"LA VITTORIA È RIMANDATA, LA FESTA CONTINUA" - LULA, PECCANDO DI SCARAMANZIA, INCASSA LA MEZZA VITTORIA ANCHE SE TRA I SUOI SERPEGGIA LA PAURA DI CONSEGNARE AL PAESE ALTRI 4 ANNI DI GOVERNO BOLSONARO - TRA GLI OLTRE 115 MILIONI DI VOTI VALIDI, SOLO 5,4 SEPARANO I DUE CANDIDATI ALLA PRESIDENZA DEL BRASILE BOLSONARO (43,3%) E LULA (48,2%) CHE SI DOVRANNO SFIDARE AL BALLOTTAGGIO - I DUE ORA PUNTERANNO AL "VOTO FLUIDO" CHE NESSUNO SA CHI PREFERIRÀ

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Sara Gandolfi per il “Corriere della Sera”

 

bolsonaro lula dibattito tv

«La vittoria è solo rimandata, la lotta continua». Lula incassa con queste parole la mezza vittoria di domenica alle presidenziali in Brasile ma anche l'affermazione del «bolsonarismo» nel voto per il rinnovo del Congresso. Il candidato della sinistra è primo nella corsa al Planalto con il 48,3%, ma Jair Bolsonaro, che ancora un volta smentisce i sondaggi, lo tallona con il 43,20% e «conquista» un altro mese di campagna per la sua missione impossibile: sorpassare il rivale e restare presidente altri 4 anni.

 

LULA BOLSONARO

Su un totale di oltre 115 milioni di voti validi, solo 5,4 milioni separano i duellanti. I volti scuri dello staff di Lula, a fine spoglio, ben fotografavano il timore di perdere la sfida finale. Grande soddisfazione, invece, nel Partito liberale di Bolsonaro che fa man bassa alla Camera dei deputati - resta primo passando da 76 a 99 seggi - e al Senato (14 sui 27 seggi in palio).

 

Il presidente conquista così una forte base di appoggio per l'eventuale secondo mandato. È cresciuto da 56 a 68 seggi anche il Partito dei lavoratori di Lula, il quale però, in caso di vittoria al ballottaggio, dovrà fare compromessi continui con i partiti del centro per governare.

 

BOLSONARO LULA

È già partita la caccia ai voti, soprattutto di quel 4,2% della terza classificata Simone Tebet del Movimento democratico brasiliano, un partito centrista che va dai cattolici ai socialisti. Senatrice del Mato Grosso do Sul legata all'agrobusiness, si è imposta nell'ultimo dibattito tv dando del «codardo» a Bolsonaro. I suoi elettori però potrebbero dividersi fra i due campi avversi.

Ambulante vende asciugamani con Lula e Bolsonaro

 

I duellanti punteranno al «voto fluido» di chi può cambiare opinione facilmente, anche da uno schieramento all'altro, inseguendo l'oratore migliore o il vento populista.

Infine, c'è quel 20,9% di elettori che non è andato ai seggi domenica. In genere, al secondo turno il tasso di astensione aumenta, ma stavolta è un bacino di voti troppo importante per essere ignorato.

 

comizio lula

Il testa a testa accentuerà lo scenario di polarizzazione in Brasile nelle prossime settimane. Domenica notte, il «popolo di Lula» si è ritrovato di nuovo con il suo candidato sull'Avenida Paulista, a San Paolo, ma non c'era il clima di festa che tutti si aspettavano. Bolsonaro invece si è affidato a twitter per parlare ai suoi sostenitori: «Conosciamo l'entità della nostra responsabilità e le sfide che dovremo affrontare. Ma sappiamo dove vogliamo andare e come ci arriveremo. Per grazia di Dio, non ho mai perso un'elezione e so che non avverrà ora, quando la libertà di tutto il Brasile dipende da noi. I nostri avversari si sono preparati solo per una gara di 100 metri. Noi per una maratona».

jair bolsonaro con matteo salvini
NEYMAR BOLSONARO