"GOMBLOTTO"! PRIGOZHIN È UN BURATTINO “MANOVRATO DALLA CIA”? FEDERICO RAMPINI: “NELLE ORE IN CUI IN RUSSIA SI CONSUMAVA LA RIVOLTA DELLA WAGNER, IN ITALIA SI SVOLGEVA UNA MANIFESTAZIONE PACIFISTA DURANTE LA QUALE SI AFFERMAVA CHE PRIGOZHIN “SI È VENDUTO ALLA CIA”. MA LA TEORIA DEL COMPLOTTO NON HA IL MINIMO FONDAMENTO: I MOTIVI – L’EX DETENUTO RUSSO: "PRIGOZHIN È UN FROCIO. IO PERSONALMENTE L’HO SCOPATO IN BOCCA"

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Estratto dell’articolo di Federico Rampini per il Corriere della Sera

 

evgeny prigozhin

Nelle stesse ore in cui si consumavano la ribellione della Divisione Wagner contro le forze armate russe accusate di aggredirla, l’occupazione della città russa di Rostov, il tentativo di «marcia su Mosca» da parte dei mercenari agli ordini di Prigozhin, in Italia si svolgeva una manifestazione di piazza con la partecipazione di forze che si auto-definiscono pacifiste. Giornali e tv che seguivano quella manifestazione hanno riferito alcuni pareri dei manifestanti. Mi trovo dall’altra parte del mondo, letteralmente (in Sudafrica) ma ho avuto l’occasione di ascoltarli.

 

Ho sentito dichiarare da alcuni manifestanti di fronte alle telecamere, per esempio, che il capo della Wagner, Prigozhin, «si è venduto alla Cia» e quindi il suo ammutinamento è una manovra dell’America. Ho sentito definire la Nato «un’organizzazione criminale», sempre in quel corteo.

 

soldati del gruppo wagner lasciano rostov sul don

Chi faceva queste affermazioni non sembrava isolato né stigmatizzato, bensì accompagnato da cori di consenso tra i compagni di corteo. Immagino che molti di voi abbiano seguito quelle cronache e notato quei commenti.

 

L’idea che la Wagner sia passata al servizio dell’America, dietro congruo pagamento, è una teoria del complotto che non ha il minimo fondamento, com’è ovvio. La storia della Wagner è quella di un corpo di mercenari, sì, ma legati a doppio filo a Vladimir Putin e da lui utilizzati spesso quando non voleva esporre direttamente le sue forze armate ufficiali. La Wagner ebbe un ruolo in Siria, paese dal quale Putin iniziò a ricostruire l’influenza di Mosca in Medio Oriente puntellando il regime di Assad e sfidando Barack Obama sull’uso di armi chimiche contro la popolazione civile. La Wagner fu decisiva nella prima aggressione contro l’Ucraina, quella del 2014 che sfociò nell’annessione della Crimea.

I PIANI AMANO IL SILENZIO - MESSAGGIO SUL GRUPPO TELEGRAM DELLA WAGNER, GREY ZONE

 

La Wagner si è installata in diversi paesi africani, talvolta sostituendovi dei contingenti militari francesi, com’è accaduto da ultimo nel Burkina Faso e nel Mali. Nell’Africa subsahariana i mercenari di Prigozhin si auto-finanziano facendosi pagare dai dittatori locali, spesso «in natura» cioè con l’accesso a risorse minerarie. Tuttavia è chiaro che uniscono il business privato alla missione geopolitica, che resta quella di consolidare l’influenza russa in Africa ogni volta che hanno l’opportunità di sostituire l’influenza occidentale.

 

 

Anche nell’invasione dell’Ucraina iniziata il 24 febbraio 2022 i mercenari di Prigozhin sono stati a lungo coperti di elogi da Putin per i loro successi sul terreno contro le forze di Kiev. L’ammirazione dello Zar verso i mercenari è andata avanti fino a quando Putin ha cessato di tollerare gli attacchi sempre più frequenti e furibondi di Prigozhin contro i vertici delle forze armate regolari della Russia.

soldato della brigata wagner per le strade di rostov sul don

 

In altre parti del mondo la Wagner continua e continuerà a fungere da longa manus per l’imperialismo russo; in Ucraina si è aperta una frattura legata all’andamento di quel conflitto, ai rovesci subiti dall’esercito di Putin, alle divergenze strategiche e tattiche, ai conflitti d’interessi, alla corruzione, all’incompetenza e così via.

 

Come si può da questo quadro estrarre una teoria del complotto per cui Prigozhin è diventato improvvisamente un agente americano? Tutto è possibile alla mente umana, chi ci dimostra che Prigozhin non sia un extraterrestre? Oppure che sia Putin in ultima istanza ad essersi venduto alla Cia, la quale lo starebbe usando per distruggere quel che resta della sfera d’influenza russa? Quest’ultima ipotesi avrebbe perfino un briciolo di verosimiglianza, in base alla teoria del «cui prodest» (a chi giova?).

 

(…)

 

un selfie con prigozhin dopo il tentato colpo di stato
evgeny prigozhin sorride dopo il tentato golpe

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