REDDITO RATIONEM! COSA PENSA CONTE DELLA NUOVA STRETTA SUL SUSSIDIO? LO PERDE CHI NON ACCETTA LA PRIMA OFFERTA DI LAVORO (IL REDDITO SI CANCELLA ANCHE AI GIOVANI DI ETÀ COMPRESA TRA I 18 E I 29 ANNI CHE NON HANNO FINITO LE SCUOLE) – MANOVRA CAOS: SOPPRESSA LA NORMA SUL “POS”, MA RESTANO LE MULTE. BAGARRE IN AULA SULL’EMENDAMENTO CINGHIALI LEGATO ALLA POSSIBILITÀ DI ABBATTIMENTI DI FAUNA SELVATICA ANCHE IN CITTÀ: ANDIAMO COL FUCILE A CACCIA DEGLI UNGULATI PER LE STRADE?- VENERDÌ LA FIDUCIA ALLA CAMERA…
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Da lastampa.it
Tornano le multe per i commercianti che rifiutano di accettare pagamenti con carte e bancomat. E' stato infatti approvato in commissione Bilancio alla Camera l'emendamento alla manovra che sopprime la modifica introdotta nella stessa legge di bilancio con cui si introduceva un tetto di 60 euro entro il quale i commercianti avrebbero potuto rifiutare transazioni col pos senza incorrere in sanzioni.
Per trovare soluzioni per mitigare i costi delle transazioni elettroniche fino a 30 euro a carico degli esercenti arriva un tavolo permanente tra le categorie interessate. Ma qualora non arrivi ad un «livello dei costi equo e trasparente» scatta per i prestatori dei servizi di pagamenti e le banche un «contributo straordinario» destinato a misure per contenere l'incidenza dei costi a carico degli esercenti. E' l'intervento previsto da un emendamento bipartisan alla manovra approvato in commissione Bilancio alla Camera e introdotto in manovra come «ristoro» per l'eliminazione della norma sul pos.
Dopo una lunga maratona notturna, la commissione Bilancio della Camera, al settimo giorno di lavoro sulla manovra, ha concluso l’esame degli emendamenti e ha dato il mandato ai relatori, Paolo Trancassini, Roberto Pella e Silvana Comaroli: il testo approderà in Aula giovedì, con il voto di fiducia atteso venerdì. È saltato lo scudo penale per alcuni reati tributari. Si trattava dell'emendamento presentato dalla maggioranza che di fatto passava un colpo di spugna sui reati di omessa dichiarazione, falsa dichiarazione, omesso versamento. Ecco le principali modifiche approvate in commissione
Non dovrà più essere «congrua» la prima offerta che - rifiutata - fa perdere il diritto al reddito di cittadinanza. La commissione Bilancio della Camera ha approvato l'emendamento riformulato a firma Lupi (Noi Moderati) che sopprime la parola «congrua» dal testo della norma, che prevede che i beneficiari del Reddito decadano dal beneficio qualora non accettino la prima offerta di lavoro congrua. E' congrua l'offerta che considera le esperienze e competenze maturate e anche la distanza del luogo di lavoro dal domicilio e tempi di trasferimento (entro 80 chilometri e raggiungibile in 100 minuti con mezzi di trasporto pubblici). A lavori ormai conclusi, bagarre in aula sull’emendamento legato alla possibilità di abbattimenti di fauna selvatica anche in città. La commissione Bilancio della Camera ha infine dato il suo via libera al mandato ai relatori Roberto Pella (Fi), Paolo Trancassini (Fdi) e Silvana Comaroli (Lega). Il testo licenziato approderà in aula a Montecitorio domani mattina alle 8, mentre il voto di fiducia è previsto per venerdì in mattinata. L'emendamento non è entrato nei fascicoli e Avs è andato all'attacco: «Avevate preso un impegno con noi che quei fascicoli erano quelli su cui avremmo fatto la discussione, non l'avete rispettato», ha detto Angelo Bonelli. Il relatore Paolo Trancassini ha quindi chiesto la convocazione dell'ufficio di presidenza e la seduta è stata sospesa.
Sale a 85% adeguamento pensioni tra 4 e 5 volte il minimo. Cambia la norma della manovra che rivede per il 2023 e 2024 la rivalutazione automatica delle pensioni: sale dall’80 all’85% la rivalutazione per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (circa 2.000-2.500 euro), mentre per le pensioni più alte gli scaglioni vengono rivisti con una riduzione della percentuale. Lo prevede un emendamento alla manovra approvato dalla commissione Bilancio della Camera. L’indicizzazione passa dal 55% al 53% per le pensioni tra 5 a 6 volte il minimo; da 50% a 47% tra 6 e 8 volte il minimo da 40% a 37% da 8 a 10 volte il minimo e da 35% a 32% negli assegni oltre 10 volte il minimo (oltre 5.000 euro).
La Commissione Bilancio della Camera, presieduta da Giuseppe Mangialavori di Forza Italia, ha approvato l'emendamento «Salva Sicilia». Lo riferisce Tommaso Calderone, deputato nazionale azzurro che aveva presentato il testo mirato a spalmare in dieci anni, anziché in tre, il debito di 866 milioni di euro contestato dalla Corte dei conti. L'emendamento e' stato riscritto dai relatori, tra cui Roberto Pella di FI, primo firmatario. Cosi' come sancito dallo stesso emendamento appena approvato, la Regione siciliana e' autorizzata a ripianare in quote costanti, in dieci anni a decorrere dall'esercizio 2023, il disavanzo 2018 e le relative quote di disavanzo non recuperate alla data del 31 dicembre 2022. «Ho sentito forte il dovere di fare qualcosa per risolvere una situazione difficile per la mia Regione che avrebbe avuto pesanti ricadute su tutti i Siciliani - ha Calderone - siamo riusciti, con l'approvazione dell'emendamento cosiddetto Salva Sicilia, a risolvere i pressanti problemi finanziari della Regione».
Torna la possibilità di rinegoziare il mutuo passando dal tasso variabile al tasso fisso. Lo prevede un emendamento alla manovra approvato dalla commissione Bilancio della Camera. La richiesta potrà essere avanzata su mutui ipotecari in origine non superiori a 200mila euro e per chi ha un'Isee, al momento della richiesta, non superiore a 35mila euro e che non abbia avuto ritardi nei pagamenti delle rate.
Il congedo di genitorialità passa dal 30% all'80% della retribuzione e sarà usufruibile in alternativa tra i genitori, fino a un mese e fino al sesto anno di vita del bambino. È quanto introduce un emendamento alla manovra a firma Grimaldi (Avs), approvato in commissione Bilancio della Camera. Il congedo parentale retribuito all'80% viene esteso di un mese utilizzabile entro il sesto anno di vita del figlio da entrambi i genitori, in alternativa tra di loro.
«Sono soddisfatto perché abbiamo portato a casa la manovra in così poco tempo con ottimi risultati con uno spirito devo dire collaborativo anche con il Parlamento. Faticoso perché è stato faticoso, ma direi bene così, tutti contenti». Lo ha detto il sottosegretario all'economia Federico Freni al termine della seduta della commissione Bilancio che ha dato mandato ai relatori sulla manovra. A chi gli chiedeva del rischio di esercizio provvisorio, Freni ha risposto: «Ma figuriamoci, non abbiamo mai corso il rischio dell'esercizio provvisorio, assolutamente».
«Abbiamo tenuto fede a quello che ci eravamo detti, chiudere stamattina per arrivare da domani in aula. E' una manovra che presenta degli aspetti positivi ed innovativi, dopo anni ha finalmente una caratterizzazione politica». Lo ha detto Roberto Pella, deputato di FI, uno dei relatori di maggioranza della manovra economica, dopo l'ok della Commissione Bilancio della Camera. «Come Forza Italia siamo contenti di aver portato a casa alcuni dei nostri cavalli di battaglia: cuneo fiscale, innalzamento delle pensioni, decontribuzione per le assunzioni», ha aggiunto.