C’È CHI DICE NO! – LA RIMONTA DEI CONTRARI AL TAGLIO DEI PARLAMENTARI È DAVVERO IMPOSSIBILE? SECONDO GLI ESPERTI IL SÌ RESTA FAVORITO, MA LA PARTITA NON È ANCORA CHIUSA - IL VENTO DELL’ANTIPOLITICA NON È FORTE COME IN PASSATO E TUTTO DIPENDERÀ DALL’AFFLUENZA ALLE URNE - IL PARADOSSO: DOPO 40 ANNI IN CUI ERANO TUTTI D’ACCORDO SULLA RIDUZIONE DI DEPUTATI E SENATORI, ORA LA POLITICA SI DISINTERESSA…
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Estratto dell’articolo di Emanuele Lauria per “la Repubblica”
La rimonta c' è ed è palpabile, viaggia nelle parole degli analisti più che su numeri che non possono essere divulgati. Dove arriverà, questa quasi impossibile rincorsa del No al referendum sul taglio dei parlamentari, è difficile dirlo.
Il Sì resta favorito eppure ci sono alcuni fattori che rendono la partita non ancora chiusa: in primis l' affluenza alle urne.
«Non è un appuntamento che appassiona gli elettori - dice Fabrizio Masia, direttore di Emg Acqua - anche se negli ultimi giorni c' è stato un aumento di interesse dovuto soprattutto alle iniziative del No. Posizione che si rafforza anche perché partiva da percentuali molto basse. Sono stati instillati dei dubbi nei cittadini che per gran parte erano schierati per il Sì, anche se il vento dell' antipolitica non è forte come in passato».
(…) Salvatore Vassallo, direttore dell' istituto Cattaneo, indica la variabile politica da osservare: «Siamo di fronte a una situazione paradossale: dopo 40 anni di opinioni concordi sulla necessità di ridurre il numero dei parlamentari, tutti i partiti hanno varato questa riforma.
Ma ora molti dei leader sembrano non essere più particolarmente interessati, e anzi lasciano che siano altri fuori dalla politica a sostenere tesi contrarie.
La possibilità di vittoria del No dipenderà dal peso che avrà sull' opinione pubblica quest' atteggiamento ».
Poi c' è l' affluenza: «Certamente non sarà omogenea e sarà importante capire - dice Masia come si orienterà per il referendum l' elettorato di quelle parti del Paese interessate dalle Regionali. Solitamente un' affluenza più alta premia la posizione favorita, cioé il Sì. Se resta bassa il No ha qualche chance. Io non metto la mano sul fuoco su nulla ». Vassallo concorda: «Un' affluenza elevata dovrebbe essere spia della presenza di un elettorato spontaneo che sfugge alla capacità di mobilitazione dei comitati per il No».
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