RIXI, RIXI, CHE MAMMA HA FATTO I GNOCCHI – DOPO IL TRIONFO ALLE EUROPEE I LEGHISTI FANNO I DURI. IL CAPOGRUPPO AL SENATO ROMEO BLINDA IL SOTTOSEGRETARIO: “STA AL SUO POSTO ANCHE IN CASO DI CONDANNA” E ARRIVA SUBITO LA REPLICA DI BUFFAGNI: “MI AUGURO CHE VENGA ASSOLTO, MA SE NON DOVESSE ACCADERE VOGLIO RICORDARE AI NOSTRI ALLEATI CHE C’È UN CONTRATTO DI GOVERNO DA RISPETTARE. SE VOGLIONO FARLO SALTARE LO DICANO…”
-Angelo Scarano per www.ilgiornale.it
Ancora uno scontro duro. La tensione tra Cinque Stelle e Lega torna nuovamente alle stelle un giorno dopo i risultati delle Europee che hanno incoronato la Lega di Salvini e hanno fatto registrare il crollo dei pentastellati.
E così il nuovo punto di scontro tra le due parti della maggioranza riguarda il leghista Rixi. La sentenza sul viceministro è attesa per la fine di questo mese. In caso di condanna i 5 Stelle ne chiedono le dimissioni, la Lega invece tira dritto e difende la sua poltrona anche in caso di un verdetto di condanna. A spiegare quanto si alta la tensione tra i due alleati di governo bastano le parole del capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo: "Intanto ci auguriamo qualcosa di positivo, dovesse arrivare qualcosa di diverso abbiamo già detto che Rixi sta al suo posto. La Lega ha deciso. Sta al suo posto anche in caso di condanna".
Una presa di posizione chiara quella dei leghisti che di fatto mandano un messaggio diretto ai 5 Stelle. La replica dei pentastellati non si fa attendere e arriva con le parole del sottosegretario M5s agli Affari Regionali, Stefano Buffagni: "Sono da sempre garantista e mi auguro che Rixi venga assolto. Se, però, questo non dovesse accadere voglio ricordare ai nostri alleati che c’è un contratto di governo da rispettare dove c’è scritto chiaramente cosa si deve fare. Se non lo vogliono rispettare e farlo saltare lo dicano chiaramente e se ne assumano la piena responsabilità".
Insomma sulla sentenza Rixi balla il governo. Gli esiti adesso sono imprevedibili. Dopo il 26 maggio i rapporti di fornza all'interno della maggioranza sono cambiati. E dunque non è possibile escludere una crisi di governo legata al caso Rixi.