"LA VERITÀ È CHE NEL PD DECIDE UN BLOCCO DI POTERE COMPOSTO DA EX DS ROMANOCENTRICI E DA FRANCESCHINI" - CARLO CALENDA ALL'ATTACCO DEL PD DOPO IL SEGGIO OFFERTO A CONTE ALLE SUPPLETIVE A ROMA: "È DA TRE SETTIMANE CHE ENRICO LETTA CI PRENDE IN GIRO, DICENDO CHE AVREMMO PARLATO. QUESTO MODO DI PROCEDERE DI ENRICO DIMOSTRA CHE NON C'È NESSUN ULIVO 2.0 MA SOLO UN CONTE 2 RIVEDUTO È CORRETTO" - CONTE RINTUZZA: "CALENDA E RENZI CERCANO UN APPIGLIO PER AVERE PUBBLICITÀ, POSSONO FARE TUTTE LE DICHIARAZIONI CHE VOGLIONO"
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SUPPLETIVE: CONTE, CALENDA E RENZI CERCANO PUBBLICITÀ
(ANSA) - "Calenda e Renzi cercano un appiglio per avere pubblicità, possono fare tutte le dichiarazioni che vogliono".
Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte, a L'aria che tira, su La 7, rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni dei leader di Iv e Azione, che hanno parlato di 'paura di perdere' di Conte.
"Quello è un collegio ritenuto sufficientemente sicuro", ha aggiunto Conte.
CALENDA "L'AVREI SCONFITTO IL PD È SUCCUBE DEI 5S E LETTA CI PRENDE IN GIRO"
Estratto dell'articolo di Emanuele Lauria per "la Repubblica"
Giuseppe Conte ha declinato l'invito a candidarsi per le suppletive di Roma. La ritiene una vittoria?
«Conte - dice il leader di Azione, Carlo Calenda - sapeva benissimo che avrebbe dovuto correre in un territorio non particolarmente fertile per i 5S e che lì con un avversario forte rischiava di perdere. Poi, magari, avrà fatto anche altri ragionamenti, chiedete a lui».
A questo punto rinuncia anche lei.
«Sì, ritiro la mia candidatura. Per me il problema non sussiste più. Non potevo accettare l'idea che un 5S calcasse i sacri Colli, che il Pd abbandoni i propri elettori a un Movimento che in quel collegio alle Comunali ha preso il 5,3 per cento.
È da tre settimane che Enrico Letta ci prende in giro, dicendo che avremmo parlato. Questo modo di procedere di Enrico dimostra che non c'è nessun Ulivo 2.0 ma solo un Conte 2 riveduto è corretto. Lì sono rimasti i dem, nessuno sforzo di ampliare l'area liberale, democratica e riformista».
[…] Il Pd non ha mai fatto mistero di aver sposato un'opzione politica, quella del campo largo, che include i 5S.
«La verità è che nel Pd decide un blocco di potere composto da ex ds romanocentrici e da Franceschini. […]».
[…] «Se salta Draghi a Palazzo Chigi salta tutto. Con la fiammata inflazionistica, i soldi del Pnrr da spendere entro luglio, le vaccinazioni anche ai bambini da gestire, serve che il premier resti fino al 2023.
Altrimenti vedo Salvini in piazza e all'opposizione in Parlamento. Si va sicuro alle elezioni. Meglio indicare come Capo dello Stato Marta Cartabia, una figura con esperienza costituzionale che sarebbe la prima donna al Colle e fare un patto di legislatura che vincoli gli attuali componenti della maggioranza a non creare instabilità fino al 2023».