L’ATLANTISTA GIORGIA MELONI HA UN PROBLEMA – STEFANO FOLLI: “IL CASO DELLA SPIA RUSSA SEMBRA DESTINATO A LASCIARE PARECCHIE SCORIE. IL RUOLO AVUTO DAI SERVIZI SEGRETI RESTA DA DECIFRARE. PURTROPPO NON SI TRATTA DI UN PICCOLO INCIDENTE, MA DI UNA QUESTIONE CHE INVESTE LE RELAZIONI TRA ROMA E WASHINGTON” – “NELLA COALIZIONE LE PULSIONI FILO RUSSE DELLA LEGA E DELLO STESSO BERLUSCONI RESTRINGONO IL CREDITO CHE LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SI È COSTRUITA OLTRE ATLANTICO. FORSE È SOLO UN CASO O UN PROBLEMA DI CALENDARIO, MA LA VISITA A WASHINGTON DI CUI SI PARLA DA TEMPO NON SI È ANCORA REALIZZATA…”

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Estratto dell’articolo di Stefano Folli per “la Repubblica”

 

JOE BIDEN GIORGIA MELONI

[…] Per il momento l’attenzione resta concentrata sul governo e le quotidiane difficoltà che Giorgia Meloni incontra. […] Il caso della spia russa fuggita sembra destinato a lasciare parecchie scorie. E non si tratta del solito gioco a scaricare le responsabilità tra l’esecutivo, nella persona del ministro Nordio, e la magistratura.

 

 

Per quanto si sia cercato di tenerli al riparo dalle polemiche, il ruolo avuto dai servizi segreti resta da decifrare. Sono rimasti del tutto estranei alla vicenda, nessuno li aveva coinvolti, «nessuna informativa da intelligence straniere» era arrivata, come ha detto la premier? Purtroppo non si tratta di un piccolo incidente, ma di una questione che tocca la sicurezza nazionale e dunque, nonostante si preferisca non sottolinearlo, investe le relazioni tra Roma e Washington.

 

ARTEM USS

Meloni è riuscita a ritagliarsi il profilo di alleata leale e fidata. Con la guerra ai confini d’Europa, il suo “atlantismo” si è dimostrato granitico. L’Italia meloniana è nell’area del Mediterraneo quello che la Polonia è a Est.

 

Eppure non tutto è chiaro. Come sappiamo da mesi, nella coalizione le pulsioni filo russe della Lega e dello stesso Berlusconi sollevano interrogativi agli occhi degli americani e restringono il credito che la presidente del Consiglio si è costruita oltre Atlantico. Forse è solo un caso o un problema di calendario, ma la visita a Washington di cui si parla da tempo non si è ancora realizzata.

 

E la vicenda Uss […] era l’ultima cosa di cui l’esecutivo aveva bisogno in questo momento. Ecco perché la premier, che ha fatto della politica estera il suo punto di forza, non ha alternative: dovrà chiarire le zone d’ombra e non solo per ragioni domestiche.

 

MANFRED WEBER INCONTRA GIORGIA MELONI A PALAZZO CHIGI - 11 NOVEMBRE 2022

L’altro aspetto riguarda l’Europa. Il tema dei migranti s’inasprisce […]. Qui il punto è sempre lo stesso: se l’Unione intende aiutare l’Italia con un più efficace coordinamento o se invece si andrà avanti al la spicciolata, come è stato finora. Per l’Italia il rischio del semi-isolamento è serio, per cui diventano via via più importanti le elezioni europee tra un anno. Lì può cambiare la maggioranza che regge il Parlamento di Strasburgo e di conseguenza la Commissione. […] Proprio ieri il tedesco Weber, uomo della Csu, quindi della destra, ha spezzato una lancia a favore dell’Italia e della premier. È un indizio: in Germania c’è chi ha lo stesso interesse strategico di Meloni. Ma il sentiero è in salita.

giorgia meloni joe biden g20 2
IL BRACCIALETTO - LA FUGA DI ARTEM USS VISTA DA GIANNELLI
scholz biden meloni g20 bali

 

 

MANFRED WEBER A PALAZZO CHIGI PER INCONTRARE GIORGIA MELONI
LA VERA FOTO DI ARTEM USS