LA RESA DEI PONTI – ENTRA NEL VIVO L’OPERAZIONE PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA, FORTISSIMAMENTE VOLUTA DA SALVINI: È IL MOMENTO DI CACCIARE I SOLDI. LA SOCIETÀ “STRETTO DI MESSINA”, GUIDATA DALL’INAFFONDABILE PIETRO CIUCCI, HA APPROVATO L’AUMENTO DI CAPITALE DA 370 MILIONI DI EURO, TUTTI A CARICO DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA – COSI’ IN CASSA CI SARANNO IN TUTTO 670 MILIONI PER GARANTIRE ASSUNZIONI, INCARICHI E CONSULENZE PER VALUTARE I PROGETTI DELL’OPERA E…
-Estratto dell’articolo di Antonio Fraschilla per www.repubblica.it
L’operazione Ponte avviata dal governo Meloni, e soprattutto dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, entra nel vivo. E inizia a costare davvero per le casse dello Stato. L’assemblea dei soci della rediviva società Stretto di Messina, guidata da Pietro Ciucci, il manager voluto da Salvini, ha approvato l’aumento di capitale tutto a carico del ministero dell’Economia, Anas e RfI: l’aumento è pari a 370 milioni, soldi del Mef, e oggi la società ha quindi un capitale complessivo da spendere pari a 670 milioni di euro.
Una cifra enorme che servirà a garantire le cento assunzioni previste da comandi da Rfi e Anas, consulenze e incarichi per valutare i progetti del Ponte sullo Stretto che deve consegnare il consorzio Eurolink guidato da Webuild di Pietro Salini.
[…]
L’Assemblea straordinaria ha inoltre deliberato le modifiche statutarie conseguenti all’aumento di capitale. “Sotto l’aspetto finanziario – ha commentato l’Amministratore delegato della Stretto di Messina Pietro Ciucci – è un ulteriore passo avanti che offre una crescente concretezza al progetto. La Società è fortemente impegnata nel rispetto degli obiettivi indicati dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, dal governo e fissati per legge.
Con l’operazione il ministero dell’Economia e delle Finanze assume il ruolo di primo azionista, con una compagine azionaria che prevede la partecipazione fondamentale delle Regioni Sicilia e Calabria e di Anas ed Rfi”.