CON L’ATTACCO DI HAMAS CADE PER SEMPRE IL MITO DEI SERVIZI SEGRETI ISRAELIANI – UN UFFICIALE DELL’INTELLIGENCE EGIZIANO SOSTIENE DI AVER AVVISATO PIÙ VOLTE TEL AVIV CHE ERA IN CORSO “QUALCOSA DI GROSSO”: “HANNO SOTTOVALUTATO L’INFORMAZIONE” – L’ANALISTA AVI MELAMED: “L'ANALISTA AVI MELAMED: "È STATO UN FIASCO GIGANTESCO. IL RUOLO DELL’IRAN? NON MI STUPIREI SE SPUNTASSERO LE IMPRONTE DIGITALI DEI PASDARAN" - VIDEO

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@tiger.jesiden #israel #?? ? ???? ????? - ????
@corrieredellasera Israele sotto attacco: da Gaza partono migliaia razzi di Hamas. Sabato mattina intorno alle 7 Hamas ha lanciato contro Israele l’operazione «Diluvio al-Aqsa», con il lancio di 5mila razzi e incursioni di guerriglieri a Sderot, nel sud di Israele: il bilancio dlele prime ore, provvisorio, è di 40 morti e 740 feriti. L’attacco è stato rivendicato dal capo di Hamas, Mohammad Deif: «È il giorno della grande rivoluzione, abbiamo deciso di porre fine a tutti i crimini dell’occupazione». L’esercito israeliano si è detto «pronto alla guerra» e ha risposto ai razzi con un attacco aereo su Gaza, il cui bilancio provvisorio è di 161 morti e 930 feriti. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato: «Siamo in guerra ed in guerra». #israel #israele #hamas #gaza #israeli #israel?? #israeltiktok #alaqsa #netanyahu ? suono originale - Corriere della Sera

 

 

 

israeliani presi in ostaggio da hamas 5

'007 DAL CAIRO AVVISARONO TEL AVIV DI QUALCOSA DI GRANDE'

(ANSA) - Un ufficiale dell'intelligence del Cairo ha detto di aver riferito ripetutamente a Tel Aviv che "qualcosa di grosso" contro Israele era in corso. Lo scrive The Times of Israel riportando le parole di uno 007 egiziano secondo il quale l'attenzione degli ufficiali israeliani era puntata sulla Cisgiordania e la minaccia da Gaza non fu presa in considerazione, sottovalutata. "Li abbiamo avvisati che un'esplosione della situazione sarebbe avvenuta molto presto e sarebbe stata grande. Ma gli israeliani hanno sottovalutato l'informazione", ha detto l'ufficiale egiziano che ha mantenuto l'anonimato.

 

AVI MELAMED

"IL PIANO DI HAMAS ERA NOTO ALL'INTELLIGENCE SONO MANCATE LE INFORMAZIONI SUI TEMPI"

Estratto dell’articolo di Al. Sim. per “la Stampa”

 

[…] Avi Melamed è un analista d'intelligence, consigliere di diversi governi, scrittore e fra i più noti esperti di terrorismo in Medio Oriente. «Il governo ha deciso per un'invasione, e non è una decisione facile, poiché ci sono centinaia di ostaggi nascosti nei tunnel e in case sicure nella Striscia».

 

Oltre al nodo degli ostaggi, la questione è se si apriranno altri fronti, come a nord con Hezbollah. Cosa pensa?

«[…] l'intensificarsi delle azioni dei miliziani libanesi è sicuramente una delle preoccupazioni. Hezbollah potrebbe […] unirsi al conflitto e generare un'escalation pericolosissima. Basti pensare che le sue capacità sono molto più grandi di quelle di Jihad Islamica e Hamas messe insieme».

 

mossad - servizi segreti israele

[…] Vede la mano iraniana dietro quanto accaduto?

«Non mi stupirei se spuntassero le impronte digitali dei Pasdaran».

 

Perché?

«L'Iran finanzia Hezbollah, Hamas, Jihad islamica con armi, intelligence, strumenti per la cyberwar. Ci sono ragioni per credere che un piano così bene orchestrato possa aver avuto un appoggio concreto da Teheran. I legami fra i capi militari delle brigate di Hamas e i pasdaran sono costanti».

 

L'intelligence ha fallito?

«Non c'è dubbio sia stato un fiasco gigantesco. È una questione che dovremo studiare e che accompagnerà Israele per molto tempo. Negli anni la nostra intelligence aveva permesso di fare sul campo operazioni incredibili. Ed è anche alla luce di quei successi che il fiasco di sabato è ancora più demoralizzante e choccante».

 

Mancavano informazioni o capacità di unire i puntini?

israeliani presi in ostaggio da hamas

«Che Hamas avesse in mente piani devastanti era noto, lo scenario che abbiamo visto manifestarsi non era un segreto, era noto alla Difesa».

 

Cosa è successo allora?

«È possibile che sia mancato l'ultimo miglio, un anello di congiunzione, ovvero qualche elemento specifico che almeno facesse intuire che quel piano era in fase di compimento».

 

C'è spazio per la diplomazia? Giordania ed Egitto potrebbero mediare almeno sulla questione degli ostaggi?

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«No, non vedo spazio per il dialogo. Servirà quando ci sarà una nuova realtà dentro Gaza a oggi non prevedibile. […] ».

 

Sarà un'azione lunga?

«Sarà rapida. Ma non sappiamo quali siano gli obiettivi specifici da raggiungere, cose concrete che consentano a Israele di raggiungere la vittoria. E quindi anche la durata è impossibile da prevedere».

AVI MELAMED
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l arrivo dei terroristi di hamas al rave party nel deserto israeliano 1