"ELLY, EVVIVA" - IL DEBUTTO DELLA NEO-SEGRETARIA MULTIGENDER SCHLEIN ALLA MANIFESTAZIONE DI FIRENZE BY FABRIZIO RONCONE: “ARRIVA DEBORA SERRACCHIANI, AVEVA SCOMMESSO TUTTO SU BONACCINI, MA ORA BRIGA PER ESSERE CONFERMATA AL COMANDO DEL GRUPPO ALLA CAMERA. E ALLORA ECCOLA CHE, SPRIZZANDO ALLEGRIA, VA VERSO LA SEGRETARIA COME FOSSE SUA SORELLA” – L’INCONTRO TRA SCHLEIN E IL SEGRETARIO DELLA CGIL LANDINI - I SOGNI INFRANTI DI CONTE DI PAPPARSI LA SINISTRA...

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Estratto dell’articolo di Fabrizio Roncone per “il Corriere della Sera”

Urla antiche. Dov’è Elly? Qualcuno ha visto Elly? Oh, dov’è finita la compagna segretaria? (roba da documentario: compagna segretaria, la chiamano). Calma. Stanno arrivando anche Conte e Landini e comunque Elly è lì sotto, sommersa da quella tonnara di fotografi e di cameramen, di militanti giovani e di anziani con il fazzoletto dell’Anpi al collo.

Ci sono anche operai e disoccupati, presidi e insegnanti, bidelli precari, una folla di sinistra con facce di sinistra, certi con le vecchie e logore bandiere del Pci, di Rifondazione, e poi ci sono mamme con la sciarpa arcobaleno e papà venuti a difendere la Costituzione e i propri figli dai pestaggi delle nuove squadracce nere […]

Lei, Elly Schlein, un po’ pallida e forse un po’ tesa in questo esordio di popolo, con il solito outfit da centro sociale, la solita estrema attenzione a non sbagliare mosse, niente lasciato al caso, smorfie, parole, carezze ai bambini, mentre tutti le chiedono un selfie […]

Ai ragazzi che le cantano «Bella Ciao», dice «Grazie e complimenti», e poi, di botto, molto teatrale, sparisce alla vista, lasciandosi inghiottire dal mischione e accovacciandosi, il cellulare all’orecchio e una mano davanti alla bocca.

[…] Pure il segretario generale Maurizio Landini è seguito da una scorta un po’ sfilacciata. Nardella, tattico: «Elly, eccolo…». E allora lei mette su un sorriso un po’ fisso, e gli va incontro. Lui è uno di quegli uomini incapaci di fingere, e se fingono, te ne accorgi. Prima gli hanno chiesto con insistenza, pitoneschi, se fosse contento di ritrovarsi circondato dalle bandiere del Pd.

«Ma questa è una manifestazione di tutti», ha risposto Landini, gelido. L’abbraccio con Elly è — diciamo così — di circostanza. […] la Schlein si muove ancora, praticamente, senza ufficio stampa, senza staff comunicazione; adesso: va bene farsi intervistare e consacrare dal New York Times , ma mediaticamente è qui, in Italia, che deve funzionare).

[…]. Affettuosità con Cuperlo, Provenzano e Zingaretti. La Gribaudo, con lo sguardo tipo: io sono molto amica sua, eh. Più discreto Marco Furfaro (segnatevi questo cognome: rapido, colto, talento politico in purezza). Grande affetto dei manifestanti per Roberto Speranza: «Grazie, ministro, di averci guidato fuori dal Covid».

Poi è arrivata Debora Serracchiani. Meravigliosa. Aveva scommesso tutto su Bonaccini, ma ora briga per essere confermata — lo stesso — al comando del gruppo alla Camera: e allora eccola che, sprizzando allegria, va verso la segretaria come fosse sua sorella, «Elly, evviva!».

[…] La comparsa di Giuseppe Conte rassicura i retroscenisti. Il grande capo grillino che pensava di poter mangiare a morsi la sinistra italiana è venuto a mischiarsi con la sua sciarpa di cachemire purissimo, il «duvet», sottomantello delle capre, una rarità (certo, costicchia). […]