"CONSIDERATI I RAPPORTI DI TRUMP CON LA RUSSIA, SE FOSSI ZELENSKY SAREI PREOCCUPATO" - IL "DOTTOR SOTTILE" GIULIANO AMATO CI VA GIU' PESANTE: "IL PRESIDENTE ELETTO, ESSENDO MOLTO CONSERVATORE, SI SENTE VICINO ALL'UOMO CHE IO CONSIDERO TRA I PIÙ DANNOSI CHE L'EBRAISMO ABBIA AVUTO, OVVERO NETANYAHU - DOPO L'ELEZIONE DI TRUMP SPERO CHE L'EUROPA SI DIA UNA MOSSA, LA SUA ATTUALE IRRILEVANZA SUL PIANO INTERNAZIONALE È INGIUSTIFICABILE"
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(ANSA) - "Considerati i rapporti di Trump con la Russia se io fossi Zelensky in questo momento sarei particolarmente preoccupato". Lo afferma il presidente emerito della Corte Costituzionale ed ex Presidente del Consiglio, Giuliano Amato, in una lunga intervista a Tv2000 ospite del programma 'Soul', condotto da Monica Mondo, in onda domenica 10 novembre ore 21.05 e lunedì 11 novembre a Radio InBlu2000 ore 21.
"Su Gaza è difficile - sottolinea Amato - è difficile perché lui, essendo molto conservatore, si sente vicino a quell'uomo che io considero tra i più dannosi che l'ebraismo abbia avuto, Netanyahu, e tuttavia Trump è il fautore degli accordi di Abramo cioè dell'accordo tra Israele e i Paesi arabi".
"La speranza che io non smetto di coltivare", prosegue Amato, è che dopo l'elezione di Trump l'Europa si dia una mossa perché "ha avuto tante di quelle occasioni per svegliarsi che la sua attuale irrilevanza e impotenza sul piano internazionale francamente appaiono ingiustificabili".
"Guardando una mappa del mondo - aggiunge Amato - ciascuno dei paesi europei conta pochissimo". Amato, durante l'intervista a Tv2000, ha toccato diversi temi di politica nazionale e internazionale ma anche aspetti molto personali come il rapporto con la morte: "Ho raggiunto un'età per cui quando viene viene. Lei ha visto il settimo sigillo? Lui ingaggia una partita con la morte, se la vince. Io ho deciso che il giorno che arriva le dico: 'Io non mi metto a giocare la partita, andiamo via tranquilli, non ti preoccupare'".