"CHE IO SAPPIA È GIÀ MORTO" – IL SINOLOGO FRANCESCO SISCI CONFERMA IL FLASH DI DAGOSPIA SU KIM JONG-UN: "PER L'ANNUNCIO POTREBBERO VOLERCI MESI" - TRUMP DICE CHE SONO TUTTE FAKE NEWS, DA SEUL SOSTENGONO DI AVERLO VISTO IN SPIAGGIA – E INTANTO UN UOMO CHE TENTAVA LA FUGA VERSO LA CINA, FERITO DALLE GUARDIE DI FRONTIERA, È RISULTATO POSITIVO AL CORONAVIRUS, SMENTENDO LA VERSIONE UFFICIALE DEL REGIME CHE SOSTIENE DI ESSERE COVID-FREE…
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DA MOSCA VIA PECHINO ARRIVANO VOCI CHE CICCIO KIM JONG SIA MORTO. PARE DI ARRESTO CARDIACO, NONOSTANTE L’EQUIPE MEDICA ARRIVATA DALLA CINA
TRUMP, INCORRETTE INFORMAZIONI SU KIM, È FAKE CNN
(ANSA) - "Ritengo che le indiscrezioni sullo stato di salute di Kim Jong-un siano incorrette". Lo afferma Donald Trump. "Penso che siano un fake report fatto dalla Cnn", dice puntando il dito contro la Cnn dalla quale, dal palco della sala stampa della Casa Bianca, non accetta neanche domande. "No la Cnn, siete fake news", aggiunge Trump.
NORD COREA, MISTERO SU KIM «È MORTO». «NO, È IN SPIAGGIA»
Guido Santevecchi per il "Corriere della Sera"
Circola un adagio tra gli osservatori (a lunga distanza) delle vicende nordcoreane: nessuno può morire laggiù fino a quando il regime non dice che è morto. Quindi, fino al giorno in cui la tv di Pyongyang non inviterà il suo popolo e il mondo a piangere, nessuno potrà affermare con ragionevole certezza che Kim Jong-un non sia ancora vivo.
Però, da dieci giorni esatti, la salute del Rispettato Maresciallo ha dato molto più lavoro del solito ad analisti, politologi, spie, tv e giornali all' inseguimento di breaking news. Il 21 aprile NK News , sito specializzato in vicende nordcoreane con base a Seul, ha sostenuto che Kim era stato operato al cuore il 12 aprile e, dimesso dall' ospedale, era stato trasferito in una delle sue molte ville. NK News ammetteva di basarsi su «una singola fonte». Però la Cnn rilanciava: «L' intelligence Usa segue la situazione... Kim sembra in gravi condizioni».
Seul e Pechino hanno subito espresso dubbi sull' attendibilità delle voci. Ma Pyongyang ha taciuto. Proprio la segretezza maniacale del regime nordista alimenta le speculazioni. E forse si tratta anche di una strategia per indurre in errore l' avversario (tutto il mondo esterno) e poi smentirlo. C' è una letteratura sui dignitari dati per morti (all' estero) e resuscitati: è successo con un capo di stato maggiore dell' esercito, diversi ministri, anche una famosa cantante. Peraltro, nel 2014 Pyongyang tacque quando la stampa di Seul dava la notizia dell' esecuzione di Jong Song-thaek, zio di Kim. La annunciò settimane dopo.
Anche Donald Trump giovedì sera ha smentito le voci sulle condizioni critiche di Kim: «Penso che la notizia non sia corretta. Ho sentito che hanno usato vecchi documenti. Spero che Kim stia bene». Se il presidente americano «spera», evidentemente non sa. Non ha notizie da Pyongyang, a dispetto della sua dichiarata amicizia per il dittatore nucleare. Ieri nuove voci. Ma voci di sottobosco. Un giornale di Seul scrive che Kim è stato visto sul lungomare di Wonsan.
Per il professor Francesco Sisci, sinologo con cattedra universitaria a Pechino e quindi buone fonti tra i ranghi cinesi, invece potrebbe essere sotto terra. Ha detto all' Adnkronos: «Che io sappia è già morto». E quando sarà annunciato? «Non si sa, potrebbero volerci anche mesi».
Torniamo alle uniche certezze: il 15 aprile, 118° compleanno del defunto Kim Il-sung, fondatore del regime e nonno dell' attuale dittatore, Kim Jong-un non è comparso alla testa dei dignitari in alta uniforme in marcia a passo lento davanti al mausoleo. Assenza straordinaria e inspiegata, visto che Kim Jong-un deve il suo potere proprio alla linea di sangue. Seconda certezza: nel dicembre 2011 passarono due giorni prima che la tv nordcoreana dicesse tra i singhiozzi che Kim Jong-il, padre di Jong-un, era deceduto. I servizi segreti non avevano captato la notizia. Ma vaticinarono: il giovane Kim Jong-un, durerà poco.
DAGONOTA - Un uomo che tentava la fuga dalla Corea del Nord verso la Cina è stato ferito dalle guardie di frontiera cinesi mentre attraversava il fiume Tumen, che separa i due stati. Una volta portato in ospedale, è risultato positivo al Coronavirus, smentendo la versione ufficiale nord-coreana che vorrebbe il paese immune dal contagio.