"VOGLIAMO VIETARE I SOCIAL NETWORK PRIMA DEI 13 ANNI E CONSENTIRLI FINO A 15 SOLO CON IL CONSENSO DEI GENITORI" - LA VELLEITARIA PROPOSTA DI LEGGE DI CARLO CALENDA: “BISOGNA CREARE UN MECCANISMO DI RICONOSCIMENTO DELL’IDENTITA’” - L’OBIETTIVO È PRESERVARE LA SALUTE MENTALE DEI MINORI E RIDURRE I FENOMENI DI CYBERBULLISMO FRA I GIOVANI - ORA COME ORA E’ UN’IDEA IRREALIZZABILE CONSIDERANDO LA SCARSA VOGLIA DEI GENITORI DI CONTROLLARE E LE INFINITE POSSIBILITA' DI ACCESSO ALLA RETE CHE HANNO I PISCHELLI...
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Estratto dell’articolo de “la Stampa”
Niente social network per i bambini sotto i 13 anni. Per legge. L'iniziativa è di Azione, che nei prossimi giorni presenterà un proposta in Parlamento per «vietare i social sotto i 13 anni e consentire l'uso solo con il consenso dei genitori da 13 a 15», spiega Carlo Calenda […] si dovrà creare anche un «meccanismo di riconoscimento dell'identità».
Lo stesso leader di Azione ricorda come una legge simile sia già in discussione in Francia. […] I 15 anni invece hanno dei riferimenti più chiari nel codice francese, «coincidono anche in Francia con la maggiore età sessuale e anche con il passaggio dalle medie alle superiori», ha spiegato.
Chiarendo i due principali obiettivi: preservare la salute mentale dei minori e ridurre i fenomeni di cyberbullismo fra i giovani. […] Secondo il decreto legislativo 101 del 2018, che recepisce il regolamento europeo su privacy e trattamento dei dati (Gdpr), l'età minima è 14 anni, ma i social tollerano utenti anche di 13 anni, basta che abbiano un non meglio precisato «consenso dei genitori». Di fatto, non c'è alcun controllo sull'effettiva età degli utenti.