L’INFLUENCER-COMPLOTTARA MANDA IN TILT IL PARTITO REPUBBLICANO – LINDSAY GRAHAM E MARJORIE TAYLOR GREENE CHIEDONO A TRUMP DI PRENDERE LE DISTANZE DA LAURA LOOMER, INFLUENCER DI ESTREMA DESTRA CHE HA ACCOMPAGNATO "THE DONALD" NELLE SUE ULTIME TAPPE DI CAMPAGNA ELETTORALE - È STATA LEI A DIFFONDERE LA FALSA STORIA SUGLI “HAITIANI CHE SI MANGIANO I GATTI” – A INDIGNARE I TRUMPIANI, LA SPARATA SULL’“INDIANA” KAMALA HARRIS: “SE VIENE ELETTA LA CASA BIANCA PUZZERÀ DI CURRY” – IL TYCOON NON DEMORDE: “È UNO SPIRITO LIBERO” – LA RISPOSTA DELL’INFLUENCER: “SONO INVIDIOSI, PERCHE' GRAHAM NON AMMETTE DI ESSERE GAY?"
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1. TRUMP, 'NON CONTROLLO' LAURA LOOMER, È UNO 'SPIRITO LIBERO'
(ANSA) - "Non controllo" Laura Loomer: è uno "spirito libero". Lo ha detto Donald Trump riferendosi all'influencer di estrema destra che lo ha accompagnato nelle sue ultime tappe di campagna elettorale, incluso il dibattito. I repubblicani alleati di Trump l'hanno criticata e chiesto all'ex presidente di allontanarla.
2. TRUMP PRENDE LE DISTANZE DA LOOMER, IN DISACCORDO CON LEI
(ANSA) - "Laura Loomer non lavora per la campagna. E' una cittadina e una mia sostenitrice. Sono in disaccordo con le dichiarazioni che ha rilasciato ma, come altri milioni di persone che mi sostengono, è stanca di vedere i marxisti della sinistra radicale attaccarmi". Lo ha detto Donald Trump sul suo social Truth. Loomer è stata duramente criticata da molti repubblicani alleati dell'ex presidente, che hanno consigliato Trump di prenderne le distanze.
3. REPUBBLICANI IN RIVOLTA CONTRO LOOMER, LA COMPLOTTISTA TROPPO VICINA A DONALD
Estratto dell’articolo di Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”
«Usa contro Kamala Harris stereotipi razzisti, la offende sul piano culturale. Trump non può tollerare una cosa simile». Marjorie Taylor Greene, la deputata della Georgia pasionaria trumpiana (che di razzismo se ne intende viste le sue sortite islamofobiche, antisemite e contro gli afroamericani) è scatenata contro Laura Loomer, 31enne attivista dell’ultradestra e influencer della Florida: si definisce nazionalista pro bianchi, è anch’essa islamofoba ed è sostenitrice di teorie cospirative di ogni genere. […]
Ora attacca l’«indiana» Kamala: «Se viene eletta la Casa Bianca puzzerà di curry». […] Il caso sta scatenando una tempesta nel partito repubblicano e anche nel team della campagna di Trump: i consiglieri la detestano ma ne devono sopportare la presenza.
E tacciono anche perché The Donald, […] non è contento di come stanno andando le cose nella sfida con la Harris. E lui, anziché attenersi alla strategia elettorale studiata dai suoi esperti, segue gli istinti: straparla, cade nelle trappole degli strateghi democratici, apre le porte a personaggi impresentabili.
Era già successo quattro anni fa quando, dopo la sconfitta, Trump dette retta agli avvocati «complottisti» Sidney Powell e John Eastman (ora incriminati per cospirazione) e tentò di sovvertire il risultato del voto. I suoi temono che possa scivolare di nuovo su una china simile. Sono in tanti a notare che quando un’estremista brutale come Taylor Greene diventa la voce della ragione c’è di che allarmarsi.
Anche altri, come il senatore Lindsey Graham, da anni vicinissimo a Trump, lo invitano ad allontanare la Loomer: «Le sue affermazioni sono ripugnanti: chiudi questa storia prima che diventi troppo grossa». Ma Trump per adesso non sembra ascoltare i moniti, nonostante che il suo più grave infortunio nel dibattito con la Harris sia probabilmente dipeso proprio dalla Loomer: grande sostenitrice della falsa storia degli immigrati di Haiti che mangiano cani e gatti delle famiglie dell’Ohio, Laura era al suo fianco nell’aereo che l’ha portato al confronto di Philadelphia.
[…] Ma, mentre Laura irride i suoi avversari («sono invidiosi perché non volano con Trump e, poi, perché Graham non dice che è gay? Non sarebbe ora? Di cosa si vergogna?»), Trump non cambia rotta: lei era di nuovo al suo fianco il giorno dopo a New York per celebrare l’anniversario dell’attacco terroristico di Al Qaeda, l’11 settembre di 23 anni fa. Nemmeno un dubbio di opportunità, visto che nel suo sito la Loomer sostiene che l’attacco dell’11 settembre è stato un «inside job» del governo americano.
È proprio questa girandola di congiure ad affascinare Trump: per Laura, ad esempio, agli assassini dei massacri nelle scuole d’America è stata lasciata mano libera per favorire il partito democratico. E Taylor Swift avrebbe una finta relazione con l’asso del football Travis Kelce solo per influenzare il voto di novembre.
Non è un caso nato ieri: Trump ha provato due volte a farla entrare in Congresso ma lei ha perso le elezioni. E già un anno fa Taylor Greene gli aveva chiesto di allontanarla: «È mentalmente instabile ed è una bugiarda patentata: è tossica, una avvelenatrice». […]