C’E’ QUALCUNO CHE VUOLE FARE IL SINDACO DI ROMA? LA BATTAGLIA PER IL CAMPIDOGLIO SEMBRA UNA SFIDA DI CIAPANO’ – “BERTOLISO” SI SFILA - STALLO ANCHE NEL CENTROSINISTRA: IN SOSPESO LA CANDIDATURA DELL'EX MINISTRO GUALTIERI, CHE SERVIVA PER TROVARE L'ACCORDO CON IL M5S - ZINGARETTI APRE LA GIUNTA DELLA REGIONE LAZIO AI GRILLINI IN VISTA DELLE COMUNALI. OGGI IL VOTO ON LINE DEL M5S...
-F. Pac. Per "il Messaggero"
Se bastasse soltanto il sì del Pd, i Cinquestelle farebbero già parte della maggioranza alla Regione Lazio. Infatti viene vista soltanto come una formalità il voto di oggi della direzione regionale del Nazareno per autorizzare l' ingresso dei pentastellati nella giunta di Nicola Zingaretti.
Che è sia leader nazionale sia governatore alla Pisana. Ma a rallentare - non a far saltare - questo matrimonio che interessa tutti sono le liturgie grilline: come ha ricordato in un vertice bilaterale ieri Roberta Lombardi, capogruppo M5S, serve la benedizione via Rousseau. E al momento bisogna ancora discuterne e trovare la data con Davide Casaleggio.
IL NODO RAGGI Oggi, come detto, i componenti della Direzione regionale del Pd diranno la loro sull' allargamento della maggioranza. Nicola Zingaretti - parlando in questo consesso - ha spiegato che è «una decisione che guarda al futuro, anche alle scelte che dovremo fare».
Perché la partita è nazionale.
«L' obiettivo è dare stabilità a un sistema e rafforzare la competitività della coalizione del centrosinistra». Il modello si vorrebbe esportare al Campidoglio, alle prossime amministrative, «ma a Roma c' è la Raggi e il Pd non la può appoggiare». Se ne riparlerà - ma per forzare la sindaca a fare un passo indietro - quando scenderà in campo Roberto Gualtieri, che avrebbe anche il placet di Giuseppe Conte, ma non ha ancora sciolto la riserva.
Da segnalare che alla Direzione regionale di questa mattina non si presenterà la parlamentare Patrizia Prestipino, esponente di spicco di Base riformista: è contraria al matrimonio con i grillini. Ma ora le trattative per l' allargamento della Giunta del Lazio passano su un altro tavolo, anche perché bisogna decidere cosa concedere al Movimento. In una riunione tenutasi ieri - a guidare la delegazione Pd il vicepresidente Daniele Leodori, per i pentastellati c' era Lombardi - si è parlato di programma, di rilanciare la Giunta lavorando su innovazione, ambiente, mobilità sostenibile e fondi europei.
Ma dietro le quinte si guarda alle poltrone: il Nazareno non voler concedere né la vicepresidenza né la delega sul Bilancio, lasciata da Alessandra Sartore, da poco sottosegretaria al Mef. L' accordo si potrebbe chiudere con due poltrone: una alla Transizione ecologica (destinata pare alla Lombardi) e una che sommi Cultura e Turismo. In lizza ci sono le consigliere Valentina Corrado e Silvia Blasi. Quel che è certo è che saranno due donne.
I PAPABILI Entro una settimana, tutto dovrebbe essere deciso. Ma la politica romana ieri ha registrato un altro piccolo scossone. Guido Bertolaso ha ritirato la sua disponibilità a correre per il Campidoglio sotto le insegne del centrodestra. «Mi dispiace, ma ne dovranno trovare un altro», ha dichiarato l' ex capo della Protezione civile ai microfoni di Quarta Repubblica su Rete 4. Un' uscita che non convince gli esponenti del centrodestra capitolino. «Non è la prima volta che lo dice - nota un parlamentare - forse prova fastidio a stare sulla graticola. La verità è che nel centrodestra, sulle amministrative, nulla è deciso».
La situazione è in stallo: si aspetta di sapere chi schiererà il centrosinistra e se il nome dell' ex ministro Gualtieri può essere propedeutico a un' intesa Pd-M5S, ma anche di capire quando si voterà (si rafforza l' ipotesi ottobre) e si guarda anche alle Regionali. Chi indica il candidato per il Campidoglio, difficilmente può rivendicare anche quello per la Pisana.
Guardando alle alternative, salgono le chance del presidente del Credito Sportivo, già alla testa della Lega di B Andrea Abodi, lanciato dal ministro della Lega Giancarlo Giorgetti. Non dispiacerebbe a Fratelli d' Italia il presidente della Croce Rossa, Massimo Rocca, che ha declinato, mentre la lista dei papabili si compone anche dell' ex comandante generale dei Carabinieri, Giovanni Nistri, e del chirurgo Massimo Martelli. Ma non è detto che non si guardi a un politico oppure che rispunti Bertolaso. Al riguardo ci puntano il leader della Lega Matteo Salvini - «Ci ripensi» - o l' azzurro Maurizio Gasparri, secondo il quale «Guido resta il miglior candidato».