"L’IDEA DI SOSTITUIRE BIDEN È FOLLE" - LA VOCE FUORI DAL CORO DI STUART STEVENS, CONSULENTE POLITICO AMERICANO (CONSERVATORE): È UN’IPOTESI STUPIDA. NON PUOI RIMPIAZZARE UN PRESIDENTE DI SUCCESSO DOPO UNA NOTTE SBAGLIATA". E SE LA PRENDE CON I CONSIGLIERI DI "SLEEPY JOE", ANCORA "INNAMORATI" DI OBAMA, CHE VOGLIONO FAR FUORI L'81ENNE BIDEN - IL 72% DEGLI AMERICANI È CONVINTO CHE IL PRESIDENTE NON ABBIA PIÙ LE CAPACITÀ MENTALI NECESSARIE A GUIDARE IL PAESE - LA RIUNIONE A CAMP DAVID CON LA FAMIGLIA PER DECIDERE COSA FARE...

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1. LO STRATEGA STUART STEVENS: «BIDEN? BASTA PANICO, FOLLE SCARICARE UN PRESIDENTE DI SUCCESSO PER UNA NOTTE SBAGLIATA»

 

Estratto dell’articolo di A. Ma. per il “Corriere della Sera”

 

STUART STEVENS

«L’idea di rimpiazzare Biden è folle, semplicemente folle», dice al Corriere della Sera Stuart Stevens, consulente politico conservatore di lungo corso che ha lavorato nelle campagne presidenziali di George Bush e Mitt Romney e che ieri, dalle pagine del New York Times, ha invitato i democratici a smetterla con il panico: è per questa difficoltà nel fare quadrato attorno ai propri candidati, ha scritto, che hanno regalato ai repubblicani elezioni già vinte. «Sostituire Biden — spiega al telefono dal Vermont — è un’idea stupida: non puoi rimpiazzare un presidente di successo dopo una notte sbagliata».

 

i meme sul confronto tv tra biden e trump 10

Pensa che Biden abbia sbagliato la preparazione al dibattito?

«Ho partecipato alle simulazioni di tantissimi dibattiti nella mia carriera. È impossibile capire cosa sia successo. Quando i duelli vanno bene tutti dicono che sei un genio, quando vanno male che non capisci nulla. […]».

 

Quindi non ritiene che Biden dovrebbe valutare il ritiro?

«È una domanda a cui rispondono i fatti: è un presidente di successo, fa da tre anni il lavoro più difficile del mondo, e non voglio ignorare che ha avuto una nottataccia. Ma gli strateghi democratici vicino a Barack Obama (e qui il riferimento è David Axelrod, ndr) sono davvero quelli che mi hanno deluso di più. Non riescono proprio a fare per Biden quello che lui ha fatto per il loro vecchio capo — l’ex presidente — dopo il primo, pessimo dibattito con Romney: coprirgli le spalle e combattere».

joe biden e barack obama raccolta fondi a hollywood

 

Perché secondo lei?

«Perché vivono la politica come se fosse il film Love Story: niente potrà mai eguagliare il loro amore giovanile e puro per Obama. Qualsiasi altro candidato è insoddisfacente come un quarto matrimonio. E questo è davvero deludente».

 

Ma quindi nel partito stanno davvero parlando di rimpiazzarlo?

«Sì, ed è folle. L’editorial board del New York Times dice che bisogna trovare un meccanismo per sostituirlo, è come ammettere una macchinazione: milioni di persone nelle primarie hanno votato per Joe Biden e ora vogliono buttare via i loro voti. Ok, ha avuto un pessimo dibattito, ma la democrazia non funziona così».

 

i meme sul confronto tv tra biden e trump 4

E allora perché sta succedendo?

«A un segmento del partito, agli intellettuali di sinistra, Biden non è mai piaciuto. Lo vedono come un tizio che è andato all’università in Delaware e non in un ateneo della Ivy League, un rompiscatole, e non lo hanno mai rispettato.

 

Vorrebbero qualcuno che rispecchiasse i loro ideali, e questo lo capisco: le auto non si vendono dicendo che sono uguali allo scorso anno, devono essere sempre nuove. Solo che una di queste due persone sarà presidente degli Stati Uniti, e allora devi dimenticarti di tutto e assicurarti che a vincere sia Biden». [...]

 

2. BIDEN, UNA CENA IN FAMIGLIA PER DECIDERE IL SUO FUTURO JILL LO INCORAGGIA: “VAI AVANTI”

Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “La Repubblica”

 

joe biden durante il dibattito con trump alla cnn 3

Una sessione collettiva di terapia familiare, che si è conclusa con l’incitamento a continuare la corsa alla Casa Bianca. Così i più originali hanno definito la riunione di ieri sera a Camp David tra il presidente Biden, la moglie Jill, i figli Hunter e Ashley e i nipotini. Un appuntamento previsto da tempo, secondo la sua campagna elettorale, per scattare foto.

 

Però la bufera provocata dal dibattito di Atlanta è stata al centro della conversazione, e secondo il New York Times in particolare Hunter ha spinto il padre ad andare avanti, perché «puoi ancora vincere». Nonostante un sondaggio pubblicato ieri dalla Cbs, secondo cui il 72% degli americani si è convinto che non abbia più le capacità mentali necessarie a guidare il Paese.

 

Sabato sera la manager della campagna Jen O’Malley Dillon ha tenuto una chiamata con i sostenitori per placarli. Ha notato che dalla disastrosa notte di Atlanta in poi sono arrivati 27 milioni di dollari in donazioni; perciò, la risposta della base è stata incoraggiare Biden ad andare avanti. [...]

 

donald trump durante il dibattito con biden alla cnn

Trump non riesce ad allargare il consenso oltre quello ottenuto finora, e quindi Biden ha la possibilità di scavalcarlo nei cinque o sei stati ancora in bilico, che decideranno le elezioni. Cambiare in corsa invece sarebbe un rischio assai più serio, perché esporrebbe i democratici al caos e alle divisioni interne.

 

I sondaggi chiariscono che la vice Kamala Harris non sarebbe in grado di battere Trump, ma negare la successione ad una donna afro americana sarebbe assai difficile per il Partito e lo spaccherebbe, condannandolo alla sconfitta con qualsiasi candidato.

 

Quanto al governatore della California Newsom, Donald lo sta già attaccando perché è troppo liberal e non conquisterà mai gli stati chiave del Midwest. Perciò tanto vale continuare a scommettere su Joe, magari cambiando la preparazione al prossimo dibattito, che stavolta ha incluso almeno 18 persone e lo ha confuso.

 

Sul piano ufficiale questa è la posizione dei leader democratici, ma i finanziatori e sostenitori politici che hanno partecipato alla chiamata con O’Malley Dillon non ne sono usciti rassicurati. Il problema è che la gente ha visto la debolezza del presidente con i propri occhi e non crede più alla sua capacità mentale di guidare l’America per altri quattro anni. Non è solo l’episodio legato al dibattito, ma la conferma di una preoccupazione di lungo termine.

donald trump joe biden dibattito presidenziale cnn

 

Il rischio è che il collasso di Biden trascini sul fondo l’intero partito, facendogli perdere anche Camera e Senato, consegnando gli Usa al Gop trumpista per una generazione. Quanto ai sondaggi non incoraggianti per le alternative lasciano il tempo che trovano, perché non sono ancora candidati e i rilevamenti attuali non fanno testo. I leader del Partito difendono Joe, ma i loro consiglieri, come James Carville di Clinton, o Jon Favreau e Tommy Vietor di Obama, chiedono pubblicamente di sostituirlo. [...]

SONDAGGIO DEL 13 APRILE 2024 - JOE BIDEN VS DONALD TRUMP
joe biden e barack obama
david axelrod e barack obama
bidenica video di donald trump 1