REGNO UNITO, CAOS INFINITO! - 430 PERSONE SONO STATE ARRESTATE DURANTE GLI SCONTRI TRA POLIZIA E MANIFESTANTI IN TUTTA L'INGHILTERRA - DA SETTIMANE LE PIAZZE SONO PIENE DI ESTREMISTI DI DESTRA CHE ASSALTANO NEGOZI, ALBERGHI IN CUI ALLOGGIANO I MIGRANTI E SE LA PRENDONO CON INCOLPEVOLI STRANIERI - IL GOVERNO HA SCHIERATO 6 MILA POLIZIOTTI: I PRIMI VIOLENTI FERMATI STANNO GIA' SCONTANDO LE LORO PENE - A SOBILLARE LE PIAZZE SONO I MEDIA DELLA GALASSIA DI ESTREMA DESTRA. ANCHE ELON MUSK CI HA MESSO LO ZAMPINO PARLANDO DI "GUERRA CIVILE"
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Estratto dell'articolo di Paola De Carolis per il "Corriere della Sera"
Le prime pesanti condanne per aver partecipato alle violenze e divulgato informazioni false sui social non allentano il ritmo dei disordini e la tensione nel Regno Unito, dove per affrontare nuovi scontri, aggressioni e casi di vandalismo sono stati dispiegati 6.000 agenti in punti strategici in vista di nuovi disordini annunciati già per ieri notte.
Governo, forze dell’ordine e magistratura presentano un fronte unito: «Chi vi ha preso parte non creda di farla franca, verrà punito», ha sottolineato il capo della polizia di Londra, Sir Mark Rowley, ripetendo ciò che, come un mantra, precisano da giorni il premier Keir Starmer e la ministra per gli Interni Yvette Cooper. Una posizione rispecchiata dalle severe sentenze emanate ieri: da 20 mesi a 3 anni di reclusione.
La speranza è che la velocità con la quale tre uomini hanno ieri cominciato a scontare le rispettive pene in carcere — a poco più di una settimana dalle prime proteste — agisca da deterrente, come ha sottolineato il giudice di Liverpool al quale è spettato il compito di arrivare alle prime condanne. Nonostante circa 430 arresti, sui social ieri continuavano a circolare notifiche di nuovi assembramenti e manifestazioni contro centri d’assistenza per immigrati, tra 30 a 100 a seconda delle piattaforme, e l’assetto in molte città del Regno Unito è da guerriglia.
Saracinesche chiuse, vetrate e finestre rinforzate con pannelli di legno, strade vuote, attività per bambini e incontri di lavoro che, per limitare i rischi ai partecipanti, si svolgono online piuttosto che in presenza. Birmingham, dove vive una delle popolazioni più miste del Regno Unito, sembra «una città fantasma», con il quartiere dei gioiellieri deserto ieri già nel pomeriggio. [...]
Qari Asim, presidente dell’associazione nazionale di moschee e imam, ha lanciato un appello alla calma. «È comprensibile che la comunità provi rabbia e paura e che molti giovani musulmani desiderino proteggere se stessi e le loro istituzioni; che nessuno, però, prenda la legge nelle proprie mani. È compito della polizia e di altre autorità proteggere individui e moschee».
[...] Alcune piattaforme hanno cominciato a vigilare in modo più severo sui loro contenuti. Telegram, ad esempio, ha rimosso una chat con 15.000 membri nata in seguito alle atrocità di Southport attraverso la quale erano stati diffusi incitamenti alla violenza. [...]