «corrispondere alle pressanti esigenze di efficienza e credibilità» richieste dalla gente comune. Il che troppo spesso non accade, e questa non è una percezione distorta per un riflesso politico condizionato, ma una realtà fattuale. Basta riandare alle vicende che hanno visto di recente il Csm coinvolto in clamorose e delegittimanti polemiche per il mercato delle carriere, favorito anche da perverse influenze delle correnti. Ne fa esplicito riferimento, il presidente, specificando che «le logiche di appartenenza, per dettato costituzionale, devono rimanere estranee all'ordine giudiziario».

giorgia meloni applaude mattarella

 

E premendo affinché sia «recuperato un profondo rigore», condizione indispensabile anche per riconquistare «fiducia e non diffidenza» verso la giustizia, da parte dei cittadini. È una questione di «credibilità», insiste con nettezza. Non è un ammonimento di poco conto, in una fase storica in cui si affacciano nuovi poteri (per esempio quelli che rimandano alla sfera del digitale), verso i quali la funzione equilibratrice di una magistratura efficiente potrà risultare essenziale. Il Parlamento Altro snodo, quello del Parlamento, di cui sempre più spesso si lamenta la mortificazione durante il processo di formazione delle leggi.

 

sergio mattarella insediamento bis

Critica che Mattarella, dopo aver confermato la centralità delle Camere, condivide, con una critica ad alcune prassi adottate anche dal governo Draghi, e che va invece informato e coinvolto di più e meglio. Perché «non è accettabile la forzata compressione dei tempi parlamentari», ciò che rende necessarie «nuove regole» anche per favorire «una stagione di partecipazione».

 

Ragionamenti prescrittivi, quasi un programma, come quelli sollevati da Mattarella per rendere «più moderna» e «più giusta» l'Italia - che «è un grande Paese», sottolinea, come per dare coraggio a tutti - combattendo grazie ai vaccini la lotta, «non ancora conclusa», contro il virus e impegnandoci per la ripresa economica «con il concorso di ciascuno». Perno di questo passaggio cui «siamo tutti chiamati», deve essere una «stabilità fatta di dinamismo, lavoro, sforzo comune».

sergio mattarella con mario draghi e ugo zampetti sulla lancia flaminia

 

L'Europa C'è molto da fare, dopo che abbiamo attraversato la fase più acuta, luttuosa ed economicamente destabilizzante dell'emergenza. A partire dalla conferma del nostro ancoraggio all'Europa, della quale dobbiamo orientare «il processo di rilancio» dell'Unione, in modo di rendere «stabile e strutturale la svolta compiuta con la pandemia» e che ci vede nella veste di maggiori beneficiari del programma Next generation.

 

Serve quindi un nostro ruolo attivo, su tale fronte. E l'inevitabile sottinteso è che nessuno meglio di Draghi può garantirlo. Come pure servono idee chiare nella delicatissima partita in corso sull'Ucraina, dove non possiamo permetterci un clima da nuova guerra fredda. I diritti negati Per il resto, il discorso d'insediamento è carico di cenni a una società in sofferenza e a troppi diritti negati.

giuramento mattarella bis

 

Così è fatale che «la pietra angolare» della riflessione del presidente sia riassunta dalla parola «dignità», ripetuta per 18 volte. Dignità nel mondo del lavoro e per i giovani sempre più sospinti verso «le periferie esistenziali», contro le morti bianche, le disuguaglianze di genere, il razzismo e l'antisemitismo, la violenza sulle donne, la povertà, le carceri sovraffollate, le mafie. Insomma, un appello di matrice progressista che contempla la sua sensibilità e cultura di cattolico sociale.

STANDING OVATION PER SERGIO MATTARELLA