REGOLE, CODICILLI E SOLDI: È LA RESA DEI CONTI TRA CONTE E GRILLO – BEPPE-MAO PUBBLICA UNA LETTERA INDIRIZZATA AL COMITATO DI GARANZIA DEL M5S IN CUI DENUNCIA CHE LA COSTITUENTE SAREBBE “TRUCCATA”: NON SI FIDA DEL NUMERO DEGLI ISCRITTI NÉ DEI SAGGI – PEPPINIELLO PER ORA NON REPLICA, MA MEDITA DI RESCINDERE I RICCHI CONTRATTI DI COMUNICAZIONE E PUBBLICITÀ CHE LEGANO IL FONDATORE AL MOVIMENTO E SOSPENDERE LA MANLEVA CHE TUTELA GRILLO SULLA PARTE LEGALE...
-Estratto dell’articolo di Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”
Ormai manca solo l’ufficialità di una mossa legale o quasi. Il duello tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo fa segnare una nuova escalation. Il fondatore ha pubblicato una lettera indirizzata al leader e al comitato di garanzia in cui chiede lumi su iter e modalità in vista della Costituente. «Confido che entrambi riteniamo che il processo che condurrà al voto della prossima assemblea degli iscritti debba essere improntato a criteri che assicurino parità di accesso e partecipazione», scrive.
E poi in sei punti snocciola una serie di questioni. Nodo centrale, la revisione degli iscritti. Grillo chiede informazioni. «Hai fatto inviare una comunicazione agli iscritti — suppongo solo quelli che non hanno fatto “login” nell’ultimo anno — per individuare coloro che hanno inteso rinnovare l’iscrizione. Al fine di valutare l’adeguatezza di questo metodo, vorrei capire meglio come si è svolta questa consultazione», si legge nella missiva anticipata dal Foglio .
Il garante – che ha il potere di far ripetere le votazioni, convalidate solo nel caso si raggiunga il quorum della maggioranza degli iscritti – domanda quale sia «la differenza fra gli iscritti prima e dopo la consultazione» (si ipotizza in ambienti M5S un dimezzamento o più rispetto agli attuali 170 mila). Grillo chiede anche «quali esponenti del Movimento hanno accesso all’anagrafica degli iscritti e quali di questi hanno il diritto di inviare loro comunicazioni e proposte».
Poi passa all’iter per la Costituente. E infila una serie di domande, che hanno il sapore del dubbio. «Hai poi parlato di una seconda fase, quella del “confronto deliberativo” fra 300 iscritti selezionati casualmente — scrive —. Come avviene esattamente questa selezione casuale?». E ancora: «Una volta conclusa la seconda fase, dovrà essere predisposto un documento che sintetizzerà le varie proposte risolutive, che sarà poi presentato all’assemblea. Chi predisporrà materialmente questo documento?».
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Fonti contiane negano l’esistenza di una replica, ma nel Movimento invece rimbalzano diverse indiscrezioni. Si parla di una missiva di risposta dai toni molto accesi. Secondo i rumors Conte avrebbe ricordato al garante quello che ha più volte ribadito anche in pubblico, ossia il ruolo sovrano dell’assemblea. E avrebbe definito, come ha fatto già Alfonso Colucci al Corriere , i poteri del garante contenuti nello statuto come una semplice «moral suasion».
[…] Il leader stellato […] Avrebbe anche ricordato al garante la possibilità per la Costituente di intervenire sia sul simbolo, che sul nome e sul terzo mandato, i tre pilastri che Grillo ha indicato come «dna» M5S. Conte si sarebbe anche lamentato della condotta di Grillo, ipotizzando per la prima volta la rescissione dei contratti di comunicazione e pubblicità che legano il fondatore al M5S e la sospensione della manleva che tutela Grillo sulla parte legale.