"LA PORTATA DELLE NOSTRE ARMI È ORA DI 700 CHILOMETRI” - ZELENSKY ANNUNCIA CHE L’INDUSTRIA MILITARE UCRAINA È PRONTA A COLPIRE IL CUORE DELLA RUSSIA E FA UN RIFERIMENTO AI DRONI USATI PER ATTACCARE L’AEROPORTO DI PSKOV. MA GLI AMERICANI HANNO INVITATO CALDAMENTE IL LEADER UCRAINO A EVITARE QUESTO TIPO DI OPERAZIONI. E ORA POTREBBERO IRRITARSI ANCORA DI PIÙ - A MOSCA DIVERSI ESPONENTI DELL’ALA DEI “FALCHI” SOSTENGONO CHE IL BOMBARDAMENTO DI PSKOV SIA STATO CONDOTTO DALL’ESTONIA, MEMBRO DELLA NATO…

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Estratto da repubblica.it

volodymyr zelensky al vertice nato di vilnius

“La portata delle nostre nuove armi ucraine è ora di 700 chilometri”. Il presidente Zelensky annuncia con soddisfazione le capacità raggiunte dai tecnici del suo Paese, che stanno producendo sistemi bellici in grado di colpire il cuore della Russia. Molti analisti ritengono che il leader ucraino si riferisca ai droni usati per attaccare l’aeroporto di Pskov, bersagliato mercoledì notte da un sciame di circa venti velivoli teleguidati che hanno distrutto due aerei cargo Ilyushin 76 e ne hanno danneggiati altri due. La base russa, molto vicina al Baltico e alla frontiera estone, si trova appunto a circa 700 chilometri dal confine ucraino.

 

volodymyr zelensky al vertice nato di vilnius 2

Non è stato precisato quali ordigni siano stati impiegati nell’operazione, ma da tempo le industrie ucraine hanno aumentato le prestazioni dei loro droni, migliorando gli apparati di navigazione per proteggerli dai disturbi elettronici della difesa russa.

 

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Le parole di Zelensky sulle armi “che hanno colpito a 700 chilometri” stanno però alimentando un dibattito sulla gestione dell’attacco contro Pskov. Il presidente sembra indicare che il raid sia partito dall’Ucraina. Invece il generale Budanov – capo dell’intelligence militare Gur – ha detto alla testata online WarZone che i droni sono decollati dall’interno della Russia grazie a squadre di incursori penetrate oltre frontiera. A Mosca diversi esponenti dell’ala dei “falchi” sostengono che il bombardamento di Pskov sia stato condotto dall’Estonia, membro della Nato a soli 40 chilometri dall’obiettivo.

 

Più in generale, l’Ucraina sta cercando di creare una rete di industrie per costruire dotazioni belliche sempre più moderne. “Le armi migliori che attualmente stanno aiutando i nostri guerrieri a difendere l’Ucraina dovrebbero essere prodotte in Ucraina. Lo sviluppo della nostra produzione è una priorità assoluta”. Lo ha scritto sul social X il presidente annunciando l’incontro con i vertici della Bae Systems, una delle aziende leader a livello mondiale nel campo della difesa e che potrebbe aprire un impianto nel Paese per la manutenzione di cannoni e mezzi cingolati donati dall’Occidente all’esercito ucraino.

JOE BIDEN E VOLODYMYR ZELENSKY AL VERTICE NATO DI VILNIUS