E’ TEMPO DI MERCATO ANCHE PER I POLITICI IN VISTA DELLE EUROPEE - ALESSIO D'AMATO, EX ASSESSORE ALLA SANITA’ DEL LAZIO, DICE ADDIO AL PD DI SCHLEIN E PASSA A "AZIONE". COME DAGO-DIXIT ITALIA VIVA E’ A RISCHIO IMPLOSIONE. RENZI RISCHIA DI PERDERE I SUOI GRANDI FAN ROSATO (FORZA ITALIA O LEGA), MARATTIN E ELENA BONETTI, PRONTI A SALTARE SUL CARRO DI CALENDA – L’ATTIVISMO DI BEPPE FIORONI E CLEMENTE MASTELLA: “VEDRETE CHE COSA VI STO PER COMBINARE...”
-Estratto dell'articolo di Tommaso Labate per il “Corriere della Sera”
C’è la fase dell’abboccamento, quella della trattativa, l’appendice in cui si limano i dettagli. E poi l’annuncio e quindi la presentazione del nuovo acquisto. Proprio come nel calciomercato. Ieri, per esempio, è arrivato all’ultimo stadio, con tanto di celebrazione di fronte a cronisti e fotografi, il passaggio di Alessio D’Amato dal Pd ad Azione.
Addio senza rimpianti dell’ex assessore alla Sanità del Lazio a Elly Schlein; sorrisi e strette di mano col nuovo «mister», Carlo Calenda, che come i navigati dirigenti del dio pallone dispensa abilmente frasi di circostanza («Siamo felici di dare il benvenuto in Azione ad Alessio D’Amato») e indizi sulle trattative future («Credo ci saranno altri arrivi»).
Il passaggio di D’Amato è il classico innesco di un effetto domino, tipico del calciomercato. Sull’asfalto liquefatto di una Roma bollente restano le impronte di chi cerca biglietti di sola andata verso un nuovo partito, una nuova casa, un nuovo progetto.
Magari perché scontento della situazione attuale, condizione che in tanti — a dispetto delle smentite di rito, che fanno parte del gioco — continuano ad attribuire a tre figure importanti di Italia viva: Ettore Rosato, Luigi Marattin ed Elena Bonetti. Il primo avrebbe avuto contatti con figure apicali di Forza Italia e, secondo i forzisti, anche della Lega; gli altri guarderebbero con interesse ad Azione, sul solco già tracciato da D’Amato.
Il passaggio da un gruppo parlamentare all’altro è solo la punta di un iceberg. Il grosso delle trattative si gioca fuori dal Palazzo, dove i Mister Preferenze (e presunti tali) si posizionano tatticamente in vista della partita delle Europee, offrendo bacini di voti (o presunti tali) a liste alla disperata ricerca di un posto al quorum (che è del 4%). L’ex ministro Beppe Fioroni, insieme ad altri pesi medi della vecchia Dc come Angelo Sanza, è pronto al varo del progetto Popolari uniti
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E poi c’è chi, solo apparentemente nel listino degli svincolati, sta preparando l’ennesimo rilancio in grande stile. Come Clemente Mastella, fresco di ingresso in top ten nella classifica dei sindaci più amati d’Italia secondo il Sole 24 ore , e imbufalito con l’inedito fronte Lega-sinistra che lo avversa in consiglio comunale a Benevento.
«Vedrete che cosa vi sto per combinare...», va dicendo in giro l’ex ministro della Giustizia. Gli attribuiscono la smania di rifare un partito, la voglia di recuperare gli antichi fasti della kermesse estiva che organizzava a Telese Terme (nel 2007 andò anche Roberto Benigni) l’insopprimibile desiderio di tornare a pesarsi nell’arena della politica. Parla al telefono come non mai. Anche con Gianni Morandi, che il 28 agosto sarà in concerto nella sua città.