L’ENNESIMO SGAMBETTO DELLA LEGA A GIORGIA MELONI: IL PRESIDENTE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA, MASSIMILIANO FEDRIGA, BOCCIA IL PROGETTO DEL GRUPPO UCRAINO “METINVEST” (GLI STESSI DELL’ACCIAIERIA AZOVSTAL) DI COSTRUIRE NELLA SUA REGIONE UN IMPIANTO UTILE PER LA RICOSTRUZIONE DEL PAESE DISTRUTTO DALLA GUERRA – IL PROBLEMA È CHE SORA GIORGIA HA STRETTO ACCORDI COMMERCIALI CON L’UCRAINA, IMPEGNANDOSI NELLA RICOSTRUZIONE DEL PAESE, E ORA TIRA ARIA DI FIGURACCIA INTERNAZIONALE…
-DAGONOTA
Altro grattacapo in arrivo per la Giorgia Meloni. Il Presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha boccia il progetto degli ucraini di Metinvest (gli stessi dell’acciaieria Azovstal) di costruire un grande impianto per la ricostruzione dell'Ucraina in Friuli.
Oltre 2 miliardi di euro di investimento e 3 miliardi di produzione l’anno rispediti al mittente prima ancora di visionare le valutazioni ambientali e gli studi che la Regione aveva commissionato.
Lo stop arriva con poche righe in un'intervista a “La Verità ("Siamo al lavoro per individuare altri possibili investitori interessati a quell’area”). Ma la decisione come è stata partorita? Dalla protesta di uno sparuto gruppo di ambientalisti “no-acciaieria” e dall'opposizione di quattro sindaci del territorio, che hanno spinto Fedriga al passo indietro.
Il problema è che la sora Giorgia ha stretto accordi con l’Ucraina perché l’Italia si impegnasse nella ricostruzione del paese distrutto dall’invasione russa e ora tira aria di figuraccia internazionale. Ancora una volta un problema per il governo che nasce dalla Lega. Salvini è a parole il leader del “partito delle opere” ma nei fatti è arroccato su posizioni da intransigente ambientalista.