LA ROTTAMAZIONE GENERAZIONALE NASCONDE SEMPRE QUALCHE INTERESSE - LA PROPOSTA DI ELON MUSK, CHE VUOLE ROTTAMARE GLI OVER 70 IN POLITICA, RIFLETTE IL PENSIERO DELL’ÉLITE HIGH-TECH CHE AMA DICHIARARSI ANTI-ESTABLISHMENT (ESSENDO ESSA STESSA UNA CASTA) E GUARDA AI GIOVANI COME IL PRINCIPALE MERCATO DELL'ECONOMIA DIGITALE - MA SOPRATTUTTO E’ L’AFFONDO INDIRETTO CONTRO JOE BIDEN CHE OSTEGGIA LA SUA SCALATA A TWITTER

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Massimiliano Panarari per “la Stampa”

 

elon musk e joe biden 4

«Fai ancora politica a 70 anni? You' re fired!». No, non è l'ultima edizione, riveduta e politicamente (s)corretta del talent show sul mondo aziendale di Donald Trump (anche se chi lo ha detto condivide alcune posizioni iperpopuliste dell'ex presidente). E non è neppure una versione bis o «2.0» della rottamazione di renziana memoria, sebbene pure in questo caso la strizzata d'occhio si riveli indirizzata al giovanilismo imperante nelle (in verità, sempre più senescenti) società occidentali. A invocare - naturalmente su Twitter - una sorta di soglia anagrafica e di pensionamento obbligatorio dalla carriera politica per gli ultrasettantenni è uno che non ti aspetteresti proprio: Elon Musk.

joe biden

 

O, magari, è uno dal quale ci si doveva proprio attendere questa presa di posizione, perché pontifica (letteralmente) su tutto e, ultimamente, ha moltiplicato in modo esponenziale i suoi interventi sulla politica. D'altronde, a ben guardare, queste considerazioni su come contrastare la gerontocrazia al potere offrono un manifesto del «Musk-pensiero» che, in questo caso, si connette idealmente al «Sessantotto-pensiero», responsabile all'epoca della circolazione dello slogan senza appello «Non fidarti di chi ha più di 30 anni».

 

elon musk e joe biden 3

Per inciso, il cofondatore di Paypal, Tesla e Neuralink ha sollevato un problema assai reale, come sanno - specie in Italia - le generazioni più giovani che, per quanto sempre più preparate, non riescono a toccare palla e a ricoprire ruoli decisionali di rilievo. Così come, d'altro canto, una certa retorica del «Forever Young» (per dirla con gli Alphaville) - dal postumano sino ai deliri sull'immortalità - è intrinseca allo spirito della Silicon Valley, anche perché propedeutica a quella concezione disruptive della vita e dell'economia (zero passato, eterna giovinezza e proiezione incessante nel futuro) che identifica il motore delle sorti magnifiche e progressive della rivoluzione digitale.

 

il presidente americano joe biden

Per provare a interpretare questa ennesima uscita dell'Oracolo di SpaceX si possono azzardare tre motivazioni (tra loro complementari). La prima è quella che sospinge ogni «pensiero, parola, opera e omissione» di Musk: «It' s the economy, stupid!». Il tycoon si muove costantemente su quel crinale tra finanza e innovazione tecnologica che costituisce il nocciolo duro di quanto, negli anni Novanta, veniva chiamato new economy. Un business eminentemente immateriale e simbolico, nella cui cornice ogni dichiarazione (e provocazione) tende a generare profitti o a spostare il valore delle azioni delle aziende.

 

Di qui, la sua sfilza senza sosta di tweet su qualunque ambito del discorso pubblico, anche per sopravanzare le cattive notizie e gli "infortuni" (come l'annuncio del possibile licenziamento del 10% della forza-lavoro da lui dipendente), mentre non si dirada la nebbia intorno all'avvenire di Twitter.

PENCE E TRUMP A CAPE CANAVERAL PER IL LANCIO DI SPACE X DI ELON MUSK

 

E l'esigenza di rimanere al centro della scena mediatica, secondo i canoni di quella «economia-celebrità» di cui rappresenta uno dei protagonisti assoluti. Una logica di funzionamento assimilabile in tutto e per tutto a quella della celebrity-politics; e qui si arriva alla seconda ragione potenziale della sua presa di posizione, espressa con una certa dose di competenza (il riferimento al limite dei mandati). La discesa in campo delle figure imprenditoriali, sistematicamente accompagnata da un messaggio di rinnovamento e "ringiovanimento", è divenuta una costante della politica postmoderna (e dei suoi corollari: l'antipolitica e la postpolitica).

elon musk e joe biden 2

 

E, dunque, la tentazione potrebbe benissimo cogliere anche Musk, dopo che a lasciare intravedere qualche segnale in tal senso erano stati Mark Zuckerberg e, meno esplicitamente, Jeff Bezos. Con la soglia di sbarramento dell'età si metterebbero di colpo fuori gioco tanti competitor, dal presidente in carica Biden al suo duellante Trump. Last but not least, questa entrata a gamba tesa nel dibattito politico sembra avere un terzo fondamento, di tipo ideologico.

 

elon musk donald trump

E affonda le sue radici, giustappunto, nel mosaico composito e nel patchwork contraddittorio dell'«Ideologia californiana», di cui è pervaso anche (côté anarcolibertarismo di destra, per così dire) quell'ossimoro vivente che è Elon Musk. Nella Californian Ideology esiste una componente controculturale propensa, a volte, all'idea del Carnevale antisistema: e, allora, per quella élite high-tech che ama dichiararsi anti-establishment cosa meglio dell'attaccare una "casta" di anziani uomini politici?-