"PENSAVO CHE IL M5S FOSSE DI SINISTRA". CON LE SUE PAROLE ROBERTO SCARPINATO "SI CANDIDA PER IL NUOVO FILM DI VELTRONI" – CAPPELLINI IRONIZZA SULL'EX PM E SENATORE DEL M5S DELUSO PERCHÉ CONTE HA SPESO PAROLE DI APPREZZAMENTO SUL 25 APRILE DI MELONI: "SE FOSSE LA SCENEGGIATURA DI UN FILM, TIPO IL FILM DI WALTER VELTRONI SUL MILITANTE DEL PCI CHE SI RISVEGLIA DOPO TRENT'ANNI DI COMA, QUESTA FRASE DEL SENATORE ROBERTO SCARPINATO SAREBBE L’INCIPIT DEL COPIONE"

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Estratto dell’articolo di Stefano Cappellini per repubblica.it

 

 

ROBERTO SCARPINATO

 “Sono entrato nel Movimento 5 Stelle perché ritenevo interpretasse i valori della sinistra, ora vorrei capire se tali valori sono effettivamente nostri”. Se fosse la sceneggiatura di un film, tipo il film di Walter Veltroni sul militante del Pci che si risveglia dopo trent'anni di coma, questa frase del senatore Roberto Scarpinato, ex pm antimafia e ora senatore del Movimento 5 Stelle, deluso per le parole di approvazione di Giuseppe Conte sul 25 aprile di Giorgia Meloni, sarebbe l’incipit del copione. 

 

Immaginatela scritta così:

 

Palazzo Madama, interno giorno, il senatore Scarpinato guarda pensoso alla finestra e si interroga sulle sue scelte politiche. Quindi a voce alta, tra sé e sé, pronuncia la frase che avete già letto.

quando veltroni

 

 

Dissolvenza incrociata.

 

Parte il flashback. Ottobre 2009, Scarpinato è a una manifestazione per la difesa dell’acqua pubblica organizzata dal M5S. Si guarda intorno felice e soddisfatto. Bambini con la bandiera del Movimento. Due signore con il fazzoletto dell’Arci. Sul palco parla un giovane con la barba, Roberto Fico. Si collega Dario Fo. Poi il fattaccio: a un anziano partigiano dell’Anpi, che non ha più i riflessi di quando stava in montagna, sfugge l’asta della bandiera, che si abbatte sul capo di Scarpinato. Scarpinato perde conoscenza. Si risveglia tredici anni dopo, senatore della Repubblica, eletto mentre non si era ancora ripreso.

 

 

(...)

ROBERTO SCARPINATO

Primo piano di Scarpinato, basito. Noi e la Lega? Non capisce. Prosegue l’indagine. Scarpinato scopre che Conte è stato presidente del Consiglio di un governo di coalizione con la Lega di Matteo Salvini. Scopre che hanno approvato insieme i decreti sicurezza, il codice Rocco del governo che tutti chiamavano gialloverde. Pensa al Conte che ha conosciuto lui, che gli ha parlato tutta la sera di Mélenchon. Allora approfondisce. Scopre che Conte ha sostenuto Trump negli Usa, ricambiato dall’ex presidente che lo chiamava affettuosamente “Giuseppi”. Scopre che Conte ha elogiato Jair Bolsonaro in Brasile. Scopre che Conte ha rifiutato di scegliere tra Macron e Le Pen alle ultime presidenziali in Francia.

 

Scarpinato, sempre più sconvolto, si guarda allo specchio. Un velo di disillusione gli attraversa il volto. E pronuncia di nuovo la battuta, guardando in macchina, alla Toni Servillo: “Ritenevo che il M5S incarnasse i valori della sinistra”. 

walter veltroni sul set di quando

 

Dissolvenza in nero. 

 

Titoli di coda.

 

Una scritta avverte gli spettatori: “Per la realizzazione di questo film alcuni militanti di sinistra sono stati maltrattati, ma a molti piace”.

ROBERTO SCARPINATO