"NON CREDO CHE PUTIN SI ACCONTENTI DELL'UCRAINA" - FRANCIS FUKUYAMA TEME LE AMBIZIONI IMPERIALI DI ZAR VLAD: "VUOLE ESTENDERE LA ZONA DI INFLUENZA SULL'EUROPA ORIENTALE, TORNANDO A CONTROLLARE I PAESI ENTRATI NELLA NATO DOPO IL 1991. PUTIN HA AFFERMATO CHE LA DEMOCRAZIA NON SI ADATTA AI POPOLI SLAVI E QUINDI, SE PROSPERASSE A KIEV, DIMOSTREREBBE CHE PUÒ FARLO ANCHE IN RUSSIA, SENZA DI LUI - C'È IL FENOMENO DEI PARTITI DI DESTRA FAVOREVOLI A MOSCA. LA DESTRA AMERICANA DICE CHE LA RUSSIA HA DIRITTO AD UNA SFERA DI INFLUENZA E AMMIRA PUTIN, PERCHÉ È AUTORITARIO..."

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Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”

 

FRANCIS FUKUYAMA

Francis Fukuyama avverte: «Non c'è ragione per credere che Putin si accontenti dell'Ucraina. Se passerà a minacciare i Paesi Nato, dovremo applicare l'articolo 5 per fermarlo, ossia l'uso della forza militare per la difesa reciproca. Tutto è in gioco ».

 

L'autore di La fine della storia e l'ultimo uomo riconosce che la storia non è finita, e spiega così l'obiettivo di Putin: «Vuole riassorbire l'Ucraina nella Russia, e rimettere insieme quanto può dell'Urss. La Bielorussia è già stata ripresa da Mosca. Poi vuole estendere la zona di influenza sull'Europa orientale, tornando a controllare i Paesi entrati nella Nato dopo il 1991».

 

vladimir putin 2

Putin ha ragione a dire che l'Alleanza non ha rispettato gli accordi con l'espansione?

«Assolutamente no. Non c'era mai stata questa promessa». Fu un errore nel 2008 promettere all'Ucraina l'ingresso nella Nato? «All'epoca ero contrario, non perché Kiev non avesse il diritto di entrare, ma perché è un'alleanza militare basata sull'articolo 5.

 

Non c'era modo per noi di difendere Georgia e Ucraina, quindi non era saggio farlo. Ma nessuno ha mai pensato che Kiev sarebbe entrata. Dire che poteva unirsi era un modo di compensarla e allontanarla».

zelensky putin

 

Putin chiede di cambiare l'architettura della sicurezza europea.

«Ci sono temi che possono essere affrontati, come i missili di raggio medio e altro. Poi ci sono molte cose che Mosca fa dall'altra parte del confine, minacciando i membri della Nato, e sarebbe buono discuterle. Ma le richieste russe sono ridicole. Vogliono smantellare i guadagni fatti dalla democrazia dopo il collasso dell'Urss, e questo non è negoziabile».

 

Vuole ricostruire l'Urss?

«Certo, lo ha dichiarato. Ha ragione a sostenere che l'Ucraina è una minaccia per lui, ma non nel senso militare che intende. Putin ha affermato che la democrazia non si adatta ai popoli slavi e quindi, se riuscisse a prosperare a Kiev, dimostrerebbe che può farlo in Russia, senza di lui».

 

PUTIN E BIDEN

La strategia è sfidare la democrazia insieme alla Cina?

«Ovviamente. Ho passato molto tempo in Ucraina negli ultimi sette anni, perché abbiamo programmi per addestrare i giovani. Ogni volta ripeto che lo faccio perché Kiev è il fronte della lotta globale per la democrazia».

 

Perché le democrazie sono in difficoltà?

«Servirebbe più solidarietà fra loro. Presentare un fronte unito davanti a queste sfide è importante, ma finora non è avvenuto. I tedeschi hanno molti interessi economici in Russia, e spesso sembra che diano loro la priorità.

 

vladimir putin

Poi c'è il fenomeno dei partiti di destra, Usa inclusi, favorevoli a Mosca. La destra estrema americana dice che la Russia ha diritto ad una sfera di influenza e ammira Putin, perché è un leader autoritario. Ci sono forze estremiste anche in Europa che credono a questa versione, come Le Pen e Zemmour in Francia, o Salvini in Italia. Come Trump, che non ha fatto dichiarazioni di sostegno aperto per Putin, ma simpatizza con lui».

 

Le autocrazie possono prevalere?

«Uno dei Paesi più vulnerabili sono proprio gli Usa, perché il Partito repubblicano è stato catturato da Trump, e approva leggi a livello statale per rovesciare le presidenziali del 2024, se non andranno come vogliono. Se ciò succedesse sarebbe un grande disastro.

matteo salvini con la maglietta di putin al parlamento europeo

 

Se la democrazia fosse rovesciata negli Usa, come Trump ha cercato di fare nel 2020, rappresenterebbe un pericolo esistenziale per la sua sopravvivenza. L'Europa occidentale sta meglio. Ci sono movimenti populisti in ogni Paese, ma negli Usa sono più radicati e la polarizzazione è paralizzante».

 

I sostenitori di Putin dicono che ha già vinto, perché detta l'agenda.

«È un'interpretazione sbagliata. La Nato è stata unita e rienergizzata da questa crisi. Finlandia e Svezia discutono se entrare. Non dichiarerei la vittoria politica di Putin».

 

Trump e Putin

Come giudica la strategia di Biden?

«Era quello che doveva fare. Nessuno vuole mandare truppe a combattere per l'Ucraina, ma rafforzare la sua capacità di combattere e difendersi è importante. Le sanzioni economiche dure, inclusa la cancellazione del gasdotto Nord Stream 2, hanno grande peso».

 

Basterà a fermare Putin in Ucraina?

«Non sembra possibile ora».

 

E dopo cosa andrebbe fatto?

«Non c'è ragione per credere che l'Ucraina sarà abbastanza per lui. Vuole la completa cessazione delle attività Nato in tutto l'ex Patto di Varsavia».

 

vladimir putin donald trump

Se minaccerà i membri della Nato bisognerà applicare l'articolo 5?

«Assolutamente sì. È una cosa molto buona che stiamo rafforzando le forze Usa e occidentali nei Paesi più esposti».