A PROPOSITO DEGLI ATTACCHI DELLE FEMMINISTE A LUCIANA LITTIZZETTO - DAGO: “ECCO UNA DELLE PIAGHE CHE AFFLIGGONO IL NUOVO SECOLO: L'IPOCRISIA ELEVATA A GALATEO, IL MORALISMO CHE SOSTITUISCE IL GIUDIZIO ESTETICO, LA PAURA DI ESPRIMERE UN'OPINIONE PERCHÉ SI FINIREBBE IMPALLINATI DAI GIUSTIZIERI DEL “GENDER”, DEL “ME-TOO”, DEL POLITICAMENTE CORRETTO. LA REALTÀ È CHE GLI UOMINI GUARDANO LE DONNE, E GLI UOMINI GUARDANO ALTRI UOMINI, E LE DONNE GUARDANO GLI UOMINI, E LE DONNE IN PARTICOLARE GIUDICANO ALTRE DONNE, E TUTTI NON FANNO ALTRO CHE RENDERLI OGGETTI”


Roberto D’Agostino per Vanity Fair.it

 

mauro corona

Siamo il settimo Stato al mondo per numero complessivo di contagi (1.825.775) e il quarto nel rapporto tra morti e popolazione (1.060 ogni milione di abitanti). Davanti a noi soltanto Belgio, San Marino e Perù.

 

Detto ciò, sono settimane che in questo disgraziato paese va avanti indefessa una polemica esplosa dopo le parole dell’alpinista-scrittore Mauro Corona pronunciate in diretta a ‘’Cartabianca dove si era rivolto alla padrona di casa, una petulante Bianca Berlinguer che lo interrompeva di continuo, con un battutaccia ruspante: “Stai zitta, gallina”.

WANDA NARA LUCIANA LITTIZZETTO

 

Il povero montanaro è stato subito “epurato” per sessismo catodico dal direttore di Rai3 Franco Di Mare e crocifisso dalle femministe, malgrado le proteste della Berlinguer che l’aveva perdonato dopo ripetute scuse e mea culpa e cenere in capo.

 

Passano pochi giorni, aumentano le vittime del Covid, e scoppia un nuovo “scandalo”. Una battutaccia in stile Luciana Littizzetto, pronunciata dal tavolo di "Che tempo che fa", scatena web e giornali. La comica mostra una foto hot di Wanda Nara, la showgirl moglie del calciatore Mauro Icardi: è in posa nuda sopra ad un cavallo: “Chissà dove è finito il pomello della sella - scherza la Littizzetto - lei si arpiona così. Ha la Jolanda prensile”.

fabio fazio e luciana littizzetto con funghi a forma di pisello e culo

 

E subito riparte l’orchestrina del politicamente corretto: ‘’Battute a sfondo sessuale pronunciate da una donna fanno ancora meno ridere ma danno solo disgusto’’, tuona una telespettatrice. “La Littizzetto è di una volgarità assurda...”, attacca qualcun’altra che ha rimosso evidentemente dalla sua memoria le continue battute che fa e ha fatto la Littizzetto sui presunti micro-genitali di Fabio Fazio che, bontà sua, ha sempre accettato lo scherzo.  

wanda nara nuda a cavallo

 

Massì, cosa è successo? Vanda Nara, che fa di mestiere “la famosa per essere formosa”, si mette nuda a cavallo e poi posta la foto su Instagram – liberissima di farlo: l'emancipazione fa sì che le donne si possano denudare senza problemi, il corpo è mio e lo gestisco io. Da una parte. Dall’altra la Littizzetto, che fa di mestiere la comica, la prende in giro, ironizza il suo esibizionismo senza limitismo, “castigat ridendo mores”.

 

WANDA NARA NUDA A CAVALLO

Tutto qui? No: perché la comica torinese, pur flagellata dalle donne col ditino alzato di volgarità-sessismo-roba da “Vernacoliere”, eccetera, non ha ricevuto la radiazione dagli schermi Rai che invece ha colpito il “tribale” Mauro Corona.

 

Ecco una delle piaghe che affliggono il nuovo secolo: l'ipocrisia elevata a galateo, il moralismo che sostituisce il giudizio estetico, la paura di esprimere un'opinione perché si finirebbe impallinati dai giustizieri del “Gender”, del “Me-too”, del politicamente corretto. Quello che successe anni fa alla più grande scrittrice americana vivente, Joan Didion (i suoi libri sono imperdibili), che venne ferocemente criticata per un articolo nel quale aveva rigettato l’idea che in quanto donna non fosse forte abbastanza per misurarsi con quella che considerava l’asprezza della vita quotidiana in una società dominata dagli uomini.

MICHELA MURGIA

 

E trovava anche che ci fosse qualcosa di sinistro nel movimento femminista, al di là della sua contestazione dell’essere discriminate in quanto donne. “Sembrava sempre più che l’avversione fosse contro la stessa vita sessuale adulta: come sarebbe più pulito restare sempre bambini”. Ecco: questo desiderio di restare bambini ha a che fare con il modo in cui vorremmo funzionasse il mondo rispetto alle delusioni che ci offre la vita quotidiana, e ci aiuta a proteggerci non solo dal caos della realtà ma anche dai nostri fallimenti personali.

 

Un’indignazione che è spesso legata alla follia di pretendere la perfezione umana, cittadini immacolati, compagni puliti e gradevoli, pronti a chiedere migliaia di scuse al giorno. Come scriveva Kant: “Da un legno così storto come quello di cui è fatto l’uomo, non si può costruire nulla di perfettamente dritto”. Allora, avanti con l’isteria gender-femminista. La realtà è che gli uomini guardano le donne, e gli uomini guardano altri uomini, e le donne guardano gli uomini, e le donne in particolare giudicano altre donne, e tutti non fanno altro che renderli oggetti.

Dago ph Porcarelli