"E IL LADRO SAREBBE FASSINO?" – ANDREA MARCENARO (“IL FOGLIO”): “L’ANPI GUIDA L’ANTIFASCISMO, GLI ELKANN L’UFFICIO DELLE IMPOSTE, DAVIGO LA GIUSTIZIA, TRAVAGLIO IL GIORNALISMO, SANTORO LA BUONAFEDE, SAVIANO L’ANTICAMORRA, GLI ATENEI L’ANTISEMITISMO, LA SCHLEIN LA POLITICA, FIORELLO LA GENIALITÀ DEI NUOVI MEDIA; POI SCALFARI, CHE SI RUBÒ L’ITALIA; POI D’ALEMA, CHE SI DIEDE DI GOMITO PER TRE QUARTI COL VIGNAIOLO, UN PEZZO COL VELISTA, UN PEZZETTINO CON LO SCARPARO E IL RESTO CON..."
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Andrea Marcenaro per “il Foglio”
L’Anpi guida l’antifascismo, gli Elkann l’ufficio delle Imposte, Davigo la Giustizia, Travaglio il giornalismo, Santoro la buonafede, Saviano l’anticamorra, gli atenei l’antisemitismo, la Schlein la politica, Fiorello la genialità dei nuovi media, la Berlinguer la sacralità della memoria, Conte l’abilità […];
il dottor Mieli va e se ne pente, torna e se ne ripente, tanto ne pensa un’altra per cui chiedere scusa più di nascosto che può […].
Poi Lerner, uno di destra che, avendolo Ferrara preso a schiaffoni in un’antica tivù, aspetta da sinistra quella rivincita che non può arrivare;
quindi Eugenio Scalfari, che si rubò l’Italia; poi D’Alema, che si diede di gomito per tre quarti col vignaiolo, un pezzo col velista, un pezzettino con lo scarparo e il resto con la mezza Teheran dei cappi appesi alle gru. […] Ecco, e il ladro sarebbe Fassino?